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ECONOMIA

Incoraggianti i colloqui con le istituzioni europee

Banche venete, Padoan: l'accordo è vicino, nessun bail-in

Obbligazionisti senior e depositanti saranno garantiti in pieno. Attese conferme dall'Europa per sbloccare l'intervento, scrive oggi il Sole24ore

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Il ministro Padoan con il presidente Bce Draghi e il governatore della Banca d'Italia Visco

"In relazione all'andamento delle discussioni in corso su Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan comunica che la soluzione è ormai prossima e che le interlocuzioni con le istituzioni europee sono incoraggianti".

E' quanto si legge in una nota del dicastero di via XX settembre in cui Padoan  "ribadisce che la soluzione non contemplerà alcuna forma di bail-in e che obbligazionisti senior e depositanti saranno in ogni caso pienamente garantiti".

In un articolo pubblicato oggi, il Sole24Ore ricorda come sia "giorno di Consiglio" a Vicenza e a Montebelluna, ma che "il destino delle due venete si decide lontano". A Milano, dove "Unicredit è possibilista sul piano di salvataggio a spese delle banche sane" e "Intesa sonderà gli umori del consiglio nella riunione convocata proprio oggi". A Roma, dove il Tesoro "insiste nel suo pressing" sulle banche, ma soprattutto a Francoforte e Bruxelles, dove il "dossier passa ancora una volta dai tavoli della Dg Comp e della Vigilanza unica europea". Perché da queste due istituzioni, a quanto risulta al Sole 24Ore, è attesa una serie di conferme che possono sbloccare l'intervento del sistema bancario italiano. O, meglio, renderlo più agevole. Per questo potrebbero servire ancora alcuni giorni, forse una settimana, "per capire se ci sono i giusti spazi di manovra"

La Cgia di Mestre: "Due banche troppo importanti per poter sparire"
"Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono troppo grandi e importanti nell'economia reale per poter sparire". La Cgia di Mestre ha presentato qualche giorno fa uno studio, che mette in evidenza come i due istituti di credito assieme rappresentino "l'ottavo gruppo italiano sia per attivo sia per impieghi, con una quota di mercato superiore al 2% in 10 regioni, con una punta dell'11,7% in Veneto, e oltre il 3% degli impieghi commerciali a livello nazionale".

"Le due banche venete si caratterizzano poi per un grado di finanziamento all’economia reale molto elevato. Fatto 100 gli impieghi totali, il 93% è rappresentato da prestiti a imprese e famiglie, una quota superiore rispetto al 75% del sistema bancario nel suo complesso", ha evidenziato la Cgia.

"In crisi per il loro supporto all'economia reale"
"Il ruolo delle due banche venete è particolarmente evidente in relazione all’attività bancaria verso le imprese - spiega l'associazione - Alla fine del 2016 gli impieghi alle imprese si attestavano al 13,7% in più rispetto al 2008". Nonostante la flessione registrata negli ultimi 3 anni, le due banche “venete” hanno quindi "sostenuto l’imprenditoria italiana mentre a livello di sistema bancario italiano è evidente il credit crunch alle imprese (-10,6% tra fine 2008 e fine 2016).

Alla fine del 2016 le due banche avevano in essere finanziamenti (escludendo gli impieghi in sofferenza) con più di 130 mila imprese, di cui oltre il 37% nel Triveneto: quasi 50 mila imprese", spiega ancora la Cgia, che sottolinea come "proprio questo supporto all'economia reale in un momento di crisi sia la ragione delle sofferenze sui crediti superiori alla media"..