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MONDO

Nel convento di Kamenge

Burundi, sono tre le suore uccise. Si cerca il killer, "un giovane fuggito con un coltello"

La Farnesina ha confermato la notizia data in anteprima dal Gr1 di una terza missionaria saveriana uccisa in quello che appare essere stato un tentativo di rapina finito male. Le autorità cercano l'omicida

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Una terza suora italiana è stata uccisa nel convento di Kamenge, in Burundi. La conferma arriva dalla Farnesina dopo la notizia data in anteprima dal Gr1. Oltre a suor Lucia Pulici, 75 anni e suor Olga Raschietti, 83 anni c'è anche suor Bernardetta Boggian tra le vittime di quello che appare essere stato un tentativo di rapina, forse di uno squilibrato, finito nel sangue. 
Ai microfoni del Gr1 suor Giuseppina, una suora saveriana del convento di Parma, aveva parlato di una terza religosa uccisa in un'episodio successivo. Dinamica confermata dalla Farnesina: suor Bernardetta è stata uccisa dopo l'omicidio delle altre due.

Caccia al killer
Il governo di Bujumbura ha assicurato di aver avviato la caccia del killer. Le autorità stanno cercando l'uomo, "un giovane che è stato visto lasciare la scena del delitto, con un coltello in mano" riferisce uno dei funzionari del distretto di Kamenge, il quartiere della capitale dove si trova il convento delle suore. Secondo la polizia le suore sono state uccise con un arma da taglio, ma poi una di loro è stata anche colpita con una pietra. Ancora non è chiaro il motivo del delitto, ma secondo la polizia non è stato trafugato denaro dal convento.

Mogherini, "grande dolore"
Il ministro Mogherini, in una nota ha sottolineato che "l'uccisione di suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti nel loro convento di Kamenge è un grande dolore". "A nome mio e del governo - ha aggiunto - vorrei porgere le più sentite condoglianze alle famiglie e all'ordine delle Missionarie di Maria Saveriane". "Ancora una volta - ha osservato il ministro degli Esteri italiano - assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esistono nel continente africano". Un sacrificio sul quale il governo s'impegna ora a chiedere chiarezza da parte del Burundi: paese al centro di molti dei conflitti che negli ultimi decenni hanno insanguinato in particolare la regione dell'Africa dei grandi laghi, a cominciare dal vicino Ruanda. "Attendiamo ora che le autorità del Burundi chiariscano quanto accaduto", ha scritto ancora il Ministro concludendo: "Ci adopereremo per riportare in Italia quanto prima le salme delle due religiose".