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Coronavirus

Rezza: "A gennaio-febbraio non sarà tutto risolto"

Covid. Brusaferro: "Situazione rimane grave. A Natale non allentare misure e mobilità"

"In tutte le regioni italiane c'è una decrescita, ma l'incidenza dei casi declinata a 14 giorni è 455 casi per 100mila abitanti e a 7 giorni è scesa a 193 casi per 100 mila  abitanti. Sono numeri ancora alti che dimostrano come è ancora lontana la nostra possibilità di muoversi dalla mitigazione al contenimento" spiega il Presidente dell'Iss

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"La situazione in Europa, e quindi anche in Italia, vede un progressivo riduzione di nuovi casi ma ancora un numero significativo di positivi. In tutte le regioni italiane c'è una   decrescita, in alcune più lieve e in altre più stabile, ma l'incidenza dei casi declinata a 14 giorni è 455 casi per 100mila abitanti e a 7 giorni è scesa a 193 casi per 100 mila  abitanti.  Sono numeri ancora alti che dimostrano come è ancora lontana la nostra possibilità di muoversi dalla mitigazione al contenimento". Lo ha sottolineato il presidente della  Istituto  superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid-19 della cabina di regia del ministero della  Salute e Iss. "L'indice Rt è sotto l'1 in tutte le regioni tranne una. Poi la maggior parte delle regioni sono con la classificazione complessiva del rischio moderata, alcune bassa e 4  bassa"  ha proseguito il Presidente dell'Iss. 

"Evitare che rilassamento delle misure causi un aumento dei casi"
"L'incidenza della diagnosi è lontana dai livelli che permettono il ripristino della fase di contenimento. Il forte impatto sui servizi sanitari richiede di essere molto cauti, evitando di  ridurre le misure di mitigazione, comprese quelle sulla mobilità" spiega Brusaferro. E aggiunge: "Dobbiamo evitare assolutamente che un rilassamento delle misure causi  un aumento dei casi", precisando che l'Italia al momento è "in una situazione instabile, in decrescita lenta. Durante le feste vanno fatti tutti gli sforzi per avere a gennaio un numero  di nuovi casi significativamente meno elevato. L'indice Rt è un indicatore di buon auspicio, ma va accompagnato da una decrescita dei nuovi casi".

"Dato morti sarà l'ultimo a calare"
"Il dato sui morti sarà l'ultimo a calare" dice Brusaferro. In merito al numero dei deceduti, molto alto in Italia, Brusaferro ha precisato: "Stiamo analizzando il dato dei deceduti, e si  tratta di un dato comune a molti paesi dove c'è una popolazione anziana. Credo - ha concluso - che con l'introduzione dei vaccini potremo proteggere maggiormente le persone  più fragili".

"Cala occupazione posti letto ma non basta"
"C'è una decrescita dell'occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. In molte Regioni registriamo una probabilità bassa di raggiungere la saturazione a 30  giorni nei posti letto ordinari e di terapia intensiva, mentre nelle settimane scorse era molto più alta. Ma c'è ancora un fortissimo impegno dei servizi sanitari" spiega ancora  Brusaferro.

"Rapporto Oms? Sorpresi da zero informazioni"
L'Istituto è venuto a conoscenza del rapporto il giorno in cui è stato pubblicato. Non ha espresso giudizi di nessun tipo. Abbiamo accolto con una certa sorpresa il fatto che fosse  pubblicato senza nessun tipo di informazione rispetto al fatto che venisse pubblicato". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, rispondendo  a una domanda sulle polemiche per il rapporto Oms sull'Italia pubblicato e poi rimosso. 

Rezza: "A gennaio-febbraio non sarà tutto risolto" 
"E' positivo si sia riuscito ad arginare epidemia senza misure di lockdown nazionale. Ora è chiaro che nel momento in cui si allenta, la ripresa di comportamenti a rischio può  determinare la ripresa dell'epidemia. Il vaccino arriverà ma all'inizio le dosi saranno poche, non è che da gennaio e febbraio avremo risolto tutti i problemi. Dovremo continuare a  mantenere comportamenti adeguati". Lo ha detto il direttore generale del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, nel punto stampa al ministero.