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EUROPA

Lotta alla pandemia

Covid. Ue: "Firmati contratti per 2,3 miliardi di vaccini". Ok dell'Aifa per AstraZeneca

Oms contro "il nazionalismo dei vaccini": condivideteli.  Il vaccino di AstraZeneca è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco con l'indicazione per l'utilizzo preferenziale dai 18 ai 55 anni

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Finora sono stati firmati contratti con sei società per garantire l'accesso a 2,3 miliardi
di dosi di vaccino". Lo ha precisato la commissione europea, ricordando che "sono in corso trattative con altre società per garantire più dosi". 

Intanto in Italia l'Aifa, dopo l'Ema, ha dato il via libera al vaccino AstraZeneca. Dopo una lunga riunione della Commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco, a quanto apprende l'AGI il documento prodotto "raccomanda l'utilizzo preferenziale" del farmaco sui soggetti di età inferiore ai 55 anni.

Si confermano, dunque, i dubbi sull'efficacia del vaccino AstraZeneca per i soggetti più anziani, vista la scarsità di pazienti di quelle fasce di età arruolati negli studi clinici. Aspetto sottolineato anche dall'Ema, che tuttavia ha autorizzato il vaccino in Ue per tutti i soggetti sopra i 18 anni.

Anche l'Aifa formalmente si adegua, raccomandando però l'utilizzo soprattutto per i più giovani. A questo punto sarà il ministero della Salute a stabilire nel dettaglio le modalità d'uso nel nostro territorio. 

Ue, Barnier: deciso di mettere in comune l'acquisto di vaccini
"Noi abbiamo deciso di mettere in comune l'acquisto di vaccini, questo permette di ottenere prezzi notevolmente più bassi, e quantità superiori per l'insieme dell'unione: abbiamo prenotato tre miliardi di dosi" di vaccini aveva detto questa mattina il capo negoziatore europeo per la Brexit, Michel Barnier, ai microfoni di Caffé europa su Rai radio1. L'entità è stata poi corretta dalla Commissione Ue: 2.3 miliardi

"Per ottenere tali quantità di vaccini tutti insieme nei 27 paesi penso che fosse giustificato procedere con richieste comuni", ha sottolineato. 

"Gli ordini sono stati fatti quando il Regno Unito era ancora parte del mercato unico. Credo che dobbiamo lasciare il Covid fuori dalle polemiche su questioni molto gravi come i test, i vaccini, ecc. I britannici hanno scelto una via più solitaria, forse con delle procedure regolamentate diversamente rispetto alle nostre. Noi abbiamo deciso di mettere in comune l’acquisto di vaccini, questo permette di ottenere prezzi notevolmente più bassi, e quantità superiori per l’insieme dell’Unione". Così Barnier , a proposito delle tensioni tra Bruxelles e Londra sui vaccini.

Oms contro "il nazionalismo dei vaccini": condivideteli
A un anno esatto dalla dichiarazione dell'emergenza Covid da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ammonisce sul rischio che "il nazionalismo dei vaccini" possa allungare i tempi della ripresa economica, invitando alla condivisione del vaccino.

"Nel nostro villaggio globale, se il Covid-19 continua a circolare e il nazionalismo dei vaccini ci fa perdere fiducia nella collaborazione internazionale, le operazioni commerciali e le catene di approvvigionamento rimarranno interrotte e pagheremo tutti il prezzo di un allungamento dei tempi della ripresa economica", ha scritto oggi su Twitter il numero uno dell'Oms. 

Ieri, nel suo intervento a Davos, Tedros ha denunciato "il pericolo reale che gli stessi strumenti che potrebbero aiutare a mettere fine alla pandemia, i vaccini, possano aggravare le disuguaglianze". Perché "mentre i paesi ricchi stanno procedendo con la vaccinazione dei loro cittadini, i paesi meno sviluppati al mondo guardano e attendono".

Quindi ha lanciato un appello ai governi: "Vaccinate i vostri operatori sanitari e le persone anziane e condividete le dosi in eccesso con Covax (programma Oms per garantire il vaccino ai paesi più poveri, ndr), in modo che altri paesi possano fare altrettanto".

Secondo Tedros, "dobbiamo garantire che la vaccinazione degli operatori sanitarie degli anziani proceda in tutti i paesi entro i primi 100 giorni dell'anno in corso. Ci mancano 71 giorni. Il tempo è poco".