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ECONOMIA

Bundesbank: la Germania potrebbe essere in recessione

Il Pil potrebbe essersi ridotto nuovamente nel terzo trimestre. La crisi delle esportazioni getta un'ombra sull'economia nel suo complesso. La Buba non parla, comunque, di recessione profonda

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L'economia tedesca potrebbe essere entrata in recessione, anche se non profonda. Lo dice la Bundesbank, secondo cui "il prodotto interno lordo potrebbe essersi ridotto nuovamente nel terzo trimestre del 2019" dopo il -0,1% del secondo trimestre, con l'export che continua a soffrire e gli indicatori di fiducia che non fanno intravedere una svolta immediata.

Tuttavia, "una recessione nel senso di un significativo, ampio e durevole declino della produzione, con capacità inutilizzata, al momento non è in vista".

"Il prodotto interno lordo potrebbe aver segnato una leggera contrazione nel terzo trimestre del 2019. Il fattore decisivo in questo caso è il continuo rallentamento dell'industria orientata all'esportazione", si legge nello studio.

La crisi delle esportazioni getta un'ombra sull'economia nel suo complesso, scrive Bundesbank, aggiungendo però che non si attende una recessione vera e propria. "Attualmente i primi indicatori forniscono pochi segnali su una ripresa sostenibile delle esportazioni e su una stabilizzazione del settore", afferma la Bundesbank. "Ciò aumenta il rischio che il rallentamento si estenda ulteriormente verso i settori più orientati al mercato interno", conclude.

Età pensione dovrà essere rialzata oltre i 69 anni
Lo sostiene la Bundesbank nel suo rapporto mensile. Il calo delle nascite e la pressione demografica, spiega la Buba, sottoporranno il sistema previdenziale "a forti pressioni in futuro, specie a partire dal 2020". L'ultima riforma previdenziale in Germania risale al 2012 e ha elevato progressivamente a partire dall'inizio del 2030 l'età pensionabile da 65 a 67 anni. L'istituto, però, ritiene che questa riforma non sarà sufficiente e che i lavoratori attivi nati nel 2001 matureranno la pensione di anzianità solo a 69 anni e 4 mesi. Oltre ad alleviare i conti dei fondi pensione, un tale aumento "migliorerebbe il potenziale economico attraverso una maggiore occupazione" e "migliorerebbe la base imponibile e i contributi sociali", afferma la Bundesbank.