Il divorzio
Fumata bianca sulla Brexit, Juncker: "Trovata l'intesa con Londra"
"Si tratta di un accordo bilanciato ed equo per l'Ue e per la Gb" ha twittato il presidente della Commissione Ue. Il premier britannico Boris Johnson: raggiunto "un grande nuovo accordo, la Gran Bretagna riprende il controllo". Il Consiglio Ue approva l'intesa, ma gli Unionisti e le opposizioni annunciano il loro 'no'

Fumata bianca a Bruxelles sull'accordo per la Brexit. Dopo l'intesa raggiunta con la Commissione, anche il Consiglio Ue del pomeriggio ha approvato il documento di divorzio di Londra dall'Unione. I 27 capi di Stato e di governo hanno dato dunque il loro endorsement, approvando la dichiarazione politica sulle relazioni future.
Le sorti dell'intesa sono ora tutte nelle mani del Parlamento britannico e le prime reazioni all'annuncio del premier Boris Johnson lasciano più di un timore sul fatto che Westminster possa bocciare (per la quarta volta) il documento sulla Brexit. "Abbiamo un grande nuovo accordo - ha sottolineato BoJo questa mattina, annunciando la svolta -, che ci restituirà il controllo" del nostro Paese. "Ora il Parlamento deve lasciare che la Brexit sia fatta" è stato l'appello, confermando che il voto di Westminster sarà sabato durante una seduta straordinaria. A stretto giro è arrivata la risposta degli Unionisti nordirlandesi del Dup, alleati di Johnson: le nostre riserve restano. Non è tardata quella delle opposizioni, dai Laburisti ai LibDem: l'accordo sembra perfino peggiore di quello di Theresa May. E critico è l'antieuropeo Nigel Farage: Brexit poco hard.
L'annuncio dell'accordo
"Dove c'è volontà c'è accordo e noi lo abbiamo", ha twittato Juncker. E' un accordo "bilanciato ed equo per l'Ue e per la Gb e testimonia il nostro impegno a trovare soluzioni. Raccomando che il Consiglio Europeo faccia sua l'intesa".
Il presidente della Commissione Ue si detto contento per l'accordo, "ma sono triste per la Brexit". "L'accordo riguarda le persone e la pace", ha spiegato, "fornisce sicurezza laddove la Brexit crea incertezza e protegge i nostri cittadini". Ora "tocca a entrambi i nostri parlamenti avere la parola finale", ha aggiunto. Juncker ha anche annunciato che "i negoziati sulla relazione futura" tra Ue e Regno Unito "inizieranno appena dopo che l'accordo sarà approvato. Li inizieremo il 1 novembre senza interruzione".
Barnier: l'accordo è il risultato di un lavoro intenso
"La pazienza è una virtù e la Brexit è una scuola di pazienza. Abbiamo trovato un accordo sul recesso ordinato e sul quadro delle nostre relazioni future. E' il risultato di un lavoro intenso". Così il capo negoziatore dell'Ue Michel Barnier. "Abbiamo ottenuto insieme un risultato giusto e ragionevole".
"Gran parte di questo accordo" è quello già presentato nel 2018, "c'è qualche elemento nuovo sull'isola d'Irlanda e sulla dichiarazione politica", per questo penso che ci possa essere il margine affinché sia "sostenuto e ratificato" nel tempo che ci separa dal 31 ottobre.
I negoziati sono stati "a tratti difficili" ma l'accordo c'è, in quattro parti.
Il primo punto prevede che le norme Ue si applicheranno a tutti i beni in Irlanda del nord, il che implica controlli al confine.
Il secondo stabilisce che l'Irlanda del Nord rimarrà all'interno del territorio doganale del Regno Unito, beneficiando in questo modo della politica commerciale britannica. Ma resterà un posto di ingresso nel mercato unico. Le autorità del Regno Unito applicheranno le loro tariffe a beni provenienti da paesi terzi purché i beni in ingresso in Irlanda del nord non siano a rischio di ingresso nel mercato unico. Nel caso contrario, si applicheranno le tariffe Ue.
Il terzo punto riguarda l'Iva: il piano manterrà l'integrità del mercato unico, nel rispetto degli obiettivi digitali del Regno Unito.
Al quarto posto, il meccanismo del consenso: quattro anni dopo l'entrata in vigore dell'accordo, l'assemblea dell'Irlanda del nord deciderà con maggioranza semplice se confermare l'accordo. Il Dup perderà il suo diritto di veto sul 'sì' all'entrata in vigore dei nuovi accordi, previsto dal precedente piano proposto da Boris Johnson.
Johnson: "Accordo fatto, ora Westminster lo voti"
Il premier conservatore britannico Boris Johnson ha confermato via Twitter l'annuncio del presidente della Commissione Europea.
We’ve got a great new deal that takes back control — now Parliament should get Brexit done on Saturday so we can move on to other priorities like the cost of living, the NHS, violent crime and our environment #GetBrexitDone #TakeBackControl
— Boris Johnson (@BorisJohnson) October 17, 2019
Il tweet è stato diffuso mentre Johnson lasciava Downing Street da un'uscita posteriore, in partenza verso Bruxelles dove è previsto che si rivolga ai leader dei 27 Paesi Ue prima del Consiglio Europeo al via nel pomeriggio.
Nel breve messaggio, BoJo ha evitato qualunque riferimento all'atteggiamento negativo annunciato dagli alleati unionisti nordirlandesi del Dup, ma ha incoraggiato il Parlamento britannico a dare il via libera all'intesa in modo che il Regno possa poi "muoversi - scrive - per affrontare le altre sue priorità, come il costo della vita, l'Nhs (sanità pubblica), la criminalità violenta e l'ambiente".
"Il popolo dell'Irlanda del Nord- ha twittato ancora il premier britannico-, sarà responsabile delle leggi in base alle quali vive e, a differenza del backstop, avrà il diritto di porre fine all'accordo speciale, se lo desidera. Lasceremo l'Unione doganale dell'Ue come un solo Regno Unito e saremo in grado di concludere accordi commerciali in tutto il mondo", ha aggiunto BoJo.
"Lavorare per futura partnership positiva con l'Ue"
"Ora è il momento di portare a termine la Brexit e lavorare per una futura partnership con l'Ue" ha poi detto Johnson nelle sue dichiarazioni alla stampa a Bruxelles assieme a Juncker. "Siamo solidi amici e sostenitori dell'Ue, aspetto di lavorare per il nostro partenariato", ha voluto sottolineare il premier britannico.
L'intesa raggiunta "è un buon accordo per l'Ue e per noi" ed "è un risultato che riflette l'enorme lavoro fatto e sono d'accordo con te, Jean-Claude, che l'accordo protegge il processo di pace in Irlanda del Nord" ha aggiunto Johnson durante la conferenza stampa. "Questo significa che abbiamo adesso una vera Brexit che si potrà realizzare" e "significa che l'insieme del Regno Unito lascerà l'Ue il 31 ottobre".
Sala del Consiglio Ue decorata con zucche di Halloween
"Un'atmosfera spettrale di Halloween" è quella che ha accolto i leader Ue e Boris Johnson al vertice pomeridiano. Lo ha reso noto in un tweet il direttore della comunicazione del Consiglio europeo, Paul Reiderman, pubblicando una fotografia della sala in cui i leader si sono poi riuniti decorata con zucche, fiori e foglie a tinte autunnali.
It’s a spooky Haloween vibe that awaits leaders at today’s #EUCO . The scene that awaits @BorisJohnson pic.twitter.com/erJU4CKssr
— Paul Reiderman (@reipaul) October 17, 2019
Gli Unionisti nordirlandesi del Dup: le nostre riserve restano
Ma le riserve del Dup, alleati del governo Tory di Boris Johnson nel Parlamento britannico, restano valide anche dopo l'annuncio dell'accordo. "La nostra precedente dichiarazione - si legge in una breve nota -resta valida in risposta alla notizia che un deal è stato raggiunto". Negative, quanto scontate, anche le prime reazioni delle leadership dei maggiori partiti di opposizione, dal Labour di Jeremy Corbyn ai LibDem di Jo Swinson.
Il leader laburista, Corbyn: no a un accordo peggiore di quello della May
"L'accordo negoziato dal primo ministro" Boris Johnson sulla Brexit "sembra persino peggiore di quello di Theresa May, già rigettato a valanga" dal Parlamento.Così il leader laburista Jeremy Corbyn, nell'annunciare il suo no all'intesa. "Queste proposte rischiano d'innescare una corsa al ribasso su diritti e tutele", sono "un accordo-svendita che non riunifica il Paese e che deve essere respinto". Poi il riferimento a un referendum bis: "Il miglior modo di risolvere la Brexit è ora ridare la parola al popolo per un voto finale".
Farage: "No all'accordo, non è nuovo e non è una vera Brexit"
"Non non accetteremo nient'altro che una #CleanBreakBrexit, una vera Brexit, il nuovo accordo di Boris non è nuovo e non è Brexit". E' questo Nigel Farage, leader del Partito della Brexit, ha bocciato su Twitter l'accordo negoziato dal premier Johnson "nonostante i miglioramenti sull'unione doganale". In una successiva intervista alla Bbc, il sostenitore della hard Brexit ha detto che l'accordo di Johnson apre a "anni di altri negoziati verso il premio di un accordo di libero scambio che noi sappiamo già che non avremo". "Francamente credo che debba essere rifiutato", ha aggiunto, sottolineando che sarà "molto difficile" per Johnson convincere il Dup a sostenerlo.
Irlanda soddisfatta, per Varadkar è un buon accordo
Il governo di Dublino saluta il deal raggiunto da Boris Johnson con l'Ue sulla Brexit come "un buon accordo per l'Irlanda come per l'Irlanda del Nord". Lo scrive su Twitter il premier Leo Varadkar, secondo il quale esso garantisce che "non vi sarà un confine fisico" irlandese e che "il mercato unico sarà protetto". Il ministro degli Esteri e vicepremier, Simon Coveney, intervenendo da parte sua di fronte al Parlamento di Dublino, ha definito la svolta di oggi "un significativo passo in avanti", ma ha invitato tutti alla "cautela" almeno fino alla ratifica di Westminster.
Sabato il voto di Westminster
I deputati britannici hanno dato il loro via libera a tenere sabato una sessione straordinaria del Parlamento per discutere del nuovo accordo. Lo riferisce la Camera dei Comuni sul suo account Twitter, spiegando che la mozione per tenere la seduta di sabato è stata approvata con 287 voti a favore e 275 contrari. Si tratterà della prima volta che il Parlamento britannico si riunisce di sabato da 37 anni, cioè dal 1982, quando si riunì per la guerra delle Falkland/Malvine; la quinta volta dalla vigilia della Seconda guerra mondiale.
Sassoli: lavorato tutti per una uscita ordinata
"Sono molto contento. Abbiamo lavorato tutti perché ci fosse una uscita ordinata del Ragno Unito". Cosi il presidente del Parlamento europeo commenta l'accordo."Adesso dovremo vedere i testi - aggiunge -, ci sarà un pronunciamento del Consiglio e poi di Westminster. Naturalmente, il Parlemento europeo è pronto a fare la propria parte e il proprio dovere".
Merkel: accordo una buona notizia, Westminster lo approvi
"La notizia di oggi è che siamo riusciti a raggiungere un accordo tra il Regno Unito e la Commissione europea: lo stiamo esaminando ed esprimeremo le nostre opinioni al riguardo, ma ovviamente conosciamo già ampie parti di questo accordo e in questo senso credo che questa sia una buona notizia". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Ora, ha aggiunto, "i parlamenti britannico ed europeo devono approvare questo accordo abbiamo dimostrato che la Ue a 27 può rimanere unita. Sono ottimista".
Macron: l'accordo è una buona notizia, ma prudenza
L'accordo sulla Brexit è una "buona notizia" e "sembra essere positivo" sia per l'Unione europea sia per la Gran Bretagna, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, aggiungendo tuttavia che "bisogna restare ragionevolmente prudenti". Macron ha quindi sottolineato che l'intesa sembra "rispondere alle preoccupazioni" delle due parti europea e britannica.
Amendola: garantiti gli italiani in Gb
"Raggiunto il Brexit Deal. L'Italia ha sempre sostenuto e incoraggiato un accordo per una mediazione con il Regno Unito sui principi e gli interessi dell'Ue. Garanzie assicurate per i cittadini italiani residenti in UK,tutela per l'export e le imprese italiane" scrive il ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola. su Twitter.
L'Euro chiude in rialzo sul dollaro
Chiusura in rialzo per l'euro sul dollaro, dopo l'accordo tra Ue e governo britannico. La moneta unica passa di mano a 1,1111 dollari e a 120,77 yen. Dollaro/yen stabile a 108,69.
Protesta tra le 2 Irlande: "No Brexit, no borders"
Dimostranti di 'Border Communities Against Brexit' protestano al valico di Carrickcarnon tra Ulster e Irlanda. Le comunità locali sono in prima linea nel chiedere di fermare la Brexit e di dire no a nuove divisioni tra l'Irlanda del Nord e l'Eire.