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SPORT

Conte: "Io ferito, lasciatemi in pace per lavorare"

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"Certe cose non possono scivolare via perché feriscono. Io so solo lavorare sodo: chiedo solo di essere lasciato in pace per lavorare, sono stato chiamato per questo".

Così il ct della nazionale, Antonio Conte, ha commentato le polemiche sul caso Marchisio. "Certe cose  - ha aggiunto dopo Bulgaria-Italia - non scivolano perché io ho una memoria di elefante".

Tornando all'incontro di Sofia, Conte si è detto "molto più confortato dalla prestazione della squadra piuttosto che deluso per i gol incassati".

"Oggi l'Italia ha disputato una buona prestazione sotto tutti i punti vista, a livello di intensità, di gioco, di possesso e di occasioni da gol create. Bisogna essere più cattivi, quando crei tanto devi tradurre in gol. L'aspetto meno confortante è aver preso due ripartenze e due reti, questa è la cosa che non mi è piaciuta assieme al risultato. Questa era una partita che dovevamo
assolutamente vincere".

Il 'caso' Marchisio, l'infortunio di Buffon, la pioggia ed il freddo, per Conte, non hanno influito sul rendimento della Nazionale: "La squadra non ha risentito minimamente del clima o di quanto accaduto attorno, è abbastanza abituata ad avere intorno del casino. Noi dobbiamo solo concentarci e fare il nostro lavoro, far parlare gli altri e restare coesi ed uniti per delle buone prestazioni, nonostante le assenze ed i contrattempi".

Vedere la Croazia davanti nella classifica del girone "non mi fa innervosire
perché ha dimostrato di essere più forte dell'Italia ed è giusto che sia così. Ci giocheremo la qualificazione con loro e la Norvegia, lavoreremo per colmare il gap con i croati".