Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Bankitalia-Se-liquidata-ricadute-rilevanti-cessione-impossibile-senza-aiuti-3d042dab-f587-43a4-bdb0-a7b9a52576e0.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Già nel 2010 controllo sfavorevole, segnalazioni a Mef e magistratura

Bankitalia su PopBari: "Se liquidata ricadute rilevanti, cessione impossibile senza aiuti"

Documento di approfondimento sulla situazione della Popolare di Bari: "Alla Banca fanno capo 600mila clienti e 8 miliardi di depositi". Da un'eventuale cessazione dell'attività circa 2.700 esuberi "difficilmente assorbibili dalla debole economia locale". Consumatori e azionisti: "Dopo il decreto del governo banca solida"

Condividi
"Nell'ipotesi in cui si dovesse pervenire a uno scenario liquidatorio con rimborso dei depositanti (senza cessione di attività e passività ad un altro intermediario), le ricadute del dissesto sarebbero assai rilevanti, sia sul tessuto economico sia sul risparmio locale". Lo si legge in un approfondimento della Banca d'Italia sulla crisi della Banca Popolare di Bari. "La liquidazione - si legge- implicherebbe innanzi tutto l'azzeramento del valore delle azioni che esacerberebbe il contenzioso legale con i soci".

Alla Banca Popolare di Bari fanno capo poco meno di 600.000 clienti, tra cui oltre 100.000 aziende; a queste ultime è riferibile circa il 60% degli impieghi (intorno a 6 miliardi). I depositi da clientela ammontano a 8 miliardi di euro, di cui 4,5 miliardi di ammontare inferiore a 100.000 euro "e come tali protetti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD)". Sono i dati contenuti nell'approfondimento che Bankitalia dedica alla Popolare di Bari. La banca ha quote di mercato significative,nell'intorno del 10%, sia degli impieghi sia della raccolta, in Puglia, Basilicata e Abruzzo.

Bankitalia, nel 2010 controllo sfavorevole: segnalazioni a Mef e magistratura
A proposito della vigilanza svolta dall'Istituto Bankitalia precisa che un primo accertamento ispettivo nel 2010 si concluse con una valutazione ''parzialmente sfavorevole". Poi una ventina di passaggi e verifiche, con ''continui scambi informativi con la Consob", "numerose e continue interlocuzioni con l'autorità giudiziaria" e "l'aggravamento della situazione aziendale della Banca Popolare di Bari più volte portata all'attenzione anche del ministro dell'Economia, con lettere del 27 febbraio, 23 maggio, 2 ottobre e 26 novembre". Così viene ricostruita la vicenda della Popolare di Bari nel "documento di approfondimento".

Cessione attività impossibile senza aiuti di Stato
Banca d'Italia afferma poi che la cessione di attività della Banca popolare di Bari è impossibile senza consistenti aiuti di Stato a copertura dello sbilancio di cessione. "La cessione di attività e passività - si legge - sarebbe comunque impossibile (per carenza di controparti interessate) senza un consistente aiuto di Stato a fondo perduto, al fine di coprire lo sbilancio di cessione e, in funzione delle richieste del cessionario, anche gli oneri di riorganizzazione e il fabbisogno di capitale a fronte degli assorbimenti patrimoniali da parte delle attività acquisite, secondo lo schema della liquidazione delle banche venete".

Rischio rimborsi per 4,5 miliardi di euro
Nell'ipotesi in cui si dovesse pervenire a uno scenario con rimborso dei depositanti dellaPopolare di Bari "Il Fitd dovrebbe effettuare rimborsi a favore dei depositanti protetti per un importo complessivo di euro 4,5miliardi circa, a fronte di una dotazione finanziaria che a dicembre 2019 sarà pari a 1,7 miliardi di euro". 

"Esuberi difficilmente assorbibili"
Nel documento rileva Palazzo Koch che gli impatti occupazionali di un'eventuale cessazione dell'attività della Popolare di Bari sarebbero "rilevanti" i circa 2.700 esuberi "difficilmente assorbibili dalla debole economia locale".  in un documento contenente informazioni relative alle principali iniziative intraprese dalla Banca d'Italia nell'ambito della intensa e continua azione di Vigilanza condotta negli anni scorsi nei confronti della Banca Popolare di Bari (BPB). Il documento e' stato diffuso dallo stesso istituto di via Nazionale.

"Operazione Tercas fu salvataggio"
Nel testo si fa riferimento, inoltre, "al coinvolgimento della BPB nell'operazione di acquisizione del gruppo Tercas" che "si configura come un intervento di "salvataggio" volto alla salvaguardia dell'interesse dei depositanti e al rilancio commerciale del gruppo abruzzese". Viene ricordata così l'autorizzazione all'acquisizione data nel 2014, l'apposita due diligence realizzata ma anche le decisioni dell'Ue che "ritardarono però i tempi di integrazione tra la BPB e Tercas, con significative conseguenze negative sulla attività di entrambi gli istituti".

Buffagni: qualche falla da organo Vigilanza
Sull'esito della crisi della Popolare di Bari "ci sono delle responsabilità e c'è un organo di vigilanza che qualche falla l'ha avuta". Lo dice il viceministro dello Sviluppo
Economico, Stefano Buffagni, parlando della necessità di accertare le responsabilità della situazione della banca pugliese. "Il clima è abbastanza duro nei confronti di quest'azienda".

Ieri il decreto per salvare la Banca
Ieri è arrivato il via libera del Consiglio dei ministri, dopo circa 90 minuti, al decreto legge per salvare la Banca Popolare di Bari. Tra i vari punti, c'è l'ok alla "creazione della banca pubblica di investimenti". Per raggiungere l'obiettivo, i termini del piano industriale per il rilancio verranno definiti nei prossimi giorni dai commissari della banca, Mediocredito e il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Il decreto dispone il potenziamento delle capacità patrimoniali e finanziarie della Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale (MCC) fino a un massimo di 900 milioni di euro, per consentire alla stessa di operare quale banca di investimento che possa accompagnare la crescita e la competitività delle imprese italiane.

Fonti M5S: "Forte irritazione su Blandini commissario"
"La nomina di Antonio Blandini a Commissario della Banca Popolare di Bari ha provocato una forte irritazione nel Movimento 5 Stelle. Bankitalia ha, infatti, scelto come commissario, a Bari, il professore universitario che, in passato, era stato indicato dalla stessa autorità di vigilanza come membro del comitato di sorveglianza nel commissariamento di Tercas. Ci si chiede come Blandini possa valutare, con oggettività, i problemi arrecati ai conti della BpB dalla fusione con Tercas e possa esprimere una valutazione oggettiva su una eventuale sottovalutazione delle sofferenze della banca abruzzese al momento della fusione con Bari". E' quanto trapela da fonti del Movimento 5 Stelle.

Consumatori e azionisti: "Banca ora è solida"
Il decreto varato dal Governo, per la Banca Popolare di Bari, "unito al commissariamento di venerdì,significa che la banca da stanotte è diventata assolutamente solida perché la proprietà è dello Stato che, ovviamente, non può 'fallire', ed inoltre che vi è totale discontinuità con la precedente gestione". Lo affermano Adiconsum, Adusbef, Assoconsum, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Unione Nazionale Consumatori, che rappresentano più di 2mila tra azionisti e obbligazionisti della Popolare Barese. "Il salvataggio della Banca Popolare di Bari deciso ieri dal Consiglio dei Ministri però non basta, perché i risparmiatori coinvolti nelle vicenda hanno diritto ad agire per il risarcimento dei danni subiti" aggiunge Codacons, che sta preparando "una azione di massa in favore di azionisti e correntisti dell'istituto di credito".

Federconsumatori: nostre denunce cadute nel vuoto
"La vicenda che vede protagonista la Banca Popolare di Bari ha dell'incredibile". Lo sostiene Federconsumatori, secondo cui "l'elemento più sorprendente e inaccettabile è tutto il tempo trascorso senza che nessuno si decidesse ad intervenire. Sono oltre cinque anni - afferma il presidente Emilio Viafora, in una nota - che la Federconsumatori porta avanti iniziative, denunce pubbliche ed esposti alla Consob e alla Banca d'Italia" e ha anche inviato una lettera aperta al Ministro dell'Economia, al Governatore della Banca d'Italia e al Presidente della Consob, "per denunciare come la Federconsumatori di Bari avesse segnalato alle autorità competenti e alla Magistratura la gravissima situazione in cui versava la Banca Popolare di Bari, a causa della cattiva gestione e della condotta poco trasparente della stessa, che hanno causato consistenti perdite ai risparmiatori".