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MONDO

Brexit, i prossimi passi per l'avvio del negoziato tra Londra e l'Ue

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Il premier May
Il capo del governo britannico Theresa May l'ha confermato a Bruxelles pochi giorni fa: la sua intenzione è di notificare di voler avviare la procedura per l'uscita del Regno Unito dall'Ue "entro la fine di marzo", ma le indiscrezioni da Londra avvicinano questa scadenza ai prossimi giorni, forse già domani. Che cosa succederà una volta che il Regno Unito invocherà l'articolo 50 del Trattato sull'Ue (cosiddetto Trattato di Lisbona)? La procedura è stata concordata dai capi di Stato e di governo dei 27 paesi nella riunione informale del dicembre scorso e, come ha detto in quella occasione il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, si tratta di una struttura organizzatia in cui "il Consiglio europeo mantiene il controllo politico del processo e la Commissione ha la funzione di negoziatore dell'Unione". Ecco i passaggi

1. Il Regno Unito invoca l'articolo 50 notificando al Consiglio europeo la propria intenzione di uscire dall'Ue.
2. I 27 leader dell'Ue adottano "orientamenti", o linee guida, ovvero principi e posizioni generali, per i negoziati. Tali orientamenti potranno essere aggiornati o modificati nel corso dei negoziati, se necessario.
3. Previa raccomandazione della Commissione, il Consiglio "Affari generali" autorizza l'apertura dei negoziati.
4. Il Consiglio adotta direttive di negoziato sulla sostanza e sulle modalità istituzionali particolareggiate che possono essere modificate e integrate in tutto l'arco dei negoziati.
5. Il Consiglio nominerà la Commissione come negoziatore dell'Unione che negozierà a nome dei 27. La Commissione nomina Michel Barnier come capo negoziatore. Riferirà ai leader e al Consiglio per tutta la durata dei negoziati e informerà anche il Parlamento europeo "periodicamente e con precisione".
6. Il Consiglio e i suoi organi preparatori garantiranno che i negoziati siano condotti conformemente agli orientamenti forniti dall'Ue a 27 e forniranno una guida alla Commissione.

Dunque, una volta giunta la notifica, il presidente del Consiglio Donald Tusk convocherà un vertice a 27: tutto è stato predisposto perché la riunione si svolga il 6 aprile, ma potrebbe slittare di un mese nel caso la notifica di Londra dovesse slittare a fine marzo.

Subito dopo, la Commissione deciderà una raccomandazione per aprire i negoziati e successivamente il Consiglio darà il suo via libera all'avvio dando il mandato al capo negoziatore Michel Barnier. Da quel momento, ci saranno due anni di tempo per concluderli.

L'articolo 50 del Trattato sull'Ue prevede un meccanismo di recesso volontario e unilaterale di un paese dall'Ue. Il paese dell'Ue che decide di recedere, deve notificare tale intenzione al Consiglio europeo, il quale presenta i suoi orientamenti per la conclusione di un accordo volto a definire le modalità del recesso di tale paese.Tale accordo è concluso a nome dell'Ue dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata previa approvazione del Parlamento europeo. I Trattati cessano di essere applicabili al paese interessato a decorrere dalla data di entrata in vigore dell'accordo di recesso o due anni dopo la notifica del recesso. Il Consiglio può decidere di prolungare tale termine. Qualsiasi Stato uscito dall'Unione può chiedere di aderirvi nuovamente, presentando una nuova procedura di adesione.