FIFA 2014
La prima volta al 41' per Brasile-Croazia
#WorldCup2014. Il debutto mondiale dello spray limita barriera per le punizioni
Blatter: "Si perderà meno tempo in discussioni al momento di battere un calcio di punizione dal limite. Tutti gli arbitri che hanno utilizzato questo sistema ne sono rimasti entusiasti"
Brasile
Joseph Blatter aveva detto sì già alla fine del 2013 ma lo spray limita barriera ha dovuto aspettare fino a ieri sera per debuttare sul campo del Mondiale, nel corso di Brasile-Croazia. Un modo per segnare il limite dei 9 metri e 15 centimetri che devono tassativamente esserci tra la barriera e il pallone da calciare. Il sistema è stato approvato dopo essere stato testato nel campionato brasiliano e nei continentali under 17 e under 20.
La prima volta al 41’
Sono già trascorsi quaranta minuti di partita quando, per la prima volta nella storia dei Mondiali, scende in campo lo spray limita barriera. A rompere il ghiaccio è l’arbitro giapponese Yuichi Nishimura. A calciare il pallone è la stella del Brasile Neymar. Il calcio di punizione viene battuto dal limite dell’area croata. E va male. Nishimura ha poi usato lo spray una seconda volta. All’interno della bomboletta un liquido pensato per sparire nel giro di pochi minuti, in modo da non creare confusione sul manto verde.
Fifa: ridurre i margini d’errore
“Credo che sia un'ottima cosa così si perderà meno tempo in discussioni al momento di battere un calcio di punizione dal limite. Tutti gli arbitri che hanno utilizzato questo sistema ne sono rimasti entusiasti". Queste le parole con cui Joseph Blatter, presidente della Fifa, aveva sostenuto l’utilizzo dello spray limita barriera nei Mondiali 2014. Una risposta a uno dei temi più caldi dell’arbitraggio: l'avanzamento delle barriere. Eppure c'è chi in passato ha avuto problemi. A contestare lo spray Marcello Lippi, allenatore del Guangzhou Evergrande. Lippi si riferisce ad un episodio avvenuto nel corso del Mondiale per club: "L'arbitro si è sbagliato e contro il Bayern, in occasione di un calcio piazzato, ci ha fatto mettere a 15 metri'.'
La prima volta al 41’
Sono già trascorsi quaranta minuti di partita quando, per la prima volta nella storia dei Mondiali, scende in campo lo spray limita barriera. A rompere il ghiaccio è l’arbitro giapponese Yuichi Nishimura. A calciare il pallone è la stella del Brasile Neymar. Il calcio di punizione viene battuto dal limite dell’area croata. E va male. Nishimura ha poi usato lo spray una seconda volta. All’interno della bomboletta un liquido pensato per sparire nel giro di pochi minuti, in modo da non creare confusione sul manto verde.
Fifa: ridurre i margini d’errore
“Credo che sia un'ottima cosa così si perderà meno tempo in discussioni al momento di battere un calcio di punizione dal limite. Tutti gli arbitri che hanno utilizzato questo sistema ne sono rimasti entusiasti". Queste le parole con cui Joseph Blatter, presidente della Fifa, aveva sostenuto l’utilizzo dello spray limita barriera nei Mondiali 2014. Una risposta a uno dei temi più caldi dell’arbitraggio: l'avanzamento delle barriere. Eppure c'è chi in passato ha avuto problemi. A contestare lo spray Marcello Lippi, allenatore del Guangzhou Evergrande. Lippi si riferisce ad un episodio avvenuto nel corso del Mondiale per club: "L'arbitro si è sbagliato e contro il Bayern, in occasione di un calcio piazzato, ci ha fatto mettere a 15 metri'.'