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MONDO

Allerta 4 nella capitale belga

Bruxelles sotto attacco, scatta la caccia alle cellule del terrore. Si cerca "l'uomo col cappello"

Il bilancio ancora provvisorio degli attacchi terroristici che hanno colpito la capitale belga è di trentuno morti e almeno 230 feriti. Due gli attentati rivendicati dall'Isis, uno nell'aeroporto di Bruxelles e l'altro nella fermata della metropolitana di Maalbek, vicino alla sede della Commissione europea. La Farnesina: "Tre italiani feriti lievemente"

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Canale tv belga: presunti attentatori di Bruxelles, 22 marzo 2016
A quasi 24 ore dagli attentati che hanno colpito Bruxelles le forze di sicurezza si stanno concentrando sulla cattura degli uomini che fanno parte della rete del terrore attiva nella capitale belga.

Si lavora sui fotogrammi catturati dalle telecamere di sicurezza in aeroporto, nei quali si vede un uomo in abiti chiari e cappello che ha partecipato all'attacco e poi si sarebbe dato alla fuga.

Due giovani con baffi e folti capelli scuri che spingono entrambi un carrello per il trasporto bagagli, apparentemente tranquilli: appaiono così due presunti attentatori dell' aeroporto Zaventem di Bruxelles, ripresi della telecamere di soreglianza dello scalo pochi istanti prima delle due esplosioni, che hanno causato la morte di almeno 14 persone. Nell'immagine compare anche un terzo uomo con un cappello, che sarebbe riuscito a fuggire. Secondo il procuratore federale belga, Frederic Van Leuw, "due dei tre attentatori all'aeroporto presumibilmente si sono fatti esplodere, il terzo è ricercato". Il giornale La Libre fa notare anche che i due sospetti con il giubbotto scuro nella foto indossano un guanto ciascuno. Secondo il quotidiano i guanti gli avrebbero permesso di nascondere il detonatore delle bombe. 

Altre bombe inesplose nello scalo
Nello scalo belga sono state trovate altre bombe inesplose. Una è stata fatta brillare dagli artificieri. Gli ordigni utilizzati per compiere l'attacco all'aeroporto contenevano dei chiodi, secondo l'amministratore delegato dell'ospedale universitario Gasthuisberg di Lovanio, Marc Decramer. La maggior parte delle vittime trasportate in quest'ospedale presentano fratture, ustioni e ferite profonde causate da oggetti metallici. 

Zaventem chiuso fino a domani
Lo scalo di Zaventem resterà chiuso almeno per tutta la giornata di oggi. Il consigliere delegato  Arnaud Feist ha scritto su Twitter: "Stiamo pensando di riaprirlo giovedì". Più di 500 voli sono stati cancellati ieri e deviati in gran parte negli aeroporti regionali di Liegi e Charleroi, altri a Maastricht (Olanda) e Lille (Francia). 

Operazione a Schaerbeek
Intanto una vasta operazione di polizia è stata portata avanti nel quartiere di Schaerbeek, a Bruxelles. I poliziotti hanno trovato un ordigno esplosivo con chiodi, prodotti chimic e una bandiera dell'Isis. 

Arrestate due persone davanti alla Gare du Nord di Bruxelles
La polizia ha anche arrestato due sospetti davanti alla Gare du Nord, una stazione ferroviaria non lontano dalla stazione della metropolitana di Maelbeek dove è avvenuto il secondo attacco, ma i fermati potrebbero non essere collegati agli attentati. 

​La rivendicazione dell'Isis 
Gli attentati di Bruxelles sono stati rivendicati dall'Isis, secondo quanto riferisce l'Agenzia Amaq, legata al Califfato Nero e considerata organo media dell'organizzazione terroristica. La notizia della rivendicazione sta dilagando sui social media con decine di internauti che ritwittano l'annuncio dato dall'agenzia "semi-ufficiale" dello Stato Islamico.

La Farnesina conferma: 3 Italiani feriti lievemente 
Il Ministero degli Esteri italiano ha confermato che ci sono tre italiani rimasti feriti lievemente negli attentati di questa mattina a Bruxelles, all'aeroporto di Zaventem e nella metro di Maelbeek. L'ambasciatore italiano a Bruxelles, Vincenzo Grassi ha dichiarato che "non risultano vittime italiane".  

Tre giorni di lutto, ma scuole aperte 
Il primo ministro belga dopo gli attacchi ha commentato: "È accaduto quello che temevamo. È un giorno nero per il Belgio". Mentre il ministro dell'Interno, Jan Jambon, ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, secondo quanto riporta il sito del quotidiano belga Le Soir. Il governo della Federazione Vallonia-Bruxelles ha  però deciso che domani tutte le scuole resteranno aperte salvo "contrordine da parte del Consiglio di Sicurezza Nazionale o dell'Unità di Crisi".  

Re Filippo: "Attentati vili e odiosi"
Il re filippo del Belgio si è rivolto alla nazione per pochi minuti in diretta tv definendo "vili e odiosi" gli attentati di stamani. "Di fronte a questa minaccia continueremo a rispondere insieme con fermezza, calma e dignità. Manteniamo la fiducia in noi stessi, questa fiducia è la nostra forza", ha detto il sovrano.

Renzi: "Reagire è un dovere"
Renzi, dopo aver parlato con il Presidente della Repubblica di Francia, Francois Hollande, e con il presidente della Commissione UE, Jean Claude Juncker, ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Secondo il premier italiano "È arrivato il momento di dire con molta chiarezza e senza giri di parole che [...] la minaccia è globale ma che i killer sono anche locali. Il nemico dunque non è solo quello lontano da noi, il nemico si nasconde anche nel cuore delle città europee, nelle periferie delle nostre capitali. Vive protetto dentro certe zone urbane da un atteggiamento di omertà". Ora, avverte Renzi: "Reagire è un dovere" per le vittime ma anche per chi continua a vivere in un continente libero. 

Le reazioni di Obama e di Papa Francesco 
Il presidente Usa Barack Obama, in visita a Cuba, ha commentato: "Possiamo sconfiggere il terrorismo, e lo sconfiggeremo. Dobbiamo stare uniti", ha aggiunto, promettendo che l'America farà di tutto per assicurare che i responsabili di questi atti paghino per ciò che hanno fatto". Papa Francesco ha espresso una dura condanna per i nuovi attentati di Bruxelles, parlando di "cieca violenza che infligge tante sofferenze". Lo ha fatto in un messaggio di cordoglio all'arcivescovo di Bruxelles, monsignor Jozef De Kesel, inviato tramite il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin.