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ECONOMIA

"La crisi dell'Eurozona non è finita"

Lagarde: "Da Bce più impulsi alla crescita"

Nella gestione della crisi dell'euro - afferma il direttore generale del Fmi all'Handelsblatt - il presidente della Bce Draghi ha detto "le parole giuste al momento giusto in modo molto abile". Poi avverte: "Rischi bassa inflazione, la Bce agisca"

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Christine Lagarde (Ansa)
Berlino
"La politica monetaria in Europa dovrebbe dare ulteriori impulsi per la crescita".E' categorica la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde intervistata dal quotidiano tedesco Handelsblatt. Al giornalista che osserva che a Mario Draghi non piacciono i consigli, l'economista francese risponde "lo so, ma cosa dovremmo fare? Noi diciamo la nostra opinione quando è necessaria". La Lagarde ritiene poi che I bassi livelli di inflazione costituiscano un rischio per l'economia dell'Eurozona e la Bce debba, pertanto, intervenire con nuove misure di stimolo. Secondo il numero uno del Fmi la crisi dell'Eurozona non è finita: il flusso di credito - aggiunge - non è ancora tornato alla normalità e i costi di finanziamento per le imprese divergono ancora tra i diversi paesi dell'area".

Nella gestione della crisi dell'euro - afferma Lagarde - il presidente della Bce Mario Draghi ha detto le parole giuste al momento giusto: "In modo molto abile - ha detto - lui ha trovato le parole giuste nel momento giusto. Nessuna parola è stata lasciata al caso".

Secondo il direttore la crisi ucraina costituisce un nuovo rischio per l'economia mondiale. "Si tratta di un pericolo che difficilmente si può misurare e rispetto al quale difficilmente si possono prevedere rischi di contagio per altri Paesi.