Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Boko-Haram-annunci-e-smentite-in-Nigeria-sulla-presunta-liberazione-delle-ragazze-rapite-443aac02-3bb3-4dc6-8955-124e386cdd8e.html | rainews/live/ | true
MONDO

Le giovani in ostaggio da aprile

Boko Haram, annunci e smentite in Nigeria sulla presunta liberazione delle ragazze rapite

Il Comando militare nigeriano prima annuncia e poi smentisce la notizia. Il Governatore della provincia di Chibok afferma, invece, che Boko Haram avrebbe rilasciato quattro delle 219 ragazze 

Condividi
Le ragazze rapite
Prima l'annuncio clamoroso, poi la doccia fredda. Confusione totale o quasi in Nigeria, dove i militari hanno affermato di aver liberato - solo per smentirlo dopo poco più di mezz'ora - tutte o alcune delle oltre 200 studentesse adolescenti rapite il 14 aprile da una scuola di Chibok dai terroristi di Boko Haram.

La notizia è stata ripresa per prima dalla Bbc, che citava il portavoce dei militari nigeriani, Chris Olukolade, secondo il quale le ragazze erano sane e salve sotto la custodia dei militari e che si trattava di un'operazione "in corso", dando implicitamente elementi per pensare che si fosse trattato di un "blitz".    

Poi, circa mezz'ora dopo, la smentita dello stesso portavoce: non si tratta delle studentesse di Chibok, che i terroristi avevano minacciato di usare come schiave del sesso. Ma non è stato neanche precisato se qualcun altro sia stato liberato dai terroristi.    

Nel frattempo, dopo la smentita, è arrivata anche la rettifica, questa volta per bocca del governatore della provincia di Chibok (quella da cui provengono le ragazze rapite), che affermava che Boko Haram avrebbe rilasciato 4 delle 219 studentesse.

Il tutto andato in scena mentre è in corso una delicata trattativa sottotraccia mediata dal Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), di cui danno conto da diversi giorni media, fra funzionari dello stato nigeriano e lo stesso Boko Haram. Trattativa in cui - secondo fonti informate - si starebbe negoziando il rilascio delle studentesse in cambio di una trentina di militanti della sanguinaria setta islamica detenuti.

Ed anche mentre si sta cercando di accertare la sorte del capo di Boko Haram, Muhammad Shekau, che sarebbe stato ucciso durante uno scontro armato con l'esercito del Camerun.    

Secondo la ricostruzione del quotidiano nigeriano Premium Times, vi sarebbe stato un equivoco: il portavoce avrebbe riferito al giornale di due pullman pieni di ragazze liberate in viaggio verso la caserma di Maimalari, nei pressi di Maiduguri, ma di aver poi ritrattato perché, persi i contatti con i colleghi di Maiduguri, non era più sicuro che si trattasse delle studentesse di Chibok.    

Le giovani - tutte tra i 12 e i 17 anni di età - vennero prelevate con la forza da un commando il 14 aprile scorso da una scuola di Chibok, nello Stato nord-orientale di Borno, e poi sparirono nella giungla. A metà maggio i fondamentalisti diffusero un video - che creò sconcerto e indignazione in tutto il mondo - dove venivano mostrate un centinaio di giovani abbigliate con lunghe tuniche scure, con il solo volto scoperto, sedute per terra mentre pregavano e recitavano il primo capitolo del Corano.