Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Buonanotte-qui-tutto-bene-ultimo-messaggio-piloti-Malaysia-Airlines-b39f6910-e54b-4d8d-8cd8-5d3b2ba39ee1.html | rainews/live/ | true
MONDO

25 Paesi coinvolti nelle ricerche

"Buonanotte, qui tutto bene": l'ultimo messaggio dei piloti della Malaysia Airlines

Si indaga anche su personale di terra, tecnici e ingegneri, mentre emergono nuovi particolari sul comandante: sembra che fosse un fanatico sostenitore del leader dell'opposizione locale. L'India intanto sospende le ricerche. Papa Francesco: "Preghiamo per le persone sull'aereo scomparso"

Condividi
Kuala Lumpur
"Alright, good night" (Buonanotte, qui tutto bene). E' stato questo l'ultimo messaggio dei piloti del volo della Malaysia Airlines alla torre di controllo. Fu spedito qualche minuto dopo lo spegnimento manuale dei sistemi di comunicazione. A rivelarlo le autorità malaysiane durante una conferenza stampa. Il Boeing MH-370 - com'è stato appurato ieri - ha continuato a volare per almeno altre sette ore dalla disattivazione del transponder e del sistema di comunicazione Acars.

I Paesi coinvolti nelle ricerche
Sono 25 i Paesi coinvolti nelle ricerche del volo MH-370 sparito 8 giorni fa con 239 persone a bordo. Lo ha detto in una conferenza stampa a Kuala Lumpur il ministro dei Trasporti malaysiano. Ad alcuni di questi, ha precisato, sono state chieste informazioni sui passeggeri e i dati raccolti attraverso radar e satelliti "per restringere il campo della ricerca". Il ministro ha inoltre precisato che le ricerche dell'aereo "sono entrate in una nuova fase", ammettendo implicitamente il fallimento delle operazioni portate avanti sinora.

Pilota e co-pilota non volevano viaggiare insieme
Oltre a pilota, co-pilota e passeggeri, le indagini sulla scomparsa dell’aereo della Malaysia Airlines si stanno concentrando anche su personale di terra, tecnici e ingegneri in contatto con il velivolo. Lo ha detto il ministro precisando che pilota e co-pilota "non avevano chiesto di viaggiare insieme su questo volo".  E' quanto emerge dalle indagini degli investigatori.  

Nuovi particolari sul comandante
Emergono intanto nuovi particolari. Sembra che il comandante Zagarie Ahmad Shah fosse un fanatico sostenitore di Anwar Ibrahim, il leader dell'opposizione locale, condannato lo stesso giorno a 5 anni di reclusione per sodomia e vittima, secondo i suoi fedelissimi, di una campagna diffamatoria. Per il britannico Mail on Sunday, Shah era nell'aula del tribunale quando, il 7 marzo, è stata letta la sentenza contro Ibrahim. Sette ore dopo era ai comandi del Boeing 777 di cui si sono misteriosamente perse le tracce. Fonti della polizia di Kuala Lumpur avrebbero riferito ai reporter del Daily Mail di avere il timore che Shah fosse rimasto sconvolto dalla sentenza.  

L’India ha sospeso le operazioni di ricerca
New Delhi ha intanto sospeso le operazioni di ricerca dell'aereo scomparso, su richiesta del governo malaysiano. Lo riferisce Zee Tv. Citando un portavoce della Marina indiana, la tv ha spiegato che "si tratta di sospensione e non di abbandono delle ricerche perché Kuala Lumpur vuole mettere a punto una nuova strategia".  

Il radar deliberatamente disattivato
Ieri il primo ministro malese, Najib Razak, ha fatto sapere che gli investigatori ora hanno la certezza che il radar di bordo è stato "deliberatamente" disattivato e che l'aereo ha invertito la rotta e ha attraversato tutta la Malaysia.  

L’analisi del simulatore di volo
La polizia sta esaminando un elaborato simulatore di volo che aveva allestito in casa uno dei piloti dell'aereo di Malaysia Airlines, trovato nel corso delle perquisizioni. Le analisi del simulatore potrebbero essere legate al fatto che è stato accertato che chi ha compiuto il presunto dirottamento aveva molta esperienza di volo e sapeva come evitare che l'aereo venisse rilevato volando sull'area. I dati ottenuti tramite il satellite suggeriscono che l'aereo abbia volato almeno sette ore, oltre sei ore dopo l'ultimo contatto radio.

Papa Francesco: "Preghiamo per le persone sull'aereo scomparso"
"Vi invito a ricordare nella preghiera i passeggeri e l'equipaggio dell'aereo della Malaysia e i loro familiari, siamo vicini a loro in questo difficile momento". Lo ha detto Papa Francesco dopo l'Angelus.