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Coronavirus

Regno Unito, il premier Johnson "risponde alle cure"

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Boris Johnson resta in terapia intensiva al st Thomas Hospital di Londra, in condizioni "clinicamente stabili" dopo l'aggravamento dei sintomi del suo contagio da coronavirus e "risponde ai trattamenti". Lo rende noto in un aggiornamento un portavoce di Downing Street, precisando che il primo ministro britannico non è in grado al momento "di lavorare", ma può "contattare chi vuole": e quindi è cosciente. 

Il ministro della Salute, Edward Argar, aveva detto stamane alla Bbc che Johnson riceve ossigeno ma non è supportato da ventilatore polmonare. 

"Dalle ultime informazioni diffuse da Downing Street - ha sottolineato Argar - ho compreso che il primo ministro è in condizioni stabili, che è su di morale e che, sebbene abbia ricevuto ossigeno al suo arrivo, non ha bisogno di ventilazione meccanica". "A giudicare dai messaggi che gli arrivano dal paese e da ogni forza politica, penso - ha aggiunto - che tutti facciano i migliori auguri e auspichino una rapida guarigione per lui e per Carrie" Symonds, la sua fidanzata incinta.

Johnson è il primo leader mondiale di cui viene confermato il contagio con il nuovo coronavirus e la conseguente malattia Covid-19.

È stato ricoverato al St. Thomas Hospital di Londra domenica, con febbre e tosse che proseguivano da 10 giorni, dopo che il test era risultato positivo. È stato portato in terapia intensiva lunedì pomeriggio.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan: "Non siamo vicini ad uscire dal lockdown"
La Gran Bretagna è tutt'altro che pronta al passaggio alla fase due della lotta all'epidemia di coronavirus. "Non siamo assolutamente vicini al sollevamento del lockdown. Manca ancora una settimana e mezzo al raggiungimento del picco", ha detto in una intervista alla Bbc, il sindaco di Londra Sadiq Khan.

Il premier Boris Johnson, che dopo essersi ammalato di Covid-19, è ricoverato da lunedì al reparto di terapia intensiva dell'ospedale St.Thomas di Londra, aveva introdotto le misure per il confinamento in tutto il Paese lo scorso 23 marzo anticipando una revisione della situazione dopo tre settimane.