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SPORT

Il capitano: "Il 6 marzo assemblea, ma non sappiamo se ci arriviamo"

Calcio. Parma, Lucarelli: "Non giochiamo per colpa della Figc"

Il rinvio riguarda la partita che la squadra avrebbe dovuto giocare domani. Il tecnico Donadoni: "L'esclusione dall'Europa League dell'anno scorso non casuale, l'avevamo guadagnata sul campo, ho un grande dubbio..."

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Alessandro Lucarelli e Roberto Donadoni (Ansa)
Parma
"Nessuno dei vertici federali si è scomodato per vedere quello che succede qui. Questo è il motivo per cui non si gioca". Così il capitano del Parma, Alessandro Lucarelli, sul rinvio della partita di domani. "E' stata fissata un'assemblea il 6 marzo - ha annunciato il capitano - ma non sappiamo neanche se ci arriviamo al 6 marzo. Questa - ha aggiunto - è la conferma che il problema Parma per la Lega non è così grande, nessuno è venuto qui a vedere cosa succede".

Amareggiato è soprattutto il tecnico Roberto Donadoni. La sua più grande preoccupazione è quella che mette in relazione le vicende societarie di questi giorni con l'esclusione, nella passata stagione, della squadra dall'Europa League per questioni di licenza Uefa. "Ci siamo guadagnati sul campo l'Europa League - ha detto - e poi è successo quello che è successo: mi viene da pensare non è stato casuale. Se fossimo andati in Europa League gli organi competenti non italiani avrebbero messo il naso nella situazione del Parma, disastrosa come era. Anche le istituzioni italiane avrebbero dovuto dare risposte. Mi viene da pensare che si è trovata questa soluzione... E' un dubbio forte che mi viene..".  "Sono stanco - ha detto il tecnico parmigiano - di vedere che si cerca poi di mettere qualche toppa, di metterci una pezza. E' arrivato il momento di guardarsi negli occhi e intervenire in modo radicale. Ci sono situazioni che non devono più ripetersi e dall'alto devono prendere coscienza di quel che è successo a Parma o nel passato anche società più piccole. Questa è una nave che sta andando alla deriva e si sta facendo poco, ho l'impressione che ognuno in questa situazione si stia solo preoccupando di coltivare il proprio orticello". Le responsabilità maggiori, secondo il tecnico così come per il capitano Lucarelli, sono per i vertici del calcio. "Chi ha il potere in mano - ha detto - deve dare possibilità a tutte le componenti, giocatori, allenatori e arbitri, di poter modificare qualcosa nel momento in cui ci si rende conto che le cose non possono andare avanti in un certo modo. E' logico che se si andrà avanti così non c'è speranza. Bisogna agire in fretta".