Brexit: punto per punto il testo dell'accordo Ue-Regno Unito

L'accordo raggiunto da Ue e Regno Unico, che ora sarà sottoposto all'approvazione dei Ventisette e poi del Parlamento europeo - e a Londra da parte del Parlamento di Westminster -, si compone del protocollo sull'Irlanda/Irlanda del Nord emendato (rispetto alla versione concordata con Theresa May e respinta da Westminster) e della dichiarazione politica rivista sul quadro delle relazioni future tra Ue e Regno Unito.
La Commissione Ue indica che il protocollo "fornisce una soluzione operativa giuridicamente valida che evita confini fisici sull'isola dell'Irlanda, protegge tutta l'economia irlandese e l'accordo del Venerdì Santo in tutte le sue dimensioni, salvaguarda l'integrità del mercato unico".
L'Irlanda del Nord resterà allineata a una serie 'limitata' di regole del mercato unico. Non ci saranno dogane sull'isola e l'Irlanda del Nord resta parte del territorio doganale britannico. Infine, l'Assemblea nordirlandese avrà una 'voce decisiva' sull'applicazione delle leggi Ue rilevanti nel territorio dell'Irlanda del Nord nel lungo termine. Il protocollo adesso non è più un'assicurazione che scatta se Ue e Regno Unito non chiudono un'intesa sulle relazioni commerciali future, ma è uno strumento 'legale pienamente operativo che sostituisce il 'backstop'', continuerà ad applicarsi "a meno che non abbia più il sostegno dell'Assemblea nordirlandese" a certe condizioni e con certi tempi.
DOGANE - L'Irlanda del Nord resterà allineata alle regole Ue che riguardano la legislazione su merci, sanitaria per i controlli veterinari, su produzione agricola e marketing, Iva e accise per le merci, aiuti di Stato. Resterà nell'area doganale Britannica beneficiando dei futuri accordi commerciali del Regno Unito con Stati terzi, che possono prevedere che le merci prodotte nell'Irlanda del Nord siano esportate nei Paesi terzi alle stesse condizioni dei beni prodotti in altre parti del Regno Unito.
Il codice doganale Ue si applicherà a tutte le merci che entrano nell'Irlanda del Nord ma saranno evitati verifiche e controlli sull'Isola. Le tariffe doganali Ue si applicheranno ai beni entrati nell'Irlanda del Nord se ci sarà un rischio che poi entreranno nel mercato unico. Nessun dazio sarà pagato se i beni non corrono questo rischio. Un comitato congiunto determinerà se tale rischio esiste o meno: si tratta di una verifica che si applica a tutte le merci. Per le merci provenienti da Stati terzi non considerate a rischio di finire nella Ue, le tariffe applicabili nell'Irlanda del Nord saranno le stesse applicate in altre parti del Regno Unito.
Il comitato Ue-Regno Unito stabilirà entro la fine del periodo di transizione (fine 2020) i criteri per la valutazione del rischio, che potranno essere modificati nel corso della loro applicazione. Si terrà conto anche dei rischi di frode. Londra rimborserà le tariffe prelevate secondo la legge Ue nel caso in cui fossero più basse tenendo conto della corretta applicazione delle regole Ue sugli aiuti di Stato. Nessuna tariffa deve essere pagata in vari casi, tra cui movimenti di proprietà personali, consegne di valore minimo o spedizioni tra persone fisiche.
Verifiche e controlli saranno effettuati sulle merci che entrano nell'Irlanda del Nord dal resto del Regno Unito. Per esempio, saranno effettuati i controlli sanitari e fitosanitari ai posti di ispezione esistenti. Le autorità britanniche applicheranno le norme Ue e si prevede una "appropriata supervisione" da parte della Ue. Si parla di meccanismi di applicazione specifici.
IVA - L'Irlanda del Nord resta parte dell'area IVA britannica e l'autorità delle entrate britannica sarà responsabile dell'applicazione della legislazione comprese la raccolta dell'Iva e la definizione delle aliquote. Il Regno Unito manterrà le entrate derivanti; per evitare un confine rigido nell'isola d'Irlanda, pur proteggendo l'integrità del mercato unico, le norme Ue in materia di Iva per le merci continueranno ad applicarsi nell'Irlanda del Nord. Inoltre, le esenzioni e le aliquote ridotte applicate in Irlanda possono essere applicate anche nell'Irlanda del Nord al fine di evitare di distorcere la parità di condizioni sull'isola. L'Irlanda del Nord continuerà a essere in grado di gestire il sistema di scambio di informazioni sull'Iva della Ue e di condividere i dati con l'Irlanda e altri Stati membri.