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EUROPA

Sono le indiscrezione della Bbc

Brexit, Elisabetta II autorizza la sospensione del parlamento chiesta dal premier Johnson

Il premier britannico neutralizza gli oppositori della Brexit dura che così avranno pochissimo tempo per fermare il 'No Deal'alla Camera dei Comuni. Lo speaker Bercow: "Oltraggio alla Costituzione". Il Labour e gli altri partiti in rivolta: "Un golpe". Già raccolte un milione di firme. 

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Ha raggiunto oltre un milione di firme la petizione contro la sospensione del Parlamento, lanciata dopo l'iniziativa del premier Boris Johnson. L'istanza chiede che il Parlamento non sia "sospeso o sciolto a meno che e fino a quando il periodo dell'articolo 50 non sia stato sufficientemente esteso", in riferimento alla parte del Trattato di Lisbona sulle modalità con cui un paese può lasciare l'Ue, "o l'intenzione del Regno Unito di ritirarsi dall'Ue sia stata annullata". 

La Regina Elisabetta II ha formalmente approvato la richiesta del premier britannico Boris Johnson di sospendere i lavori del parlamento di Westminster dalla seconda settimana settembre fino al 14 ottobre. 

Per la Brexit si apre dunque uno scontro istituzionale unico per la Gran Bretagna e che vede al centro la Regina. Prima erano arrivate le indiscrezioni della Bbc poi la conferma data proprio da Boris Johnson. "Questa  mattina ho parlato a sua Maestà la Regina per richiedere una  fine dell'attuale sessione parlamentare nella seconda  settimana di lavori a settembre per ricominciare la seconda  sessione di questo Parlamento con il discorso della Regina  del 14 ottobre".
 
E' quanto ha scritto di suo pugno il primo  ministro britannico Boris Johnson in una lettera inviata ai parlamentari in cui sottolinea come l'attuale sessione del  parlamento è durata oltre 340 giorni e deve ora giungere a  conclusione. "In quasi 400 anni - scrive Johnson - solo la  sessione del 2010-12 si è avvicinata con 259 giorni. Sono stati presentati progetti di legge che, per quanto importanti  di per se', a volte sono parsi volti solo a occupare il tempo  sia alla Camera dei Comuni che a quella dei Lord mentre la  cruciale legislazione per la Brexit è stata ostacolata per  assicurarsi che potesse essere rimandata alla sessione  successiva. Questo non può continuare".
 
Un oltraggio replica lo speaker dei comuni Bercow'." E’ ovvio il fine, prosegue Bercow, quello di impedire al parlamento di dibattere la Brexit' "se verrà confermata la notizia sulla sospensione del parlamento, si tratta di un oltraggio costituzionale. Non importa come la si presenta, è ovvio che il fine sarebbe quello di impedire al parlamento di dibattere la Brexit e fare il proprio dovere nel modellare la strada per il paese... chiudere il parlamento sarebbe un'offesa al processo democratico e ai diritti dei deputati".

Il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, ha scritto una lettera alla Regina Elisabetta II per esprimerle le sue preoccupazioni sulla richiesta del governo di Boris Johnson di sospendere il Parlamento fino al 14 ottobre, una mossa per togliere spazio di manovra ai Comuni che vogliono evitare una Brexit senza accordo il 31 ottobre, riferiscono i media britannici, precisando che nella missiva Corbyn ha chiesto alla monarca un incontro. 

La Commissione europea non commenta la decisione del governo britannico di chiedere alla Regina di sospendere il Parlamento pochi giorni dopo il rientro dei parlamentari dalla pausa estiva e solo qualche settimana prima della scadenza della Brexit il 31/10.  "Non commentiamo sulla situazione politica interna di uno Stato membro e non speculiamo sul significato di questa azione",ha affermato la portavoce dell'Esecutivo Mina Andreeva.  Intanto lo sherpa britannico per la Brexit David Frost  è aBruxelles per alcuni incontri a livello tecnico e col capo di gabinetto del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, Clara Martinez Alverola.