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ECONOMIA

Consiglio direttivo

Bce, Draghi: "Lasceremo i tassi di interesse fermi a lungo". E le Borse volano

La Bce lascia i tassi invariati allo 0,05%. Quello sui depositi bancari resta fermo a -0,30% e quello sui prestiti marginali allo 0,30%. La Borsa di Milano (+3,8%) guida i rialzi in Europa, Mps vola e riagguanta la soglia dei 2 miliardi

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I tassi sono rimasti fermi e resteranno così per un lungo periodo di tempo. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi. Con l'inizio dell'anno i rischi al ribasso sono aumentati di nuovo, c'e' volatilità ed in questo ambiente l'inflazione resta debole, ha detto ancora Draghi citando i paesi emergenti e i rischi geopolitici. Alla luce degli sviluppi di inizio anno la Bce rivedrà la propria politica monetaria a marzo, ha detto il presidente della Bce Mario Draghi.

Le aspettative per l'inflazione nel corso dell'anno si sono indebolite rispetto a dicembre, ha detto poi Draghi, spiegando che i tassi possono scivolare in territorio negativo nei prossimi mesi e risalire nella seconda parte dell'anno.

La ripresa nell'eurozona deve essere sostenuta da riforme strutturali, che devono accompagnare la politica accomodante della Bce, ha ribadito il presidente Draghi, aggiungendo che tutti i paesi devono adottare una politica fiscale più pro-business.

La Bce "è pronta ad agire" e a "mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione entro il suo mandato" per raggiungere l'obiettivo di un tasso d'inflazione vicino ma sotto al 2%: ha ribadito il Draghi.

Guida i rialzi delle borse europee Piazza Affari (Ftse Mib +3,85%), arrivata a guadagnare fino al 4%, dopo le parole di Mario Draghi su tassi e politica monetaria. Sprint di Parigi (+2,4%), Francoforte (+2%) e Madrid (+1,9%), mentre Londra (+1,3% resta indietro. In luce in Piazza Affari le banche, da Mps (+39,71%), congelata al rialzo insieme a Carige (+32,19%), a Unicredit (+7,18%) e Bpm (+6,33%). Bene Mediaset (+5,03%) ed Fca (+5,16%), seguita da Ferrari (+3%).

La Banca Centrale Europea ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. Il tasso sui depositi bancari resta fermo a -0,30% e quello sui prestiti marginali allo 0,30%.