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MONDO

"L'abito bianco? Questione di praticità"

Benedetto XVI: "La mia rinuncia è valida, non c'è il minimo dubbio"

Il Papa emerito risponde con una lettera ad alcune domande postegli dalla Stampa. Assurdo, dice, speculare sulla sua decisione

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Benedetto XVI e Papa Francesco
Città del Vaticano
Non c'è il minimo dubbio sulla validità della rinuncia al ministero petrino, è assurdo speculare su tale decisione. Con una lettera pubblicata in prima pagina, il Papa emerito Benedetto XVI risponde così ad alcune domande postegli dalla Stampa dopo alcuni commenti e interpretazioni sul suo gesto apparsi su media italiani e internazionali. Una missiva per stroncare le voci su ciò che lo spinse a fare un passo indietro un anno fa.
 
"Speculazioni assurde"
"Non c'è il minimo dubbio - scrive Benedetto XVI al quotidiano torinese - circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino". Poi sottolinea che "unica condizione della validità è la piena libertà della decisione. Speculazioni circa la invalidità della rinuncia sono semplicemente assurde". Non ci furono pressioni o complotti, sostiene insomma Joseph Ratzinger.
 
Il mantenimento del nome e dell'abito bianco
Nella missiva alla Stampa, che ha in calce la sua firma autografa in una calligrafia minuta, Benedetto XVI risponde anche sul significato dell'abito bianco e del nome papale. "Il mantenimento dell'abito bianco e del nome Benedetto è una cosa semplicemente pratica. Nel momento della rinuncia - sostiene Ratzinger - non c'erano a disposizione altri vestiti. Del resto porto l'abito bianco in modo chiaramente distinto da quello del Papa". E conclude: "Anche qui si tratta di speculazioni senza il minimo significato".

La lettera ad Hans Kung 
Infine Benedetto XVI conferma poi il contenuto di un’altra sua lettera, indirizzata al teologo Hans Kung. Al suo interno, aveva detto lo studioso svizzero, Ratzinger esprimeva "identità di vedute e amicizia di cuore" a Papa Francesco, il cui pontificato egli sostiene nella preghiera. "Il prof. Kung - precisa il Papa emerito - ha citato letteralmente e correttamente le parole della mia lettera indirizzata a lui".