Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Bielorussia-oltre-1100-arresti-nelle-proteste-a9807d10-4d77-4e6e-a9f0-3d3aae0c2a5c.html | rainews/live/ | true
MONDO

A Minsk e altre città

Bielorussia, oltre 1.100 arresti nelle proteste

Le proteste di ieri sono state innescate dalla morte di Roman Bondarenko, ex membro delle forze speciali bielorusse malmenato e ucciso settimana scorsa da agenti del regime per aver interferito con un'operazione di repressione

Condividi
In Bielorussia sono state oltre 1.100 le persone arrestate durante le proteste non autorizzate che si sono svolte ieri contro il leader autoritario Alexander Lukashenko. Lo riferisce la Ong per i diritti umani Viasna, citata da Interfax.

Le proteste di ieri sono state innescate dalla morte di Roman Bondarenko, ex membro delle forze speciali bielorusse malmenato e ucciso settimana scorsa da agenti del regime per aver interferito con un'operazione di repressione

Secondo i dati di questa mattina, sono state arrestate 1.127 persone, la maggior parte a Minsk. Tuttavia gli attivisti per i diritti umani hanno segnalato detenzioni a Gomel, Svetlogorsk, Novogrudok, Bobruisk, Grodno, Pinsk, Brest, Novopolotsk, Baranovichi, Mogilev, Osipovichi, Zhlobin, Molodechno, Ivye.

Il dipartimento di polizia del comitato esecutivo della capitale bielorussa ha confermato gli arresti a Minsk, nonché l'uso di mezzi speciali durante le proteste. 

Tra gli arrestati durante le manifestazioni figura anche un corrispondente di Interfax-Zapad. Insieme al reporter sono inoltre stati fermati altri quattro giornalisti di media russi. I quattro sono stati rilasciati dalla Direzione degli affari interni dopo le 19. Secondo l'Associazione bielorussa dei giornalisti, circa 20 reporter sono stati arrestati ieri durante le manifestazioni nelle diverse città.

Nel Paese, le proteste si susseguono dal 9 agosto, data delle elezioni presidenziali che hanno visto il leader autoritario Alexander Lukashenko al potere.

Lukashenko ricopre l'incarico dal 1994. I manifestanti non riconoscono i risultati delle elezioni annunciati dalle autorità, considerandoli falsificati.