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SPORT

Prima giornata di ritorno

Anticipi, la Lazio travolge il Milan

Nell'incontro del pomeriggio il Cagliari ha superato il Sassuolo

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di Mauro Caputi
La Lazio s'impone in rimonta 3-1 sul Milan nell'anticipo serale della prima di ritorno e si rilancia in chiave terzo posto, quello che vale la Champions. Rossoneri, invece, in piena crisi. E' presto per escludere la squadra di Inzaghi dai discorsi europei, certo è che quanto mostrato nelle ultime partite (nel 2015 quattro gare e un solo punto) sotto il profilo del gioco, della voglia, della compattezza e persino della tenuta nervosa non lascia grandi spazi alla speranza.
 
All'Olimpico squadre incerottate (alla Lazio mancano Braafheid, Felipe Anderson e Lulic; al Milan Honda, in coppa d'Asia, Zapata, De Sciglio, Bonera e De Jong). Pioli propone i suoi a trazione anteriore, con Candreva, Klose e Mauri davanti e il giovane Cataldi (classe '94), all'esordio dal 1', a centrocampo con Biglia e Parolo. Inzaghi conferma il 4-3-3 con i mobilissimi El Shaarawy, Menez e Bonaventura, mentre l'oggetto misterioso Van Ginkel va in mediana con Poli e Montolivo. Avvio nervoso (a fine primo tempo tre ammoniti per parte) col Milan che fa subito male. Al 4' Basta perde un brutto pallone a centrocampo, Menez fugge, s'allarga e chiude un ottimo diagonale che non dà scampo a Marchetti.

I biancocelesti accusano il colpo e ci mettono più di qualche minuto a trovare il bandolo della matassa. al quarto d'ora Klose e Candreva cominciano a mettere il Milan sotto pressione. Per due volte il centravanti tedesco suggerisce e l'esterno non trova il bersaglio. Diego Lopez è costretto agli straordinari per tenere inviolata la porta, come al 24' su Candreva. Klose allarga di poco la mira di testa su un'intuizione del solito Candreva. I rossoneri non riescono a ripartire, però il fortino regge fino all'intervallo.
 
Ma non va affatto oltre. L'avvio di ripresa è da incubo per la squadra di Inzaghi. Al 47' Parolo s'infila centralmente, dimenticato da tutti, e arriva puntuale a insaccare il preciso assist di Klose. Al 51' il centravanti tedesco si avventa su un retropassaggio errato di Montolivo, semina Mexes e batte Diego Lopez sul primo palo. I rossoneri sostituiscono Bonaventura (infortunato fra i due gol) con Cerci e Van Ginkel con Pazzini: modulo ridisegnato in 4-2-3-1 con la punta centrale. Gli effetti non sono apprezzabili. La Lazio ha placato la foga, ma continua a premere. I biancocelesti sciupano un contropiede tre contro tre; Parolo costringe  Diego Lopez ad allungarsi su un bel rasoterra. Pioli fa esordire Mauricio (volto nuovo di gennaio, proveniente dallo Sporting Lisbona) per De Vrij, ancora sofferente per la fascite plantare.

Poi spazio a Djordjevic per Klose, applaudito dagli spalti. Il serbo è protagonista sfortunato del tris della Lazio: all'81' pallone illuminante sulla fascia per Candreva che crossa, Djordjevic si prepara al tiro ma inciampa malamente sul pallone che resta lì a disposizione di Parolo. Gara chiusa, ma la Lazio non può festeggiare perché il serbo fa subito capire che l'infortunio è serio (entra Keita). Nel recupero perde la testa Mexes che si becca con Mauri e gli mette la mano sul collo. Rosso inevitabile per il francese che, oltretutto, continua a dare in escandescenze prima di uscire dal campo. Mauri spreca l'occasione del poker, poi cala il sipario.
 
L'altro anticipo è al Sant'Elia, dove il Cagliari ottiene la seconda vittoria stagionale in casa (sette punti nelle ultime tre partite con Gianfranco Zola in panchina) battendo 2-1 il Sassuolo. Un'amara battuta d'arresto per il sorprendente team emiliano, rivelazione finora di questo campionato.
 
Avvio al cloroformio. Il gol di Rossettini (20', colpo di testa su corner di Joao Pedro) ha il merito di scuotere un confronto fino a quel momento senza un tiro in porta. La reazione del Sassuolo è poca cosa (punizione di Berardi al 28'). Il Cagliari subito dopo sfiora il raddoppio con Joao Pedro che arriva con un attimo di ritardo per il tap-in a colpo sicuro su cross di Longo.

Nella ripresa la partita cresce di tono, il Sassuolo preme ma rischia grosso (al 56' Joao Pedro coglie la traversa a colpo sicuro). Al 64' Brkic salva su Berardi. Il finale si trasforma in un assedio del Sassuolo che viene premiato al 76': un tiro di Acerbi in mischia viene sporcato da Rossettini e finisce in rete. Nemmeno il tempo di festeggare e inaspettatamente il Cagliari ritrova subito il vantaggio con il giovane croato Cop (79'), entrato da pochi minuti al posto di Longo. Il Sassuolo accusa il colpo. Acerbi rimedia il secondo giallo e viene espulso (88'), poco dopo Farias fallisce il 3-1 (Cannavaro salva sulla linea).
 
Per la squadra rossoblù tre punti d'oro in chiave salvezza: scavalcato al quart'ultimo posto il Chievo che sembra spacciato in questa giornata visto che domenica è impegnato allo 'Stadium' con la capolista Juventus.