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POLITICA

La polemica nella maggioranza

Bongiorno: "Blocco prescrizione è bomba atomica su processi". M5S: "Nessun passo indietro"

Il ministro della Pa, Giulia Bongiorno, intervistata da Maria Latella su SkyTg24. Bonafede: "L'unica bomba è la rabbia dei cittadini". I penalisti: "Parla di cose fuori dalla sua comprensione. Intervenga Conte"

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Lo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giustizia? "Io sono preoccupata perché non credo sia una correzione che incide solo sulla prescrizione, ma incide sull'intero sistema penale che oggi è bloccato. È come mettere una bomba atomica nel processo penale". Così il ministro della Pa, Giulia Bongiorno, intervistata da Maria Latella su SkyTg24.

"Senza la tagliola della prescrizione non fisserebbero più le udienze, non ci sarebbero più appello e Cassazione perché non sarebbero più fissate le udienze", sottolinea. "Il contratto di governo deve trovare un accordo" però si deve fare "una riforma della prescrizione e solo della prescrizione". Bongiorno continua: "Con Bonafede mi trovo benissimo, è una persona ragionevole" però "dobbiamo stare attenti a non bloccare la giustizia per sempre". Un imputato innocente "deve vedere la fine del suo processo". Il ministro della Pa spiega che la norma annunciata dai 5 stelle è come "mettere una bomba atomica nel processo penale". Bongiorno vorrebbe che la misura fosse "discussa in Consiglio dei ministri" mentre qui si parla di "un emendamento" al ddl anticorruzione in commissione alla Camera.

L'emendamento 5 Stelle
L'emendamento al ddl 'spazza corrotti', firmato dai relatori M5s Francesca Businarolo e Francesco Forciniti prevede che nessun reato,  e di conseguenza nessun processo, possa  considerarsi 'scaduto', per il protrarsi eccessivo del tempo, dopo la sentenza di primo grado. Sia essa di condanna o di assoluzione.

Bonafede: "L'unica bomba è la rabbia dei cittadini"
"Rispetto e stimo il ministro Bongiorno, ma sulla prescrizione si sbaglia. La bomba atomica che rischia di esplodere è la rabbia dei cittadini di fronte all'impunità", afferma il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. "Con la nostra riforma della prescrizione - aggiunge - gli unici a dover temere sono i colpevoli. I tempi dei processi saranno brevi grazie agli investimenti di questo governo: lo stato si deve prendere la responsabilità di rendere giustizia ai cittadini". 

"Chi va a spiegare ai familiari delle vittime della strage di Viareggio che il tempo è scaduto per i primi due reati e non avranno una risposta di giustizia piena?", nota il ministro della Giustizia. "Oltre alla tragedia, devono anche essere beffati da uno Stato incapace di dare una risposta? Vale per loro come per il processo Eternit, il terremoto de L'Aquila, l'inquinamento dell'impianto di Marghera", osserva.

"Dopo una verità accertata in primo grado, non possiamo lasciare che da quel momento in poi non ci sia più alcuna certezza di giustizia. La sicurezza dei cittadini e la certezza della pena perdono qualsiasi significato se poi il processo si conclude con la prescrizione. Deve essere chiaro che siamo di fronte a una riforma epocale della giustizia penale che cambia totalmente ottica: è finita l'era dei furbi e dei loro azzeccagarbugli che mirano solo a farla franca", aggiunge.

I penalisti: Ministro in confusione, Conte intervenga
"Il Ministro di Giustizia, che con la sua proposta di abolire la prescrizione dei reati dopo la sentenza di primo grado ha raccolto il dissenso di giuristi, magistrati e colleghi di Governo, nell'insistere si abbandona all'insulto definendo sprezzantemente gli avvocati penalisti come 'azzeccagarbugli'. Non ne siamo stupiti, avendo questo Ministro già dimostrato di trovarsi alle prese con problematiche complesse, manifestamente al di fuori della sua comprensione e portata, che lo inducono a reagire definendosi il protagonista solitario della 'riforma epocale' della giustizia penale". Lo scrive, in una nota, il presidente delle Camere penali Gian Domenico Caiazza a proposito delle dichiarazioni odierne del Guardasigilli Alfonso Bonafede.

"Nella confusione del suo stato - rincara la dose Caiazza - egli immagina un mondo popolato di colpevoli che la fanno franca (ognuno si merita i suoi cattivi maestri) e preannunzia finanziamenti miracolistici che stanno per rendere i processi "brevi", sicché non si capisce la ragione di una riforma della prescrizione che comunque -come lui non sa, ma se vuole glielo spieghiamo in due paginette- comincerebbe ad operare non prima di una decina di anni. I penalisti italiani indossano ogni giorno, con orgoglio ed onore, la toga di difensori delle persone di fronte alla potestà punitiva dello Stato, esercitando una funzione riconosciuta essenziale dalla Costituzione".

"Nel respingere sdegnatamente gli insulti del Ministro - conclude il presidente delle Camere penali - chiediamo al Presidente del Consiglio, nella consapevolezza della sua cultura giuridica e sensibilità istituzionale, di esercitare le sue prerogative per rimuovere una situazione inaccettabile, che segna il punto più basso dei rapporti tra politica ed Avvocatura della storia repubblicana".

Gelmini (FI): "Bonafede preoccupa. M5S vuole 'fine processo mai'"
"Sul Ddl Anticorruzione da Alfonso Bonafede parole preoccupanti. Con lo stop alla prescrizione il Movimento 5 stelle vuole perseguitare i cittadini con un improponibile 'fine processo mai'. Il centrodestra farà battaglia per il garantismo". Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

Fonti M5S, nessun passo indietro
Nessun passo indietro sullo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio. L'emendamento M5s al ddl Anticorruzione non sarà ritirato. È questa la linea del Movimento 5 stelle, secondo quanto si apprende da fonti pentastellate qualificate, nonostante le parole contrarie pronunciate dalla ministra della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno.

Per i 5 stelle, però, lo stop alla prescrizione dopo il primo grado è una battaglia storica portata avanti e rivendicata in tutti questi anni di impegno politico - prima come forza di opposizione in Parlamento e ora come governo - e per questo è considerato irrinunciabile.

Tra l'altro, da ambienti 5 stelle viene ricordato che fu il vicepremier leghista, Matteo Salvini, a Viareggio lo scorso 17 agosto a dire a margine di un incontro con l'associazione 'Mondo che vorrei' che riunisce i famigliari delle vittime della strage di Viareggio: "A nome del governo e da cittadino italiano voglio lanciare un segnale: 'Mai più stragi impunite'. Stiamo ancora scavando a Genova, dove qualcuno dovrà pagare per quei morti, feriti, sfollati, per quel disastro. Non voglio che vada a finire come a Viareggio che dopo nove anni rischiano di essere prescritti alcuni reati - e queste parole vengono sottolineate - e non c'è ancora chi dovrebbe pagare per quei 32 morti innocenti. Per cui stragi impunite come a Viareggio non ne voglio più. È incredibile che dopo nove anni si sia ancora in corso di appello con la prescrizione dietro l'angolo per alcuni reati particolarmente gravi e odiosi" diceva ancora Salvini ad agosto.

Dell'Orco (M5S): "La riforma va fatta"
"La riforma va fatta come scritto nel contratto di governo, quindi nessun passo indietro sullo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio. L'attuale legge aiuta delinquenti e corrotti e incoraggia ricorsi strumentali da parte dei condannati che, grazie anche alla tagliola della prescrizione, hanno tutto l'interesse ad allungare i tempi del processo per ottenere l'impunità. Solo le persone come Berlusconi che hanno collezionato varie prescrizioni nella loro carriera di imputati hanno interesse a mantenere lo status quo. Avanti con lo 'Spazzacorrotti'!". Cosi' su Facebook il sottosegretario M5s ai Trasporti, Michele Dell'Orco