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SPORT

Serie A, 37a giornata

La Juventus liquida il Napoli nel giorno della festa dello scudetto

I bianconeri si impongono nettamente 3-1

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di Mauro Caputi
Pomeriggio trionfale allo 'Juventus Stadium' in occasione dell'ultima casalinga dei bianconeri in campionato. Ospite è il Napoli che però ha poco da festeggiare. Dovrebbe vincere, almeno pareggiare per continuare l'inseguimento alla Champions. Invece esce sotto i colpi di un 3-1 che riduce al lumicino le speranze di raggiungere l'obiettivo (se lunedì la Lazio non perde i partenopei sono fuori dalla corsa). Per la Juve, invece, sono solo sorrisi. All'ingresso in campo sfilata dei giocatori con i figli e giro d'onore con la Coppa Italia, conquistata mercoledì. Quindi la partita.
 
Juventus rimaneggiatissima (Asamoah titolare dopo il lungo infortunio), Napoli da battaglia. Higuain punta, i trequartisti sono Callejon, Mertens e Insigne, cerniera a centrocampo Gargano e David Lopez. Mertens si procura subito una chance, Buffon oppone i pugni al tiro centrale. I bianconeri hanno di punta Coman e Morata, con Pereyra vertice alto del rombo. Proprio l'argentino fa esultare lo 'Stadium' al 13', servito nello spazio dal lob di Coman. Juve in vantaggio e partenopei incapaci di costruire una reazione. Higuain è nervoso, Mertens funziona a sprazzi, le combinazioni in avanti non funzionano. I bianconeri si limitano a controllare e non hanno problemi. L'unica altra emozione della frazione la regala la Curva juventina: al '39 scende lo striscione +39, tributo alle vittime dell'Heysel trent'anni fa, mentre si alzano i cartelli con i nomi degli scomparsi in quella tragica serata del 29 maggio.
 
La ripresa si apre con la staffetta Bonucci-Barzagli nella Juve, mentre Benitez riprova la mossa Gabbiadini punta centrale al posto di Higuain. Partenza vivace. Pogba disegna la parabola per Sturaro che prova al volo: alto. Poi rigore per il Napoli (tocco di braccio di Asamoah su filtrante di Mertens). Batte Insigne, Buffon ci arriva ma non può nulla sul tap-in di David Lopez. Parità al 50', ma i partenopei non sfruttano l'abbrivio. Anzi, c'è più Juve. Pogba e Morata ci provano da fuori, Andujar è attento. Coman fa impazzire a turno Ghoulam e Albiol. Benitez si gioca la carta Hamsik (esce Insigne) e il Napoli ha una grande occasione con la botta al volo di David Lopez su cui Buffon fa un prodigio. Il n.1 della Nazionale si ripete sul colpo di testa da posizione defilata di Hamsik dopo il corner.

La fiammata si esaurisce e la Juve riparte. Al 77' nuovo vantaggio bianconero col gioco di prestigio di Sturaro al limite dell'area e conclusione che vale il primo gol in maglia juve dell'ex Genoa. Jorginho per Gargano l'ultima sostituzione di Benitez. Allegri ha già dato spazio a Pirlo (per Marchisio) e ora dà minuti anche a Pepe (per Pereyra). Il Napoli spinge, uscita a vuoto di Buffon e colpo di testa (o spalla) di David Lopez di un soffio a lato. Difesa bianconera in affanno per qualche minuto, Buffon si allunga sulla spizzata di Gabbiadini. Si entra nel recupero. Autentica follia di Britos che rifila una testata a Morata e si becca il rosso diretto. Ma c'è di peggio: l'episodio avviene in area a palla in gioco (sulla fascia) quindi è rigore. Dal dischetto va Pepe e realizza. 
 
Partita finita, spazio alla festa. Stavolta tocca allo scudetto, vinto matematicamente da tre giornate. Sul campo viene allestito il palchetto e gli uomini di Allegri sollevano al cielo di Torino per il quarto anno di fila il trofeo che rappresenta la vittoria del campionato.