POLITICA
Ddl Boschi
Bersani: "Nessuna scissione, la penso come Renzi"
"Da Renzi un'apertura significativa" sulle riforme, commenta l'ex segretario dem alla Festa de L'Unità di Modena
Ormai alle votazioni in aula e nella direzione del partito è sempre "una specie di voto di fiducia". Ma sulle riforme costituzionali "Andiamo alla sostanza: mi pare che Renzi abbia fatto un'apertura significativa". Così l'ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, a margine di un dibattito alla Festa dell'Unità di Modena.
"Bisogna avere anche un pochino di pudore, forse sarà un po' demodé, ma quando si tratta di dare indicazioni, come partito, su temi costituzionali, io non credo che sia il caso di esagerare: il parlamento davanti alla Costituzione deve poter ragionare con grande libertà". Dopodiché alla direzione del Pd, dove è stata votata la relazione di Matteo Renzi sulla riforma del Senato, "si votano delle relazioni dove c'è dentro un po' di tutto e quindi diventa poi difficile, è meglio votare su delle cose precise, che la gente possa capire". "D'altronde - ha concluso l'ex segretario - ormai abbiamo preso questa abitudine, nel Parlamento un elenco di voti fiducia ed anche dentro al partito ogni direzione è una specie di voto di fiducia".
C'è spazio anche per una stilettata alle idee del premier - segretario. "Io non ho niente da chiedere - ha detto Bersani - a furia di seminare idee di destra si raccoglie la destra. Sono stati buttati lì degli argomenti che ci stanno entrando in testa: che
i lavoratori hanno sempre torto, che i sindacati sono un impedimento, che ci vuole uno solo che comanda. E' vero che è di sinistra abbassare le tasse, ma solo se si abbassano le tasse sul lavoro e ai più deboli".
Critiche alla linea, senza però paventare scissioni . "Renzi adesso è diventato così amico di Syriza? Ma penso anch'io che le scissioni non siano utili: c'è una situazione nuova adesso, anche nella psicologia dei cittadini, bisogna fare le battaglie nel corpo grande, mettere i valori della sinistra dove possano dar frutto, il grande partito dei riformisti, il grande partito del centrosinistra". Dalla festa dell'Unità di Modena, Pierluigi Bersani esclude alcuna scissione della minoranza dem.
Poi, la chiosa: "Ho letto che avrei disertato la direzione. No, ho mantenuto l'impegno con la grande festa di Modena".
"Bisogna avere anche un pochino di pudore, forse sarà un po' demodé, ma quando si tratta di dare indicazioni, come partito, su temi costituzionali, io non credo che sia il caso di esagerare: il parlamento davanti alla Costituzione deve poter ragionare con grande libertà". Dopodiché alla direzione del Pd, dove è stata votata la relazione di Matteo Renzi sulla riforma del Senato, "si votano delle relazioni dove c'è dentro un po' di tutto e quindi diventa poi difficile, è meglio votare su delle cose precise, che la gente possa capire". "D'altronde - ha concluso l'ex segretario - ormai abbiamo preso questa abitudine, nel Parlamento un elenco di voti fiducia ed anche dentro al partito ogni direzione è una specie di voto di fiducia".
C'è spazio anche per una stilettata alle idee del premier - segretario. "Io non ho niente da chiedere - ha detto Bersani - a furia di seminare idee di destra si raccoglie la destra. Sono stati buttati lì degli argomenti che ci stanno entrando in testa: che
i lavoratori hanno sempre torto, che i sindacati sono un impedimento, che ci vuole uno solo che comanda. E' vero che è di sinistra abbassare le tasse, ma solo se si abbassano le tasse sul lavoro e ai più deboli".
Critiche alla linea, senza però paventare scissioni . "Renzi adesso è diventato così amico di Syriza? Ma penso anch'io che le scissioni non siano utili: c'è una situazione nuova adesso, anche nella psicologia dei cittadini, bisogna fare le battaglie nel corpo grande, mettere i valori della sinistra dove possano dar frutto, il grande partito dei riformisti, il grande partito del centrosinistra". Dalla festa dell'Unità di Modena, Pierluigi Bersani esclude alcuna scissione della minoranza dem.
Poi, la chiosa: "Ho letto che avrei disertato la direzione. No, ho mantenuto l'impegno con la grande festa di Modena".