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La Roma torna seconda in classifica

Nainggolan e Torosidis rimontano il gol di Perica. Udinese battuta 2-1 e Lazio ora a -1 dai giallorossi. Genoa  aggancia il quinto posto, superando l'Atalanta. Orobici tuttavia salvi, la terza retrocessa è il Cagliari

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di Gianluca Luceri
La Roma supera 2-1 l'Udinese all'Olimpico e si riprende il secondo posto col controsorpasso alla Lazio che aveva vinto nell'anticipo sulla Sampdoria. Giallorossi ora con un punto in più sui biancocelesti. Il Genoa stravince in rimonta a Bergamo e 'vede' l'Europa. Sconfitta dolce per l'Atalanta, matematicamente salva complice la sconfitta interna del Cagliari che torna in serie B dopo 11 anni. Capitolo retrocessione ufficialmente chiuso.
 
ROMA-UDINESE 2-1
All'Olimpico Garcia sceglie Ibarbo, Totti e Iturbe per il tridente (Doumbia in panchina), con Pjanic, De Rossi e Nainggolan a centrocampo. Stramaccioni non ha recuperato Di Natale. In attacco il giovane croato Perica affianca Thereau, con Guilherme trequartista. Ritmo basso nelle prime battute. A svegliare la gara ci pensa un clamoroso errore di Manolas che, all'altezza della bandierina, regala palla a Thereau. Il francese s'invola sulla linea di fondo, De Sanctis lo affronta e gli rimpalla la conclusione, sfera a Perica e primo gol in serie A del croato. Roma ferita al 19', la prima reazione è in una punizione di Totti che Karnezis respinge. Ai giallorossi manca la continuità, i friulani sfruttano il contropiede. Widmer crossa dalla sinistra, Perica sbaglia il colpo di testa del raddoppio. L'errore fa il paio con quello di Ibarbo che da zero metri non trova la deviazione sul centro di Holebas. Roma ora più vivace, ma le ripartenze bianconere sono una spina nel fianco. De Sanctis è preciso nell'uscita su Thereau, ma Allan aveva sbagliato la misura dell'imbucata che avrebbe messo il francese in posizione ottimale. Sul capovolgimento di fronte, proprio al 45', gran lavoro di Pjanic, cross di Totti e stoccata ravvicinata di Nainggolan per il pari. Il primo tempo si chiude con la punizione di Guiilherme che scheggia la traversa.
 
Ripresa sulla stessa falsariga. L'Udinese sciupa due grosse occasioni, la prima con Thereau (grosso merito a De Sanctis) la seconda con Allan (bravo Yanga-Mbiwa in ripiegamento). Poi i friulani restituiscono l'errore del primo gol. Al 65' cross innocuo di Nainggolan, Totti non può controllare, Widmer liscia il rinvio e Torosidis ringrazia. La partita cambia, ora è la Roma che può controllare. Kone per Perica e Bruno Fernandes per Pinzi le mosse di Stramaccioni, velleitarie. Garcia blinda il centrocampo con Keita in luogo di Totti. I giallorossi non soffrono e chiudono in crescendo. Grande azione di Iturbe, palla a Nainggolan il cui tocco si infrange sul palo. Qualche minuto dopo Pjanic allunga a Holebas, sventola del greco e traversa piena. Non c'è il tris, ma ci sono i tre punti che valgono il controsorpasso alla Lazio. E domenica c'è il derby.


ATALANTA-GENOA 1-4
Strana la vita: Reja incassa una pesante quaterna in casa ma compie la sua missione, ovvero salvare l'Atalanta con due turni di anticipo. Il Genoa di Gasperini sale invece al quinto posto e ad oggi è in Europa League con tutte e due le scarpe. Un'occasione a testa in avvio: Sportiello anticipa Pavoletti pronto a colpire a botta sicura, Perin in uscita chiude la strada a Cherubin. Poi vantaggio nerazzurro, complice un rigore concesso da Gervasoni per un ingenuo tocco di mano di Burdisso: dal dischetto esegue Pinilla (18'). Dodici minuti e gli ospiti riemergono: cross di Bertolacci, Pavoletti sale altissimo, anticipa Stendardo e fa centro. Al 46' Genoa ad un passo dal ribaltone: Pinilla, appostato sulla linea, nega a Bertolacci l'1-2. Ribaltone però solo rinviato: al 57' il centrocampista romano si libera splendidamente al limite dell'area (tunnel a Cherubin) e spiazza con freddezza Sportiello. Una perla. I rossoblù calano il tris al 61': la firma è di Iago Falque con una precisa traiettoria a giro. L'Atalanta scompare e lo spagnolo del Genoa confeziona 1-4 e doppietta personale con un fantastico sinistro sotto l'incrocio. A gara ampiamente decisa, i tentativi di Migliaccio al volo (Burdisso respinge col corpo) e Pinilla, che centra la traversa.

TORINO-CHIEVO 2-0
I granata prendo in mano la gara ma faticano a finalizzare contro una squadra sempre ben messa in campo. Martinez (due volte) e Vives sfiorano il vantaggio, Meggiorini di sinistro alleggerisce la pressione. Secondo tempo. Il Toro riparte forte: paratona di Bardi su Martinez, a ruota Maxi Lopez 'fa male' ai suoi ex compagni con un colpo di testa ravvicinato (50'). Poi Gaston Silva sfiora il gol dell'anno (62'), beffato dalla traversa che respinge un'incredibile conclusione da centrocampo. Risultato in ghiacciaia al 69': favorito da un erroraccio di Cesar, Maxi Lopez s'invola e presenta il conto con un imparabile diagonale. I granata salgono a quota 51 ma il treno-Europa appare ormai irraggiungibile. Ko indolore per il Chievo, già salvo e appagato.

CAGLIARI-PALERMO 0-1
Domenica triste per la Sardegna, tempo scaduto per il Cagliari, che scende matematicamente in B. M'Poku manca di un soffio il bersaglio, poi 'el mudo' Vazquez gela il Sant'Elia con un sinistro a giro su cui Brkic non può arrivare (9'). Rosanero ancora pericolosi con Belotti e Chochev. Tre chances anche per i sardi con Avelar, Ekdal e Farias, quest'ultimi due fermati da un reattivo Sorrentino. Ripresa. Vazquez minaccia ancora Brkic, i padroni di casa 'accarezzano' il pari con Joao Pedro (59') e soprattutto con Cop (61'), fermato da un grandissimo Sorrentino. Il finale però è tutto rosanero: Quaison e Belotti vicinissimi al raddoppio. Sipario sul match e sulle speranze rossoblù. Il Palermo, con Dybala (già venduto alla Juve) ormai confinato in panchina, aggancia il Milan al decimo posto: applausi all'ottimo lavoro di Iachini.

VERONA-EMPOLI 2-1
Squadre tranquille, senza più patemi di classifica: il Verona cattura i tre punti e si regala una posizione di classifica più 'a colori'. Ospiti subito avanti: Maccarone inventa un assist al bacio per Saponara, che davanti alla porta fulmina Rafael (6'). Toscani vicinissimi al raddoppio con Zielinski: conclusione che lambisce l'incrocio dei pali (17'). Poi i gialloblù si scuotono: traversa di Luca Toni (22') e pareggio aereo di Moras su punizione di Obbadi (24'). Prima del rientro negli spogliatoi, un super Bassi nega il 2-1 a Toni (44'). L'Hellas però ci crede e al 67' effettua il sorpasso con Sala, che insacca al volo dopo un cross di Halfredsson. Match divertente e risultato giusto.

SASSUOLO-MILAN 3-2
Il Sassuolo, già salvo e beato, abbellisce ulteriormente la sua classifica contro un Milan ormai senza più obiettivi: al 'Mapei' di Reggio Emilia finisce 3-2 l'anticipo dell'ora di pranzo (36.ma giornata). Eusebio Di Francesco batte Pippo Inzaghi in una sfida fra due tecnici che, da rumors di mercato, potrebbero addirittura scambiarsi le panchine a fine stagione. Via al Berardi-show, che fa pentole e coperchi nel 1° tempo. Tiro 'normale' dalla distanza e papera clamorosa di Diego Lopez che si perde il pallone (13') e lo recupera, per l'arbitro Guida, oltre la linea (situazione al limite, classico gol-fantasma). Il secondo timbro dell'attaccante arriva al 31' di esterno sinistro, complice il piazzamento disastroso della retroguardia rossonera. Un guizzo di Bonaventura, due uomini saltati e 'puntata' in stile calcetto, dimezza il passivo e ridesta un grigio Milan (33'). Che torna in linea di galleggiamento ad inizio ripresa (51'): Alex insacca di testa anticipando di testa il portiere Consigli (pessima uscita). Ospiti in dieci dal 57': secondo giallo ed espulsione per Bonaventura. In superiorità numerica, il Sassuolo ci prova subito con Sansone: botta da fuori, D.Lopez alza in corner. Al 71' il numero uno spagnolo 'ripulisce' l'anima esibisendosi in una parata strepitosa di piede su Berardi. Gli 'special' della punta neroverde sono però sempre accesi ed ecco al 78' il terzo graffio, quello che archivia il match e incenerisce il Milan, che chiude in nove (rosso a Suso al 94').

Doppio 'monday night' a chiudere la terz'ultima giornata: Fiorentina-Parma alle ore 19, Napoli-Cesena alle ore 21. Obiettivo Europa per viola e partenopei, cui non resta che vincere contro due squadre già retrocesse.