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ITALIA

Procura di Arezzo aspetta relazione Gdf sui sequestri in 14 società

Banche: sit in dei risparmiatori davanti alla sede della Consob

Dopo la manifestazione di martedì davanti alla sede della Consob, gli obbligazionisti e gli azionisti di Banca Etruria si rivedranno venerdì prossimo ad Arezzo per trovare una linea comune, sino ad ora mancata. Alla Procura di Arezzo si attende la relazione della Guardia di finanza sui sequestri effettuati in 14 società che hanno ottenuto prestiti dall'istituto di credito

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Banca Etruria, risparmiatori protestano in piazza ad Arezzo (LaPresse)
Torneranno a riunirsi venerdì 15 gennaio alla Borsa Merci di Arezzo gli obbligazionisti e gli azionisti di Banca Etruria delle province di Arezzo e Siena. Alcuni di loro, sulla carta dovrebbero essere un migliaio, hanno partecipato oggi al presidio davanti alla sede Consob a Roma.

Erano circa 300 le persone che hanno manifestato davanti alla sede della Consob per protestare contro il decreto Salva banche e la mancata vigilanza esercitata dall'Autorità di controllo dei mercati. La manifestazione è stata organizzata da Adusbef, Federconsumatori, e il Comitato vittime del Salva banche e vi hanno preso parte anche rappresentanti del Codacons.

I manifestanti hanno urlato cori come "ladri, ladri", esposto striscioni che paragonano le banche all'Isis e hanno attaccato il presidente della Consob Giuseppe Vegas per la mancata vigilanza. Il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti ha però precisato che "non vogliamo essere ricevuti, vogliamo solo che vadano in galera". Il presidente di Adusbef Elio Lannutti ha spiegato che "la protesta continuerà fino a quando non ci sarà un rimborso integrale. Vegas deve andare a casa perché da quando è arrivato nel 2011 ha smantellato la trasparenza e ha fatto vendere i bond da banco".

Il presidente della Consob Giuseppe Vegas ha ricevuto i rappresentanti del Codacons e ha garantito loro l'impegno della commissione a eseguire ispezioni presso Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife, anche procedendo all'esito, per quanto riguarda Banca Etruria, di un'azione di nullità dei bilanci dal 2010 al 2014.

Al di là della protesta gli obbligazionisti e gli azionisti di Banca Etruria sembrano intenzionati a cercare soluzioni condivise ed unitarie, mancate sino ad oggi, nell'incontro di venerdì prossimo alla Borsa Merci di Arezzo, e al quale sono stati invitati i parlamentari aretini e senesi. 

Le posizioni tra i risparmiatori sono diverse perché alcuni hanno acquistato le obbligazioni subordinate di Etruria direttamente sul mercato ed è quindi plausibile che fossero a conoscenza dei rischi. Posizione diversa, quindi, da chi quelle stesse obbligazioni le ha acquistate agli sportelli, magari spinto da qualche impiegato dell'istituto. 

L'Associazione vittime del Salva-banche, presente anche al sit-in a Roma, ha scritto una lettera all'Unione europea chiedendo spiegazioni sulla decisione del Governo italiano di "regalare" al 'Fondo di Risoluzione' e, "indirettamente, alle grandi banche che lo finanziano, piuttosto che proteggere i risparmiatori truffati da tutta questa
vicenda?", l'eventuale plusvalenza che dovesse esserci dalla vendita del pacchetto di sofferenze dei 4 istituti (Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara). Perchè questa non andrà "a implementare" il fondo destinato al rimborso dei risparmiatori, chiede l'Associazione. 

Intanto il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, dovrebbe ricevere a breve la relazione della Guardia di finanza che venerdì scorso ha sequestrato dei documenti in 14 società che avevano avuto finanziamenti dall'istituto. Un'operazione legata al filone sul presunto conflitto di interesse per il quale sono indagati l'ex presidente Lorenzo Rosi e l'ex consigliere Luciano Nataloni. E a breve Rossi dovrebbe invece presentare le richieste di eventuali rinvii a giudizio sui primi due filoni dell'inchiesta, quelli relativi alle false fatturazioni e l'ostacolo alla vigilanza. Resterà poi tutto da valutare l'ultimo fascicolo aperto, quello sull'ipotesi di truffa, per il quale alla procura sono già arrivati moltissimi esposti delle associazioni dei consumatori e, a quanto risulta, anche di qualche singolo risparmiatore.