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SPETTACOLO

La 74a edizione

Nastri d'Argento, Benigni: Morricone ha reso l'Italia squillante nel mondo

"Favolacce" miglior film vince 5 Nastri, 6 a "Pinocchio"

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E' nel segno di Ennio Morricone che si è svolta stasera la 74a edizione dei Nastri d'Argento 2020 che proprio al musicista sono dedicati.

"Dedico questo premio ad Ennio Morricone che ha reso squillante l'Italia nel mondo con la sua musica, genio e regolatezza allo stesso tempo. Ma lo dedico anche a tutte le persone che hanno sofferto per questa cosa che ci è capitata e che speriamo finisca presto. E intendo non solo le maestranze del cinema, ma tutti nel mondo".

Così Roberto Benigni, stasera al Maxxi di Roma, nel ricevere il Nastro D'Argento come miglior attore non protagonista in 'Pinocchio' di Matteo Garrone.

E non mancano belle parole anche per il regista che con Pinocchio ha ottenuto sei Nastri: "Ringrazio Garrone che è una persona meravigliosa: dal set con lui si esce sempre ricoperti d'oro". Gli altri premi vanno alla regia, al montaggio, ai costumi, alla scenografia e al sonoro in presa diretta.

Garrone: augurio è che il pubblico torni a vedere i film sugli schermi
"Pinocchio è stato un film complesso, spericolato, la lavorazione è durata tre anni, ma alla fine ci ha ripagato di tutto il lavoro fatto straordinario, voglio condividere il premio con tutte le persone che hanno condiviso con me questo progetto". E' il commento del regista Matteo Garrone, che - in un videomessaggio - ha ringraziato per i Nastri d'Argento vinti dal suo 'Pinocchio'.

"Voglio fare un augurio al cinema. Visto che quest'estate ripartono le arene, sono sicuro che il pubblico avrà voglia di tornare a vedere i film sul grande schermo, all'aperto, in un'atmosfera magica. Quindi faccio un augurio a tutti, al pubblico che ama il cinema e agli schermi", ha concluso Garrone.

I D'Innocenzo: "Ragazzi, sognate i sogni che vi appartengono" 
"A tutti i ragazzi che vogliono sognare, diciamo che sognino i sogni che gli appartengono e non quelli che vanno di moda, perché poi raggiungerli è molto emozionante". Così Damiano e Fabio D'Innocenzo, registi di 'Favolacce', la sorpresa di quest'edizione dei Nastri d'Argento, miglior film della stagione, che vince 5 Nastri, nel ricevere il premio per la loro pellicola. I due fratelli spiegano poi così l'originale titolo della pellicola: "Ci sembrava che racchiudesse quello che tutto il film significava", sottolineano. Il film ottiene altri quattro Nastri per produzione (ex aequo con 'Hammamet'), sceneggiatura, fotografia e costumi.

Trinca: "Scriviamoli questi ruoli per le attrici..." 
"Raccontare il femminile in modo non ordinario è quello che servirebbe a tutti noi, perché il mondo non è a una dimensione soltanto, e questo lo dico anche rispetto ai ruoli. Anna (Ferzetti, la conduttrice, ndr) sono felice di trovarti qui, ho visto tante amiche belle in platea, penso a tutte le mie compagne in questa candidatura, perché penso che ci sia bisogno di ricordarci della meraviglia delle attrici. Quindi, scriviamoli, questi ruoli per le attrici..!". A dirlo è Jasmine Trinca, commentando il premio come miglior attrice protagonista ai Nastri d'Argento 2020 per il film di Ferzan Ozpetek 'La Dea Fortuna'. Valeria Golino è migliore attrice non protagonista ('5 è il numero perfetto', film d'esordio di Igort e 'Ritratto della giovane in fiamme' di Cèline Sciamma).

Favino bacia Anna Ferzetti: "Noi possiamo, siamo congiunti" 
"Noi possiamo baciarci, siamo congiunti". Si è aperto con un siparietto il premio Nastro d'Argento come migliore attore protagonista di Pierfrancesco Favino. L'attore, entrando in scena, ha infatti baciato la conduttrice Anna Ferzetti, che è la sua compagna da tanti anni, facendo sorridere e applaudire il pubblico presente.

Commentando l'interpretazione che gli è valsa il premio, quella di Bettino Craxi in 'Hammamet', l'attore ha sottolineato l'importanza di "possibilità di entrare col corpo nelle cose. Avere la possibilità di lavorare con quelle troupe così, che ti danno la libertà di scordarti di te, è bellissimo, voglio infatti ringraziare i truccatori del film, stare nelle loro mani è stato un rituale, come un ingresso in una porta fantastica".

"Voglio però dire - ha aggiunto Favino - che qualsiasi attore senza un ruolo e senza un regista è poca cosa. Io ho avuto la fortuna di incontrare dei grandissimi registi, e questo premio lo condivido con Gianni Amelio, che mi ha permesso di fare una cosa che non avrei mai pensato di fare".

Commedia, il successo di 'Figli'
Nell’ambito della commedia, è 'Figli' di Giuseppe Bonito il film dell’anno che ha ottenuto riconoscimenti anche per i protagonisti: Paola Cortellesi (miglior attrice di commedia) al suo terzo Nastro consecutivo - dopo "Come un gatto in tangenziale" nel 2018 e "Ma cosa ci dice il cervello" nel 2019 - e Valerio Mastandrea (miglior attore di commedia). Un tris di premi nel ricordo del talento dello scomparso sceneggiatore Mattia Torre, autore del monologo da cui è tratto il film.

Elio Germano: "'Volevo nascondermi' inno alla fragilità" 
E' un film che è un "inno alla fragilità. Abbiamo tutti un po' in conflitto con noi stessi per cercare di dimostrare di essere più forti di ciò che siamo. Siamo immersi in una competizione tutti i giorni che ci rovina la vita. Questa è la storia di un personaggio che si è permesso di essere quello che era, e questa è una lezione che dovremmo imparare un po' tutti". Così Elio Germano nel ricevere il premio per il Nastro dell'Anno ai Nastri d'Argento 2020. La pellicola gira intorno alla figura del pittore Antonio Ligabue, ed è diretta da Giorgio Diritti.

Storaro: "Dedico questo premio alla memoria di Bertolucci"
"Voglio dedicare questo simbolo alla memoria di Bernardo Bertolucci, perché senza Bernardo non avrei mai potuto fare questo tipo di carriera che sono riuscito a fare". Lo ha affermato Vittorio Storaro nel ricevere il Nastro d'Oro alla carriera. "Intorno alla metà degli anni Settanta venivamo chiamati quelli di 'Novecento'. Non solo a Bernardo ma anche a un gruppo di autori e coautori, primo fra tutti Ennio Morricone. Con lui c'era un rapporto personale e umano straordinario", ha aggiunto il maestro della fotografia.

Diodato: "Ispirato da Morricone che ha trovato il suono dell'anima" 
Morricone è stato "una grande ispirazione per me uno di quegli artisti che ha trovato il suono dell'anima e ce l'ha lasciato qui". A dirlo è Diodato, nel ricevere il premio Nastro d'Argento per la miglior colonna sonora con 'Che vita meravigliosa'.

"Sono appassionato di cinema, ho studiato nel cinema. Quindi questo premio è importantissimo perché unisce due grandi passioni, e mi piace scrivere pensando che ogni canzone possa essere la colonna sonora della vita di qualcuno", ha aggiunto il cantautore salentino.

L'elenco completo dei premi dal sito dei Nastri.