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ECONOMIA

Francoforte

Bce: Lagarde, atteso solido rimbalzo dell'economia nel corso del 2021

Ma per la presidente della Banca centrale europea, c'è incertezza sulle prospettive a breve: tutto dipenderà dall'andamento della pandemia e campagne vaccinali

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I dati economici, i risultati delle indagini congiunturali e gli indicatori ad alta frequenza pervenuti segnalano per il primo trimestre del 2021 una protratta debolezza dell'economia, ascrivibile alla persistenza della pandemia e alle misure di contenimento associate. Pertanto, è probabile che il Pil in termini reali segni un'ulteriore contrazione nel primo trimestre dell'anno.

Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa a Francoforte aggiungendo che tuttavia è prevista una ripresa nel secondo trimestre. Nonostante le previsioni di un miglioramento della situazione economica complessiva nel 2021 e il supporto fiscale in atto, "l'incertezza continua a caratterizzare le prospettive economiche di breve termine, per quanto riguarda in particolare la dinamica della pandemia e la velocità delle campagne vaccinali'.

Il rialzo dell'inflazione, ha detto Lagarde, è dovuto a "fattori temporanei" e, "in prospettiva, le campagne vaccinali in corso, unitamente al graduale allentamento previsto per le misure di contenimento, alimentano le attese di un deciso recupero dell'attività economica nel corso del 2021". 

Bce conferma le aspettative
Come da attese. Il Consiglio direttivo della Bce ha riaffermato a 1.850 miliardi di euro la dotazione totale del programma di acquisti di titoli anti crisi pandemica Pepp, la cui scadenza è a sua volta mantenuta "almeno a fine di marzo 2022" e, "in ogni caso, finché non si riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus".

Al tempo stesso il Consiglio ha ribadito che si attende che nel trimestre in corso gli acquisti del Pepp siano condotti "a un ritmo significativamente più elevato" rispetto ai primi mesi dell'anno. E ha anche ribadito la flessibilità sulla conduzione di queste operazioni. Resta poi la formula sul "se le condizioni di finanziamento favorevoli possono essere mantenute mediante flussi di acquisti di attività che non esauriscano la dotazione nell'orizzonte degli acquisti netti del Pepp, non sarà necessario utilizzare appieno la dotazione. Allo stesso modo, questa può essere ricalibrata, se richiesto, per preservare condizioni di finanziamento favorevoli".

Il Consiglio ha inoltre confermato a zero il tasso livello sulle operazioni di rifinanziamento principali, che è un minimo storico, così come allo 0,25% il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale e al meno 0,50% il tasso sui depositi presso la banca centrale.

La Bce ribadisce anche la "foward guidance", le indicazioni sulle prospettive future della politica monetaria che prevedono che i tassi "si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2%" nel suo orizzonte di previsione. La Bce ha concluso ribadendo che continuerà a fornire abbondante liquidità attraverso le sue operazioni di rifinanziamento alle banche e che è pronta "ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l'inflazione si avvicini stabilmente al livello perseguito". Tutte decisioni in linea con le attese di mercato. 

Le attese degli analisti: situazione interlocutoria
Gli analisti si attendevano una riunione interlocutoria, mentre le prospettive economiche non sembrano offrire grandi spunti di cambiamento con il trascinarsi di lockdown e misure restrittive, volte a tentare di contenere i contagi da Covid, che non favoriscono accelerazioni della ripresa. A marzo la Bce aveva deciso di reagire al rialzo dei tassi sui titoli di Stato - temendo che possa innescare inasprimenti delle condizioni di finanziamento bancario - intensificando gli acquisti con il programma anti crisi Pepp, ma senza aumentarne la dotazione o prolungarne la scadenza, attualmente prevista a fine marzo 2022.