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EUROPA

Bielorussia, governo crea schedario unificato degli oppositori

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A Minsk, il ministero dell’Interno ha creato una banca dati unificata, dove inserire tutti i partecipanti alle proteste contro Lukashenko, ma anche utenti delle chat e amministratori dei canali Telegram critici nei confronti del potere.

Il sistema includerà dati sul sesso, l'età, la regione di residenza, il luogo di lavoro o di studio e gli hobby di una persona "sospetta". Il database è stato progettato per includere i partecipanti e gli organizzatori di raduni dell'opposizione, gli utenti delle chat room e gli amministratori dei canali Telegram.

"Abbiamo già fatto una grande spinta, possiamo dire una svolta, che permette di identificare questi cittadini", ha detto il vice ministro dell'Interno Yuri Nazarenko. Il sistema raccoglierà automaticamente i dati statistici sui manifestanti e genererà i relativi rapporti. Non è noto quanti soldi siano stati spesi per la costituzione di questa banca dati.

Secondo il Centro bielorusso per i diritti umani "Viasna", il numero totale dei detenuti nel paese, dall'inizio delle proteste che risalgono al 9 agosto scorso, ha superato 30 mila. A novembre le forze dell'ordine hanno arrestato oltre quattromila persone.

In Bielorussia sono in corso proteste di massa per il quinto mese consecutivo dalle elezioni presidenziali del 9 agosto, secondo le quali il presidente in carica Alexander Lukashenko, in corsa per il sesto mandato, avrebbe ricevuto l'80% dei voti. Le proteste sono state violentemente represse dalle forze di sicurezza. Migliaia di persone sono state arrestate, molte delle quali hanno riferito di essere state torturate e picchiate in celle di isolamento.