Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Berlino-la-maledizione-del-plagio-colpisce-il-ministro-Von-der-Leyen-df532c54-c255-4a85-a233-e95f35305e0f.html | rainews/live/ | true
MONDO

Già due membri del governo Merkel avevano ricevuto la stessa accusa

Berlino, la "maledizione del plagio" colpisce il ministro Von der Leyen

Condividi
In Germania i polveroni non sembrano finiti. Dopo le auto truccate della Volkswagen, ora tocca al governo Merkel. Lo scandalo in questione, però, si ripete: Ursula von der Leyen, ministro della Difesa, è il terzo accusato di aver plagiato la propria tesi di Dottorato. Prima di lei, nel 2011, Karl-Theodor zu Guttenberg, anch’egli titolare della Difesa, e nel 2013 il ministro dell’istruzione Annette Schavan, avevano rassegnato le dimissioni dopo l'annullamento dei loro titoli accademici.
 
Chi accusa
A sollevare l’accusa è il sito Vroniplag Wiki, nato proprio nel 2011, con la missione di stanare i casi di plagio nell’accademia tedesca. E stavolta la lista dei presunti copioni si allungherebbe con il nome di Von der Leyen, considerata una possibile erede politica della cancelliera. Finora l’esame del lavoro contestato ha rivelato che tre delle 70 pagine contengono tra il 50 e il 75 per cento di testo plagiato, mentre cinque pagine più del 75 per cento. “Non è una novità che degli attivisti tentino di disseminare dubbi sulle tesi dei politici”, ha replicato il ministro.
 
L’accusata
Sposata, sette figli, è una delle cinque ministre del terzo gabinetto Merkel, la prima a guidare il dicastero della Difesa. Von der Leyen si laurea in Medicina ad Hannover nel 1987 e quattro anni dopo discute la sua dissertazione di Dottorato, ora nell’occhio del ciclone. Nel 1990 inizia la militanza nel partito conservatore della CDU: è deputata e ministro degli Affari Sociali, delle Donne, della Famiglia e della Salute in Bassa Sassonia prima di entrare nel team Merkel, come ministro della Famiglia nel primo governo e poi del Lavoro nel 2009.
 
Il plagio
Ma in cosa consiste esattamente un plagio? Sebastian Sattler, professore che da anni studia la materia, l’ha raccontato al giornale tedesco Suddeutsche Zeitung: “Alcuni dicono che il problema comincerebbe già con il dieci per cento di passi testuali riportati in modo non adeguato- spiega- Altri parlano perfino di cinque o sette parole consecutive che sono state citate senza indicare la fonte. Definizioni del genere in ogni caso non rendono giustizia al problema dato che ci sono anche idee di plagio molto più difficili da dimostrare”. Mentre Vroniplag Wiki continua a indagare, è in corso anche una verifica da parte di una commissione indipendente dell’università di Hannover, richiesta proprio dal ministro ad agosto quando erano emersi i primi dubbi sulla natura genuina della sua tesi.