ECONOMIA
La Grecia affonda le borse: Piazza Affari perde il 3%, risale lo spread
di Paolo GilaMilano
Borse europee in forte ribasso, per la vicenda greca e per l’accentuata flessione di Wall Street nel pomeriggio (con l’indice Dow Jones in arretramento di circa un punto percentuale alle 17 e 30). La mancanza di una via d’uscita dallo stallo in cui si trovano le trattative tra Atene e le istituzioni europee ha appesantito l’umore degli operatori, che sono passati tra fasi di fiducia e altre di rassegnazione. In questo clima Milano ha perso il 2,97%. Londra ha segnato un calo di un punto e
mezzo. Parigi e Francoforte hanno lasciato sul terreno poco più di due punti percentuali. Sul listino di Piazza Affari le vendite sono state generalizzate ma hanno colpito soprattutto i bancari con cali compresi fra il 3 e il 4%. Molto deboli anche gli energetici, con Saipem a -6,7% e Eni a – 3,7%, flessione dovuta in gran parte al calo del prezzo del greggio, con la tipologia WTI scesa a 50 dollari e 50 centesimi il barile. Contrastati gli industriali e i titoli delle telecomunicazioni. Sul versante dei titoli di stato, il differenziale di rendimento tra btp e bund decennali è salito a 164 punti base, con il rendimento dei btp decennali al 2,29%. Segnali di debolezza per l’euro sul mercato valutario, con il rapporto di cambio con il dollaro sceso a 1,09 e 35.
mezzo. Parigi e Francoforte hanno lasciato sul terreno poco più di due punti percentuali. Sul listino di Piazza Affari le vendite sono state generalizzate ma hanno colpito soprattutto i bancari con cali compresi fra il 3 e il 4%. Molto deboli anche gli energetici, con Saipem a -6,7% e Eni a – 3,7%, flessione dovuta in gran parte al calo del prezzo del greggio, con la tipologia WTI scesa a 50 dollari e 50 centesimi il barile. Contrastati gli industriali e i titoli delle telecomunicazioni. Sul versante dei titoli di stato, il differenziale di rendimento tra btp e bund decennali è salito a 164 punti base, con il rendimento dei btp decennali al 2,29%. Segnali di debolezza per l’euro sul mercato valutario, con il rapporto di cambio con il dollaro sceso a 1,09 e 35.