Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Botte-e-insulti-ad-anziani-in-casa-di-cura-due-arresti-nel-milanese-8076d1ae-3ea0-48ca-864f-e2d62001c758.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Lorenzin: "Chi mette a rischio salute e offende dignità non resterà impunito"

Schiaffi e insulti ad anziani in casa di cura, due arresti nel milanese

Due operatrici della casa di cura Villa Clara di Vaprio d'Adda sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Milano per maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti, spesso non autosufficienti. Tra i 15 indagati ci sono inservienti, infermiere e il medico consulente

 

Condividi
Schiaffi e insulti, maltrattamenti contro anziani invalidi e non autosufficienti ricoverati in una struttura di cura del Milanese. Questa mattina la guardia di finanza di Milano ha posto agli arresti domiciliari due operatrici socio-sanitarie, la 67enne Rosa Murgo e Lillia Guyda, 57enne di origini ucraine, e notificato un provvedimento di interdizione nei confronti delle due amministratrici e responsabili, madre e figlia, e denunciato a piede libero un medico di base e una quindicina di assistenti sanitari e inservienti con l'accusa di maltrattamenti e abbandono degli ospiti della casa di cura Villa Clara di Vaprio d'Adda.
 
Maltrattamenti ripresi dalle telecamere
Sottoponevano a maltrattamenti fisici e psicologici gli anziani invalidi, assoggettandoli a penose condizioni di vita. Le telecamere hanno documentato di tutto: ingiurie e percosse inflitte ogni giorno ad un'anziana ospite inferma ed affetta da demenza senile, l'abbandono di una degente in un locale adibito ai servizi igienici, con maltrattamenti, percosse ed insulti anche per lei. In generale quasi tutti gli 'ospiti' erano lasciati dal personale dipendente in stato di abbandono totale, all'interno di una sala adibita a soggiorno o nelle camere dove i letti erano posizionati uno contro l'altro. Il tutto sotto gli occhi del personale infermieristico che, assunto irregolarmente e sprovvisto delle specializzazioni richieste per l'attività di assistenza agli anziani, assisteva inerme a quanto accadeva. Gli investigatori hanno accertato che venivano somministrati ai pazienti farmaci anche se scaduti e in assenza di un piano terapeutico o di un suo aggiornamento. Sono stati infine riscontrati ulteriori maltrattamenti degli anziani quando 'osavano' protestare per le angherie subite o chiedevano aiuto. In questo caso le ritorsioni degli operatori andavano dalla costrizione a vivere senza il cambio delle lenzuola, al permanere a letto per interi giorni e sotto continui insulti e percosse.

Gip, lasciavano ospiti chiusi in bagno per ore
E' lungo e dettagliato l'elenco dei maltrattamenti che sarebbero stati inflitti agli ospiti della casa di cura 'Villa Clara': "Facevano alzare dal letto gli ospiti alle 4 e 30 del mattino allo scopo di consentire ai colleghi del successivo turno serale di mettere i pazienti a letto più presto”, e ancora, "abbandonavano gli ospiti, per tutto il giorno, in una sala comune senza la predisposizione di alcuna attività ricreativa; lasciavano gli ospiti chiusi in bagno per ore oppure li facevano attendere ore prima di accompagnarli alla ‘toilette’; li lasciavano senza cena e li minacciavano, in caso di lamentele, di farli volare giù dalle scale della struttura".  

Retta mensile di 2.500 euro
La retta della struttura privata, che non è convenzionata con la Regione Lombardia, costava alle famiglie degli anziani circa 2.500 euro al mese.

Indagine partita nel 2012 
L'indagine, avviata nel novembre 2012, è stata seguita dai militari della Tenenza Gorgonzola, sulla base di alcune informazioni. Acquisiti sufficienti indizi, le Fiamme Gialle hanno informato la Procura della Repubblica di Milano delle notizie apprese e hanno ottenuto l'autorizzazione a posizionare alcune micro camere all'interno di Villa Clara e ad effettuare intercettazioni telefoniche. Le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari sono state firmate dal gip Luigi Gargiulo su richiesta del pm Luca Gaglio. Le accuse a vario titolo sono maltrattamento e abbandono di persone sottoposte alla custodia, nonché violazione dell'obbligo di referto da parte del medico.

Lorenzin: "Non abbasseremo la guardia", "Chi mette a rischio la salute e offende la dignità non pensi di restare impunito"
"Nessuno deve permettersi di mettere a rischio la salute delle persone e di offendere la loro dignità pensando che resterà impunito. La salute e il benessere delle persone ricoverate in strutture per anziani e per disabili mi stanno molto a cuore e non abbasseremo la guardia nei confronti di chi opera al di fuori delle regole". Lo assicura in una nota il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. "Esprimo il mio apprezzamento e la mia gratitudine per l'operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza a tutela dei pazienti ricoverati nella casa di cura - ha continuato la Lorenzin - Quello che hanno scoperto è orrendo, non si può accettare che in strutture che dovrebbero dare assistenza si verifichino situazioni simili. Proprio per questo ho istituito da circa un anno una task force permanente ministero-carabinieri dei Nas che svolge monitoraggio e controlli incessanti in case di cura e ospedali per garantire la salute psicofisica dei cittadini e abbiamo varato un provvedimento che prevede l'aumento di un terzo della pena per chi compie questi tipi di reati". "Voglio che una cosa sia chiara - ha concluso il ministro della salute - non consentirò ad alcuno di ledere i principi fondanti di diritto alla salute e di rispetto della dignità della persona e mai e poi mai consentiremo che l'assistenza si trasformi in maltrattamento".