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ECONOMIA

Eurozona

Bce, Draghi: ripresa moderata continua ma restano incertezze significative. Ue,casa costruita a metà

Il presidente della Bce sostiene che l'economia globale continuerà la sua ripresa anche se la crescita resterà più lenta rispetto a prima della crisi. Infatti, ha detto al Parlamento europeo di Bruxelles "l'economia globale sta affrontando incertezze politiche ed economiche significative".

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 "Nel 2016 l'economia dell'eurozona ha dimostrato di essere resiliente nonostante le incertezze provenienti dall'ambiente politico ed economico", ma "l'economia globale sta affrontando significative incertezze economiche e politiche" con una "crescita più lenta che prima della crisi". Così il presidente della Bce Mario Draghi davanti all'Europarlamento, sottolineando che "lo stimolo della Bce è stato un ingrediente chiave della ripresa in corso" ma "la politica monetaria non può essere il solo gioco in città".

Draghi: Ue è casa costruita a metà
L'Ue "deve superare la vulnerabilità" che ancora la contraddistingue, perché "una casa costruita a metà non è stabile". Così il presidente della Bce in apertura del suo intervento al Parlamento europeo.

Brexit, Draghi: avviare negoziato il prima possibile
La Brexit è causa di incertezza e per questo è necessario "avviare il processo negoziale" con Londra "il prima possibile". Ha detto il presidente della Bce avvertendo che comunque sul "mercato unico non si può tornare indietro, l'omogeneità delle regole va preservata" anche per quanto riguarda "il quadro normativo e la vigilanza sul settore bancario e finanziario".
   
Draghi: incertezza geopolitica rischio principale
"Guardando agli eventi recenti, l'incertezza geopolitica è diventata la maggiore fonte di incertezza per i prossimi mesi". Draghi ha sottolineato che sebbene i mercati si siano dimostrati "più resilienti che qualche anno fa", resta "molto difficile sapere quale impatto avrà". Per questo, ha sottolineato, "dobbiamo continuare con la ripresa", ma anche "con il mercato unico" e con "la preservazione della stabilità finanziaria" su cui "non dobbiamo tornare indietro".

Draghi: servono risposte collettive come padri fondatori Ue
"Più sovrannazionale è il problema, più è efficace una risposta collettiva; questo era l'approccio pragmatico che i padri fondatori" dell'Ue "erano soliti avere". Ha affermato Mario Draghi chiedendosi "sino a che punto i Paesi possono meglio rispondere ai bisogni dei cittadini" in un momento in cui invece "tutti stanno andando per conto loro".

Draghi: per recuperare fiducia servono risultati 
Per "ridare fiducia" ai cittadini sulle prospettive del progetto europeo "occorre produrre risultati" tangibili. E' questa, per il presidente della Bce Mario Draghi, la "principale lezione" da trarre dall'esito del referendum in Gb. Per queste, secondo Draghi, servono "solide fondamenta economiche" e per l'Eurozona ciò vuol dire "rafforzare la ripresa, preservare la stabilità finanziaria e affrontare le restanti vulnerabilità dell'unione economica e monetaria".

Draghi:debito Italia sostenibile ma resta vulnerabile 
Per valutare se il debito di un Paese è sostenibile bisogna innanzitutto vedere "la sua volontà e la sua capacità di onorare i suoi obblighi, e su entrambi i fronti il debito italiano è sostenibile". Così il presidente della Bce avvertendo che sebbene l'Italia sia "uno dei Paesi con il più alto avanzo primario" comunque "non è il momento di dormire sugli allori" in quanto resta "vulnerabile agli shock". "Bisogna perseverare con gli sforzi sulle riforme", ha sottolineato.