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MONDO

Massima allerta

Bangladesh, secondo omicidio rivendicato dall'Isis: dopo Cesare Tavella, ucciso un giapponese

La vittima è un 65enne, colpito a Kaunia da tre colpi d'arma da fuoco esplosi da sconosciuti poi fuggiti a bordo di una moto. Pochi giorni fa l'assassinio del cooperante italiano

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Polizia sul luogo dell'assassinio (Lapresse/Xinhua)
Kaunia (Bangladesh)
Seconda uccisione di stranieri in Bangladesh rivendicata dall'Isis. Dopo quello del cooperante italiano Cesare Tavella, i militanti dello Stato Islamico hanno annunciato di essere gli autori dell'omicidio del 65enne giapponese Kunio Hoshi, avvenuta a Kaunia, nel distretto di Rangpur. 

Colpito da sconosciuti su una moto
A dare l'annuncio della rivendicazione è stata Rita Katz, la direttrice di Site, che monitora l'attività dell'Isis su internet.  Kunio Hoshi, che era nato in Bangladesh e lavorava per un progetto agricolo, stava guidando un risciò a pedali: due uomini lo hanno fermato e gli hanno sparato al petto con delle pistole, poi sono fuggiti con la moto di un complice che li attendeva.

Il ministro dell'Interno: "Forse stesso movente di Tavella"
La polizia ha interrogato alcune persone e il governo ha ammesso che la matrice potrebbe essere la stessa dell'agguato a Tavella, attribuito a gruppi jihadisti: "Anche in questo caso ci sono tre uomini incappucciati arrivati in motocicletta e quindi il movente potrebbe essere lo stesso", ha affermato il ministro dell'Interno, Asaduzzaman Khan, assicurando che "entrambi gli omicidi sono presi molto seriamente". "Contiamo di poter identificare gli assassini e di scoprire il loro movente", ha aggiunto.
   
Stato di allerta
Dopo l'agguato a Tavella, che avrebbe una matrice jihadista, nella capitale Dacca sono state rafforzate le misure di sicurezza nel quartiere diplomatico e in tutte le scuole internazionali. L'ambasciata giapponese ha diffuso un'allerta per i propri connazionali in Bangladesh, invitandoli "alla massima vigilanza".