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ITALIA

"Nuovo sodalizio di matrice mafiosa e autoctono"

Blitz antimafia a Latina: 33 misure cautelari al clan di Silvio

La polizia, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, ha eseguito 33 misure cautelari, nei confronti di persone legate a vario titolo al clan Di Silvio di Latina

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Dalle prime luci dell'alba è in corso a Latina una vasta operazione anticrimine della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. Eseguite 33 misure cautelari nei confronti di altrettante persone sospettate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi. 

 Agli indagati sono contestati a vario titolo i reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata
al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, spaccio di droga, furto, detenzione e porto abusivo di armi, reati aggravati dal metodo mafioso e da finalità di agevolazione mafiosa.

L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Ilaria Calo', ipotizza l'esistenza di un nuovo sodalizio di matrice mafiosa e origine autoctona riconducibile al gruppo di etnia Rom di Giuseppe Di Silvio, detto 'Romolo'. L'organizzazione criminale, secondo l'accusa, sarebbe strutturata su base familiare e territoriale, già protagonista di gravissimi episodi criminali nel territorio di Latina, dove nel tempo si è sempre più radicato sul territorio.

Il clan nascente si sarebbe dedicato sia allo spaccio di droga sia alle attività estorsive. Tali episodi estorsivi sembrano evidenziare come la famiglia Di Silvio riesca ancora oggi a incutere timore, a piegare la volontà delle vittime, in alcuni casi vessate da anni, il tutto senza subire denunce in ragione del clima di omertà ingenerato proprio dal terrore che gli appartenenti al clan incutono sulla popolazione locale.