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ECONOMIA

Bollettino Economico di Palazzo Koch

Bankitalia: possibile recessione tecnica, crescita 2019 rivista al ribasso

La crescita del Pil è pari allo 0,6% quest'anno, 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza (1%). Di Maio: "Stime Bankitalia apocalittiche, sono anni che non ci prende"

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"In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che l'attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto". Lo si legge nel bollettino economico della Banca d'Italia. Se si verificasse, una simile possibilità equivarrebbe a una recessione tecnica.

Crescita rivista al ribasso: +0,6%
La proiezione centrale della crescita del Pil è pari allo 0,6% quest'anno, "0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza. Le proiezioni centrali della crescita nel 2020 e nel 2021 - prosegue il documento - sono dello 0,9 e dell'1%,rispettivamente", ma "i rischi per la crescita sono al ribasso".

Costo credito contenuto, ma rischio spread
Il costo del credito delle banche "resta contenuto" ma la persistenza dell'alto spread potrebbe far alzare i tassi sui prestiti. La Banca d'Italia registra "segnali di irrigidimento dalle imprese" sull'offerta di credito. Fino ad ora l'effetto è rallentato dalle "buone condizioni di patrimonializzazione delle banche e l'elevata stabilità delle loro fonti di finanziamento". "In prospettiva, però, il persistere dell'elevato livello dei rendimenti sovrani e il costo della raccolta bancaria continuerebbe a spingere al rialzo il costo del credito".

Inflazione all'1% nel 2019, verso 1,5% nel 2020
Per i  prossimi anni Bankitalia stima che l'inflazione aumenti  "gradualmente, dall'1% per cento quest'anno all'1,5 nella  media del biennio successivo, a seguito dell'incremento delle retribuzioni private e del graduale allineamento delle aspettative di inflazione". 

Di Maio: stime Bankitalia apocalittiche, sono anni che non ci prende
Bankitalia ha fornito oggi "stime apocalittiche" e si tratta di "quella stessa Bankitalia che ci ha lasciato le banche in queste condizioni perché non ha sorvegliato in questi anni". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a un incontro elettorale a Sulmona, in Abruzzo. "Non è la prima volta che le stime di Bankitalia poi non si rilevano fondate. Sono diversi anni che non ci prende. Solo è strano. Quando c'erano quelli di prima facevano stime al rialzo, ora al ribasso''.