ECONOMIA
Mercati
Milano si rafforza, Unicredit vola a Piazza Affari
Dopo un inizio contrastato, il listino italiano recupera. Maglia rosa per il titolo del gruppo guidato da Federico Ghizzoni con un +3 per cento. E oggi il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan è a Bruxelles per il suo primo Eurogruppo. Domani l'Ecofin
Dopo un avvio incerto, Milano continua ad ampliare i rialzi: l'indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,96%. Contrastato il comparto bancario: unica eccezione Unicredit che si aggiudica la maglia rosa a 6,07 euro (+3,50%) alla vigilia della presentazione dei risultati del gruppo nel 2013 e delle linee guida del nuovo piano strategico per gli anni 2013-2018. Una giornata importante a Piazza Affari: gli occhi sono puntati sulle contrattazioni per capire se le parole del ministro dell'Economia Padoan, al suo debutto a Bruxelles, faranno bene agli indici. In programma oggi l'Eurogruppo mentre domani ci sarà l'Ecofin.
Tokyo
Chiusura in ribasso dell'1,01% per la Borsa di Tokyo, influenzata dalle prese di beneficio innescate dai vigorosi rialzi della scorsa settimana e in attesa delle decisioni di politica monetaria della Banca del Giappone (Boj). Alla chiusura l'indice Nikkei ha ceduto 153,93 punti a 15.120,14. Il più ampio indice Topix ha archiviato la seduta con un calo dello 0,76%, in flessione di 9,36 punti a 1.227,61 punti. Scambi deboli con 1,88 miliardi di azioni passate di mano.
Borse asiatiche
Borse asiatiche tutte negative, da Sidney (-0,93%), a Bangkok (-1,03%) da Hong Kong (-1,97%) a Shanghai (-2,86%). I mercati orientali sono scivolati dopo il calo del 2% dei prezzi alla produzione in Cina, il maggiore dallo scorso luglio, dove per la prima volta un'azienda non è riuscita a pagare gli interessi di un bond. Si tratta di Shanghai Chaori Solar Energy Science & Technology, che ha annunciato lo scorso 7 marzo il proprio stato di insolvenza, il primo in Cina, a cui il management intende porre rimedio cedendo attività all'estero. Sotto pressione i titoli delle materie prime a seguito del calo delle quotazioni dei metalli industriali. Ne hanno pagato le conseguenze a Sidney Atlas iron (-10,14%) e Fortescue Metals (-9,39%). In calo a Tokyo Honda (-2,05%) e Toyota (-1,15%) dopo i dati sulle vendite di auto in India ed in Cina. Bene Sony (+1,08%) e Minebea (+3,13%), la cui controllata coreana Moatech cedera' il 25% di Hysonic a 4 investitori privati.
Tokyo
Chiusura in ribasso dell'1,01% per la Borsa di Tokyo, influenzata dalle prese di beneficio innescate dai vigorosi rialzi della scorsa settimana e in attesa delle decisioni di politica monetaria della Banca del Giappone (Boj). Alla chiusura l'indice Nikkei ha ceduto 153,93 punti a 15.120,14. Il più ampio indice Topix ha archiviato la seduta con un calo dello 0,76%, in flessione di 9,36 punti a 1.227,61 punti. Scambi deboli con 1,88 miliardi di azioni passate di mano.
Borse asiatiche
Borse asiatiche tutte negative, da Sidney (-0,93%), a Bangkok (-1,03%) da Hong Kong (-1,97%) a Shanghai (-2,86%). I mercati orientali sono scivolati dopo il calo del 2% dei prezzi alla produzione in Cina, il maggiore dallo scorso luglio, dove per la prima volta un'azienda non è riuscita a pagare gli interessi di un bond. Si tratta di Shanghai Chaori Solar Energy Science & Technology, che ha annunciato lo scorso 7 marzo il proprio stato di insolvenza, il primo in Cina, a cui il management intende porre rimedio cedendo attività all'estero. Sotto pressione i titoli delle materie prime a seguito del calo delle quotazioni dei metalli industriali. Ne hanno pagato le conseguenze a Sidney Atlas iron (-10,14%) e Fortescue Metals (-9,39%). In calo a Tokyo Honda (-2,05%) e Toyota (-1,15%) dopo i dati sulle vendite di auto in India ed in Cina. Bene Sony (+1,08%) e Minebea (+3,13%), la cui controllata coreana Moatech cedera' il 25% di Hysonic a 4 investitori privati.