ECONOMIA
Mercati
Borse in profondo rosso: bruciati 242 miliardi di euro
Ennesima giornata in profondo rosso per le Borse europee che hanno mandato in fumo oltre 242 miliardi di euro in un solo giorno. Milano è stata la peggiore con il Ftse Mib che ha lasciato sul terreno il 5,63%. Preceduta di poco da Madrid -4,88% e Parigi -4,05%. Più caute Francoforte e Londra in ribasso rispettivamente del 2,93% e del 2,39%.
I listini sono stati inondati da una tempesta di vendite che ha interessato ovunque il comparto bancario. A Parigi ribassi a doppia cifra per SocGen, in Germania Deutsche Bank ha perso oltre il 6%.
Sul listino milanese male Ubi in ribasso dell'11% perdite attorno al 7% per Intesanpaolo e Unicredit. La tensione di giornata si è fatta sentire anche sul fronte obbligazionario con lo spread Btp-Bund che ha raggiunto i 160 punti per poi riavvicinarsi a quota 150 sul finale con il rendimento del decennale a +1,71%.
Male in petrolio: il Wti che ha aggiornato i minimi degli ultimi 13 anni. Il barile di greggio statunitense passa di mano sotto i 27 dollari al barile.
Per contro sale l'oro: 1.238 dollari l'oncia, questa oggi l'apertura per il metallo prezioso ossia 40 dollari in più rispetto a un anno fa, segno che le turbolenze del mercato portano gli investitori a scegliere porti più sicuri per i propri capitali.
I listini sono stati inondati da una tempesta di vendite che ha interessato ovunque il comparto bancario. A Parigi ribassi a doppia cifra per SocGen, in Germania Deutsche Bank ha perso oltre il 6%.
Sul listino milanese male Ubi in ribasso dell'11% perdite attorno al 7% per Intesanpaolo e Unicredit. La tensione di giornata si è fatta sentire anche sul fronte obbligazionario con lo spread Btp-Bund che ha raggiunto i 160 punti per poi riavvicinarsi a quota 150 sul finale con il rendimento del decennale a +1,71%.
Male in petrolio: il Wti che ha aggiornato i minimi degli ultimi 13 anni. Il barile di greggio statunitense passa di mano sotto i 27 dollari al barile.
Per contro sale l'oro: 1.238 dollari l'oncia, questa oggi l'apertura per il metallo prezioso ossia 40 dollari in più rispetto a un anno fa, segno che le turbolenze del mercato portano gli investitori a scegliere porti più sicuri per i propri capitali.