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ECONOMIA

La Bce lascia i tassi invariati

Draghi: mille miliardi per prestiti imprese-famiglie. Se necessario nuove misure anti-deflazione

Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento resta allo 0,15%, quello sugli impieghi allo 0,40% mentre il tasso sui depositivi viene confermato a -0,10%

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Il presidente della Bce Mario Draghi

La Bce prenderà nuove misure, se necessarie, per combattere un periodo troppo prolungato di bassa inflazione. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi nel corso della conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio direttivo a Francoforte. E i nuovi prestiti a lungo termine alle banche condizionati al credito a famiglie e imprese, i 'Tltro', potrebbero totalizzare 1.000 miliardi di euro.

La Banca centrale europea manterrà i gli attuali bassi tassi d'interesse "per un periodo prolungato", con una ripresa "moderata" e di fronte a una "bassa inflazione", ha annunciato Draghi.

La Bce, inoltre,  "monitorerà con attenzione" le ripercussioni sugli sviluppi geopolitici e quelli del tasso di cambio dell'euro. 

"Se dovesse cambiare la nostra valutazione sul'inflazione, useremmo il programma di acquisti su larga scala", ha spiegato  Mario Draghi, riferendosi al 'quantitative easing' che implicherebbe l'acquisto di titoli di Stato.

Poi, una raccomandazione. I Paesi dell'Eurozona non devono allentare gli sforzi di aggiustamento dei bilanci, rilanciando la crescita con riforme strutturali e con un "consolidamento dei conti favorevole alla crescita", ha detto il presidente della
Bce, secondo cui il rispetto dei patti Ue è fondamentale per abbattere il debito.

"Non si può escludere che vi siano bisogno di fusioni, acquisizioni e chiusure di istituti bancari", ha detto il presidente della Banca centrale europea, in risposta alla domanda se l'Europa sia appesantita da un eccessivo numero di banche.

La Bce lascia i tassi invariati
​La Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare il tasso d'interesse di riferimento invariato al minimo storico. Una decisione, quella presa dal direttivo riunito a Bruxelles, largamente attesa dopo l'allentamento della politica monetaria disposto il mese scorso.

Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali resta quindi allo 0,15%, quello sui depositi overnight a -0,1% mentre quello per il rifinanziamento marginale resta allo 0,40%. Borse stabili. La decisione non ha stupito i mercati.
Lo scorso 5 giugno, infatti, la Bce aveva deciso di tagliare il tasso di riferimento portandolo allo 0,15% dal precedente 0,25%. Gli altri due tassi erano stati tagliati rispettivamente di 10 punti e di 35 punti.