CULTURA
Venezia
Biennale, aperta al pubblico la 56/A mostra d'Arte
Con la cerimonia della Sala delle colonne di Ca' Giustinian è stata inaugurata ufficialmente ieri, dopo tre giornate di 'vernice', la 56/A Esposizione
internazionale d'arte della Biennale di Venezia, 'All the World's Futures'. Assente giustificato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in quanto, come spiegato sul palco dal presidente della Biennale, Paolo Baratta, "è rimasto al fianco della moglie, gli facciamo i migliori auguri... e aspettiamo, ma sono questi i momenti".
Baratta ha introdotto la conferenza stampa ricordando che "la Biennale è il luogo in cui si è testimoni del mondo dell'arte. Vogliamo celebrare, con spirito di ricerca - ha detto -, il mondo degli artisti". Poche parole da parte del curatore dell'esposizione, Okwui Enwezor, che ringraziato la Fondazione Biennale per l'opportunità e ha sottolineato come l'ente culturale veneziano, "con spirito di rischio", si assuma l'onere ogni due anni di descrivere "l'importanza degli artisti in ogni società".
La cerimonia è proseguita con la consegna dei premi della 56/A mostra: Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale alla Repubblica dell'Armenia; Leone d'oro per il miglior artista della mostra ad Adrian Piper (Usa); Leone d'argento per un promettente giovane artista della mostra a Im Hueng-Soon (Coea del Sud). La giuria, composta da Naomi Beckwith (USA), Sabine Breitwieser (Austria), Mario Codognato (Italia), Ranjit Hoskote (India) e Yongwoo Lee (Corea del Sud), ha inoltre deciso di assegnare tre menzioni speciali, ad Harun Farocki (Germania), Collettivo Abounaddara (Siria) e Massinissa Selmani (Algeria). E' stato premiato anche il padiglione degli Stati Uniti per la presentazione di Joan Jonas. Sono stati inoltre consegnati il Leone d'oro alla carriera a El Anatsui (Ghana) e un Leone d'oro speciale a Susanne Ghez (USA).
internazionale d'arte della Biennale di Venezia, 'All the World's Futures'. Assente giustificato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in quanto, come spiegato sul palco dal presidente della Biennale, Paolo Baratta, "è rimasto al fianco della moglie, gli facciamo i migliori auguri... e aspettiamo, ma sono questi i momenti".
Baratta ha introdotto la conferenza stampa ricordando che "la Biennale è il luogo in cui si è testimoni del mondo dell'arte. Vogliamo celebrare, con spirito di ricerca - ha detto -, il mondo degli artisti". Poche parole da parte del curatore dell'esposizione, Okwui Enwezor, che ringraziato la Fondazione Biennale per l'opportunità e ha sottolineato come l'ente culturale veneziano, "con spirito di rischio", si assuma l'onere ogni due anni di descrivere "l'importanza degli artisti in ogni società".
La cerimonia è proseguita con la consegna dei premi della 56/A mostra: Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale alla Repubblica dell'Armenia; Leone d'oro per il miglior artista della mostra ad Adrian Piper (Usa); Leone d'argento per un promettente giovane artista della mostra a Im Hueng-Soon (Coea del Sud). La giuria, composta da Naomi Beckwith (USA), Sabine Breitwieser (Austria), Mario Codognato (Italia), Ranjit Hoskote (India) e Yongwoo Lee (Corea del Sud), ha inoltre deciso di assegnare tre menzioni speciali, ad Harun Farocki (Germania), Collettivo Abounaddara (Siria) e Massinissa Selmani (Algeria). E' stato premiato anche il padiglione degli Stati Uniti per la presentazione di Joan Jonas. Sono stati inoltre consegnati il Leone d'oro alla carriera a El Anatsui (Ghana) e un Leone d'oro speciale a Susanne Ghez (USA).