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MONDO

L'ordine

Le compagnie aeree ai piloti: "Non volate sui cieli tra Russia e Ucraina"

La decisione presa subito dopo il disastro del Boeing della Malaysia Airlines precipitato a 10mila metri di quota. Le prime a diramare l'avviso sono state Lufthansa, Air France, Turkish Airlines e la Russian Airliner Transero. Anche Enac invita compagnie italiane a evitare la zona

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Non appena i media internazionali hanno diffuso la notizia che un aereo civile della Malaysia Airlines è precipitato con 295 passeggeri nella regione separatista di Donetsk, in Ucraina, la maggior parte delle compagnie aeree ha chiesto ai propri piloti di evitare di volare sullo spazio aereo ucraino.

Vietati i voli sui cieli dell'Est
Una delle prime a impartire l'ordine alla sua flotta è stata Russian Airliner Transero, la prima compagnia aerea privata russa, che ha diramato il seguente comunicato: "Dopo il disastro aereo civile dell'aereo della Malaysia Airlines tutti i nostri voli eviteranno di sorvolare lo spazio aereo ucraino". Anche Lufthansa ha ordinato ai propri piloti di evitare "con effetto immediato" lo spazio aereo al confine tra Kiev e Mosca. Decisione presa poi anche da Air France e Turkish Airlines.

Italia: Enac a compagnie, evitare la zona
Anche l'Enac invita le compagnie italiane a evitare il sorvolo delle zone a rischio dopo l'aereo precipitato tra Russia e Ucraina. "In attesa di acquisire maggiori elementi e dettagli sulle cause che hanno portato al disastro, l'Enac invita le compagnie aeree nazionali ad evitare il sorvolo delle aeree in questione", dice la nota.

Le autorità di sicurezza aerea di Usa, Europa e Onu
Ad aprile, le autorità di sicurezza aerea di Stati Uniti ed Europa avevano avvertito i piloti sui rischi potenziali di volare sopra l'Ucraina o in prossimità dello spazio aereo dove oggi il Boeing 777 è precipitato pur volando a 10mila metri di quota. La Federal Aviation Administration, il 23 aprile scorso, aveva emesso un "avviso speciale" diretto ai piloti statunitensi e alle compagnie aeree, consigliando loro di "non volare nello spazio aereo sopra la Crimea, in particolare sulla città di Simferopol, senza un'autorizzazione speciale del governo degli Stati Uniti". 

L'allerta comprendeva anche le città di Kiev, Leopoli, Dnepropetrovsk e Odessa per cui la Federal Aviation consigliava di "esercitare estrema cautela a causa della continua instabilità della zona". L'allarme resta in vigore fino al 23 aprile 2015. Anche l'Agenzia europea per la sicurezza aerea e l'ICAO, l'organizzazione internazionale dell'aviazione civile delle Nazioni Unite, avevano avvisato tutte le linee aeree che su quella zona sussistevano "gravi rischi" e consigliavano di prendere percorsi alternativi.