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EUROPA

Crisi ai confini dell'Europa

Bielorussia, Borrell: "La via per l'Ue non passa da Minsk"

"Si entra solo in modo legale" afferma l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera. Le sanzioni contro i responsabili dei flussi di migranti dalla Bielorussia all'Ue "saranno in vigore nei prossimi giorni"

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di Tiziana Di Giovannandrea
I confini dell'Ue "non sono aperti in modo illimitato", ma solo a "ingressi legali. Qualsiasi informazione che dica il contrario è errata, è pura disinformazione. La via per l'Ue non passa per la Bielorussia". È quanto ha sottolineato l'Alto Rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, da Bruxelles, durante la conferenza stampa, al termine del Consiglio degli Affari Esteri.

Secondo Borrell, i migranti che già si trovano in Bielorussia "devono avere assistenza umanitaria. Chi non si qualifica come rifugiato deve essere rimpatriato nel Paese d'origine. Abbiamo visto le autorità irachene organizzare dei voli per rimpatriare" i migranti che volevano rientrare da Minsk "e "ci compiacciamo di questa decisione" ha dichiarato.

Sanzioni in vigore nei prossimi giorni
Le sanzioni contro i responsabili dei flussi di migranti dalla Bielorussia all'Ue "saranno in vigore nei prossimi giorni" ha poi annunciato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera. Adotteremo "un nuovo pacchetto di sanzioni, il quinto, che sarà finalizzato nei prossimi giorni", colpendo "un numero piuttosto importante" di persone fisiche e giuridiche coinvolte nel traffico di migranti attraverso Minsk verso l'Ue. "Il pacchetto - aggiunge Borrell - è stato politicamente adottato. Espandendo la portata delle sanzioni saremo in grado di prendere di mira coloro che sono responsabili di sfruttare migranti vulnerabili e per aver facilitato gli attraversamenti illegali della frontiera verso l'Ue", ha continuato. Inoltre ha evidenziato come sulla Bielorussia "continuiamo ad affrontare un'aggressione ibrida contro le frontiere dell'Ue, studiamo tutte le opzioni possibili per bloccare il regime dall'attaccare l'Ue e la sua popolazione. Per questo abbiamo deciso di ampliare la portata del regime sanzionatorio. Da oggi saremo in grado di sanzionare più persone per l'organizzazione di questi voli versi la Bielorussia". "La strada per l'Ue non passa per la Bielorussia. La responsabilità di ciò che accade è Bielorussia al 100%. Questa crisi è stata creata in modo artificiale e non ci distrarrà rispetto a quella che è la situazione interna alla Bielorussia, con una costante violazione di diritti umani", ha aggiunto Borrell. 

"Lukashenko agisce con sostegno Mosca. Senza Russia non potrebbe fare ciò che sta facendo"
"Io non conosco i segreti dei contatti tra Putin e Lukashenko ma è evidente che Lukashenko fa quello che fa perché conta sul forte sostegno della Russia. Lukashenko non poteva fare ciò che sta facendo senza un forte sostegno della Russia, che poi ci sia un nesso con l'aumento delle truppe in Ucraina non posso saperlo." ha risposto Josep Borrell a chi gli chiedeva di eventuali legami tra la crisi bielorussa e l'aumento di truppe russe al confine con l'Ucraina.

Polonia avvierà costruzione muro a confine bielorusso a dicembre 
La Polonia inizierà a dicembre la costruzione di un muro lungo il confine con la Bielorussia, dove attualmente sono ammassati molti migranti, e lo terminerà nella prima metà del 2022. È quanto  annunciato dal ministro dell'Interno polacco Mariusz Kamiński in un comunicato. "L'impegno che dobbiamo portare avanti è un investimento assolutamente strategico e prioritario per la sicurezza della nazione e dei suoi cittadini", ha affermato il ministro Kamiński. Il ministero ha affermato che i contratti saranno firmati entro il 15 dicembre e che i lavori sul confine inizieranno nel corso del mese, andando avanti 24 ore al giorno su tre turni. La barriera ha un costo stimato di 353 milioni di euro e si prevede che si estenderà per 180 chilometri, circa la metà della lunghezza totale del confine tra Polonia e Bielorussia. Il mese scorso il Parlamento aveva dato il suo via libera alla costruzione della barriera.

Mattarella: migranti, sconcertante lasciarli al freddo ai confini dell'Ue
Durissimo il monito del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto in giornata all'Università di Siena per l'inaugurazione dell'anno accademico, sulle condizioni in cui si trovano i migranti bloccati  ai confini tra Bielorussia e Polonia. "Vi sono delle condizioni che sono sconcertanti. È sconcertante è quanto avviene in più luoghi ai confini dell’Unione. È sorprendente il divario tra i grandi principi proclamati e il non tener conto della fame e del freddo cui sono esposti esseri umani ai confini dell’Unione" ha detto il Capo dello Stato.

Bielorussia: telefonata tra Lukashenko e Merkel 
Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha avuto un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Lo ha riferito il servizio stampa di Lukashenko, citato dall'agenzia stampa bielorussa Belta. Al centro della telefonata, durata cinquanta minuti, la crisi dei migranti al confine con la Polonia. "Hanno discusso in dettaglio il sostegno umanitario" ai profughi e concordato di mantenere ulteriori contatti per risolvere la situazione, secondo quanto riportato dal servizio stampa citato dall'agenzia. È la prima volta che la cancelliera tedesca parla direttamente con Lukashenko, dopo le contestate elezioni presidenziali dell'agosto 2020. L'Unione europea non riconosce più Lukashenko come legittimo presidente della Bielorussia, a seguito dei "risultati falsificati" delle elezioni e della  dura repressione attuata dalle forze di sicurezza di Minsk contro i manifestanti pacifici.

Usa pronti a nuove sanzioni contro la Bielorussia
Gli Stati Uniti hanno annunciato di essere pronti, in coordinamento con l'Ue, a nuove sanzioni contro la Bielorussia che viene accusata di atti inumani contro i migranti ammassati ai confini con la Polonia. Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato Usa, citato dai media Usa ha rappresentato: "Anche noi stiamo preparando sanzioni in stretto coordinamento con l'Ue e altri partner che continuano a ritenere responsabile il regime di Lukashenko" per la situazione dei migranti in Bielorussia.

Bielorussia: telefonata tra Macron e Putin 
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente francese Emmanuel  Macron hanno a lungo discusso delle azioni da intraprendere per allentare la tensione al confine tra Bielorussia e Polonia. I due leader, hanno riferito fonti dell'Eliseo, hanno anche discusso del ruolo che Mosca può giocare nella soluzione della crisi. Sia Putin che Macron hanno concordato sulla necessità che la dignità dei migranti sia rispettata. Parigi spera che la telefonata possa avere un impatto positivo nella situazione sul terreno. Secondo quanto riferito dal Cremlino, Putin avrebbe esposto a Macron che a suo giudizio i leader della Ue dovrebbero trattare la soluzione della crisi direttamente con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Il leader russo ha anche criticato la polizia di frontiera polacca per le presunte violenze compiute contro i migranti.