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ITALIA

La ricorrenza

Buon compleanno Dante Alighieri, il Senato celebra il sommo poeta con Benigni e Piovani

Iniziano oggi le manifestazioni per il 750° anniversario della nascita dell'autore de 'La divina commedia'. A palazzo Madama, per la prima volta, il Canto dalla 'Vita nuova', composizione originale del maestro Piovani

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Roberto Benigni in Senato (Livieri - LaPresse )
Il Senato celebra Dante Alighieri. E' l'Aula di Palazzo Madama, oggi, ad ospitare la 'Celebrazione per il 750° della nascita di Dante', promossa in collaborazione con il "Centro Pio Rajna - Centro studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica" e con la Casa di Dante in Roma. Iniziativa che darà il via alle manifestazioni nazionali previste per la ricorrenza (1265-2015). Il saluto del presidente del Senato, Pietro Grasso, ha aperto la cerimonia svolta alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la partecipazione straordinaria di Roberto Benigni.

L'attore premio Oscar ha dato voce al Sommo Poeta con la lettura e l'illustrazione del Canto XXXIII del Paradiso e, prima di cominciare, ha introdotto il tema con un monologo che oltre a ricordare e spiegare la grandezza del poeta ha divertito il pubblico dei senatori con il suo solito umorismo: "E' andata bene che l'anniversario della nascita sia capitato quest'anno che se cadeva tra due anni il Senato non c'era più, abolito. Dante ci ha pensato a nascere al momento giusto". Nicola Piovani al pianoforte, Rossano Baldini alle tastiere e il soprano Rosa Feola hanno invece eseguito, per la prima volta, il Canto dalla 'Vita nuova', composizione originale di Piovani per l'anniversario della nascita di Dante, realizzato in collaborazione con il Ravenna Festival ed il Festival dei Due Mondi di Spoleto.

Per l'occasione nella Sala Garibaldi di Palazzo Madama sono stati esposti importanti documenti sull'opera di Dante, con moderne edizioni di opere e preziose riproduzioni in facsimile di antichi codici miniati, nonché un contributo originale dell'artista trentino Domenico Ferrari, che per la prima volta espone L'Inferno di Dante illustrato da 36 incisioni.

Papa Francesco: "Ancora tante selve oscure"
Papa Francesco, che Benigni ha salutato scherzosamente ("gli ricambiamo i saluti che ci ha mandato"), ha inviato per l'occasione un messaggio a Monsignor Gianfranco Ravasi che l'ha letto in aula. "Dante - ha scritto il pontefice - è il profeta di speranza, annunciatore della possibilità di riscatto di ogni uomo e donna" e dunque "possiamo arricchirci della sua esperienza per attraversare le tante selve oscure ancora disseminate nella nostra terra". Il poeta "di altissimo valore universale e che ha ancora tanto da dire e da donare" "ci invita a ritrovare il senso perduto o offuscato del nostro orizzonte umano" e a "compiere il nostro pellegrinaggio nella storia".

Grasso: "Dante sempre attuale"
"Per ritrovare l'entusiasmo dell'appartenenza a quell'Italia già profetizzata da Dante, per ribadire la volontà di riscatto morale attraverso la cultura, e infine per rinnovare l'omaggio a Dante il cui valore è universalmente riconosciuto, come dimostra il fermento di iniziative e di studi che in tutto il mondo circondano il nostro Poeta da almeno tre secoli". Così il Presidente del Senato Piero Grasso è intervenuto prima della lettura di Benigni: "L'attualità di Dante risulta infatti sempre viva in ogni settore della cultura, della scuola, ma anche fuori dagli ambienti accademici, prova ne sia la moltiplicazione e la grande affluenza di pubblico all'antica consuetudine delle Lecturae Dantis diffuse in ogni parte d'Italia e all'estero: contributo prezioso alla circolazione del messaggio poetico dantesco, stimolo alla lettura e alla riscoperta soprattutto della Divina Commedia".

Benigni e la natura politica di Dante
Benigni ha voluto parlare della natura politica di Dante ("amava la politica nel suo senso di servizio") e della sua volontà di fare un partito di sè stesso "Partito Dante, un Pd dell'epoca" ha scherzato) infine una stoccata al presidente del Consiglio ("si sa che i fiorentini hanno un caratteraccio"). Poi il regista e attore si è concentrato sulla bellezza della lingua di Dante: "La Commedia è un vero miracolo - ha detto - non è l'apice della letteratura italiana ma l'apice di tutte le letterature senza pensare che pur avendo 750 anni è pressoché completamente comprensibile a tutti". Benigni ha quindi voluto ricordare quale momento di svolta ha costituito il Medio Evo nella storia dell'uomo ricordando tutte le conquiste dell'epoca. "Nel Medio Evo è nata l'Europa, è stato valorizzato il lavoro che finalmente dalla Chiesa è stato riconosciuto come una collaborazione alla creazione di Dio, sono stati legittimati i profitti con la nascita della finanza moderna, i liberi Comuni che sono il veo segno di modernità, è stata creata la distinzione tra chierici e laici. E' stata alfabetizzata la musica, è nato il primo artista moderno, Giotto, pagato per dipingere e il primo intellettuale moderno, Boccaccio, pagato per scrivere. Persino la psicanalisi è stata inventata nel Medio Evo con l'istituzione della confessione prima una volta l'anno poi una volta al mese".