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Coronavirus

Monitoraggio settimanale

Iss: variante Delta prevalente, 18 regioni a rischio moderato, stabile l'incidenza

Nessuna regione oltre la soglia critica di occupazione delle terapie intensive ma i tassi salgono. Variante Delta "associata ad un aumento nel numero di nuovi casi anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale". Vaccino: 82% efficacia contro contagi, 97% su casi gravi

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"La circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell'Unione europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale".

Così la bozza del monitoraggio Iss-ministero della Salute all'esame oggi della cabina di regia in cui si sottolinea che "una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità". 

Opportuno, dunque, "realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l'attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale".

18 regioni a rischio moderato
Sono 18 le regioni e province autonome classificate a rischio moderato. Le restanti 3 regioni (Lombardia, Veneto e Lazio) risultano classificate a rischio basso, secondo i dati contenuti nella bozza del monitoraggio. Inoltre nessuna regione/pa supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica" ma i tassi salgono: in intensiva aumento al 4,9% (rilevazione giornaliera ministero), da 322 ricoverati (10 agosto) a 423 (17 agosto), in aree mediche a 6,2% (da 2.880 a 3.472); in 12 regioni/pa allerte di resilienza. Nessuna con molteplici allerte.

In Sardegna e Sicilia intensive al 9.2%
Sono sempre la Sardegna e la Sicilia le due regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto, entrambe al 9,2%. Secondo i dati riportati dal consueto monitoraggio settimanale valido per le decisioni da adottare in cabina di regia sulle fasce di colore previste per le regioni, le due isole si attestano al 9,2% sotto la soglia del 10% prevista dai nuovi paramenti. Segue al 6,7% la Toscana e la Calabria al 6,5% con l'Emilia Romagna al 5,8%. 

Incidenza stabile
Resta sostanzialmente stabile l'incidenza a 7 giorni dei contagi per 100mila abitanti in Italia. Questa settimana - secondo i dati del monitoraggio - l'incidenza è a 74 casi ogni 100 mila abitanti nella settimana 13-19 agosto aggiornato a ieri, contro 73 della settimana precedente e 68 di quella ancora antecedente. 

Sardegna con 156,4, Sicilia con 155,8 e Toscana con 127,3 sono le regioni con l'incidenza più alta. Nella classifica seguono Umbria (92,6), Emilia Romagna (87,5) e Calabria (81,4). Cinque quelle sotto soglia 50 casi per 100mila abitanti: Friulia Venezia Giulia (46,1); Lombardia (34,9); Molise (24,6); Piemonte (38); Puglia (43,9). 

Vaccino: 82% efficacia contro contagi, 97% su casi gravi
I vaccini in Italia nel periodo 4 aprile-15 agosto hanno dimostrato l'82,54% di efficacia nel prevenire il contagio, il 94,92% nel prevenire l'ospedalizzazione, il 97,04% il ricovero in terapia intensiva e il 97,16% il decesso. E' quanto segnala l'Istituto Superiore di Sanità nei dati aggiornati sull'efficacia vaccinale. 

Per quanto riguarda i casi di decesso per fasce di età si sono verificati 65 casi fra gli over 80 non vaccinati contro i 40 dei vaccinati a ciclo completo. 80 casi tra i 60-79 anni contro i 6 dei vaccinati, 28 casi tra i 40-59 anni contro i 2 dei vaccinati, 4 tra i 12-39 anni contro nessun decesso fra i vaccinati con le 2 dosi. I dati si riferiscono all'ultimo mese.