MONDO
Inchiesta Petrobras
Brasile, chiesta indagine su Lula e tre ministri della Rousseff
Il colosso statale del petrolio è accusato di aver versato fondi neri e mazzette a politici del Partito dei lavoratori al potere
Il procuratore generale brasiliano, Rodrigo Janot, ha chiesto alla Corte suprema di aggiungere l'ex presidente Inacio Lula da Silva, l'attuale presidente della Camera, Eduardo Cunha, tre ministri del governo di Dilma Rousseff e altri 27 esponenti politici agli indagati nell'inchiesta "autolavaggio".
I ministri sono quello della Segreteria di presidenza Ricardo Berzoni, dell'Informazione Edinho Silva e della Presidenza Jaques Wagner.
Si tratta del più grave caso di corruzione della storia brasiliana in cui miliardi di dollari di fondi neri e mazzette sono stati versati dal colosso petrolifero statale Petrobras a diversi politici, a partire da quelli del Partito dei Lavoratori di cui Lula e Rousseff sono entrambi esponenti di spicco.
Nell'inchiesta sarebbe coinvolto anche il capo del principale partito di opposizione, senatore Aecio Neves, sconfitto da Dilma Rousseff alle presidenziali del 2014.
I ministri sono quello della Segreteria di presidenza Ricardo Berzoni, dell'Informazione Edinho Silva e della Presidenza Jaques Wagner.
Si tratta del più grave caso di corruzione della storia brasiliana in cui miliardi di dollari di fondi neri e mazzette sono stati versati dal colosso petrolifero statale Petrobras a diversi politici, a partire da quelli del Partito dei Lavoratori di cui Lula e Rousseff sono entrambi esponenti di spicco.
Nell'inchiesta sarebbe coinvolto anche il capo del principale partito di opposizione, senatore Aecio Neves, sconfitto da Dilma Rousseff alle presidenziali del 2014.