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SPORT

Vincono anche Lazio e Roma. Il Parma in B

Calcio, la Juve a un punto dallo scudetto rinvia la festa

Ennesimo tonfo del MIlan, Inzaghi in bilico

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Juventus a un punto dalla scudetto, Roma e Lazio mantengono le distanze reciproche a suon di gol nella lotta per il secondo posto, il Milan crolla in casa subendo dal Genoa ben oltre il 3-1 che recita il tabellone. Rossoblù sesti, in piena corsa Europa League con i cugini della Sampdoria. In coda cade il Cagliari, pari fra Cesena e Atalanta, con gli orobici che vanno a otto punti di margine sulla zona retrocessione a cinque gare dalla fine. Parma matematicamente in B. E' il quadro dipinto dal turno infrasettimanale, il 33° del campionato.
 
Allo 'Stadium' Allegri voleva festeggiare lo scudetto per pensare poi alla Champions. Le notizie dall'Olimpico (Lazio sul 3-0 nel primo quarto d'ora) hanno subito reso matematicamente impossibile il desiderio del tecnico bianconero. Il successo 3-2 sulla Fiorentina porta comunque a un solo passo dal titolo: un punto, o in alternativa è sufficiente che la Lazio non vinca anche una sola partita. Juve al piccolo trotto, viola più determinati dopo la figuraccia di domenica col Cagliari. Gigliati avanti su rigore di Gonzalo Rodriguez (33', sgambetto di Pirlo a Joaquin), istantanea reazione Juve con la zuccata di Llorente su cross dalla fascia di Pirlo (36'). Bianconeri al sorpasso nel recupero con la deviazione di testa di Tevez su lancio di Evra. Nella ripresa nuovo rigore per la Fiorentina (66', ancora Joaquin stavolta il fallo è di Chiellini), ma Gonzalo allarga la mira. Al 70' Tevez non perdona: lancio di Marchisio, l'Apache (20 gol, capocannoniere) elude il fuorigioco e trafigge Neto. Proprio al 90' Ilicic, appena entrato, fa il Pirlo e trasforma magistralmente una punizione dal limite.
 
Sempre un punto fra Lazio e Roma nella sfida per il secondo posto. I biancocelesti fanno fuori il Parma 4-0 segnando tre gol entro il quarto d'ora. Al 10' apre Parolo con un capolavoro balistico dai 25 metri; al 13' Felipe Anderson dà spettacolo, Mirante respinge d'istinto, Klose è lì; al 16' Candreva si infila nella difesa in blackout e fa tris. da qui in avanti è amministrazione del risultato. Nella ripresa Lila prende una traversa, poi Keita chiude il poker all'81' su assist di Candreva. La Roma vince 3-0 in casa del Sassuolo e ad aprire le danze, al 6', è il primo gol italiano di Doumbia (in campo a sorpresa al posto di Totti) con una colpo di testa su cross di Florenzi. Lo stesso esterno fa 2-0 con una grande azione impreziosita da un siluro in diagonale (27'). Neroverdi incapaci di reagire, al 74' fa tris Pjanic dopo una buona azione di Gervinho. Le due capitoline allungano momentaneamente sul Napoli, impegnato nel posticipo a Empoli.
 
Nella lotta per l'Europa League, Fiorentina ferma a 49, Sampdoria rallentata dal pari interno col Verona, Genoa rilanciato dal successo in casa del Milan, interlocutorio pari del Torino a Palermo. L'1-1 di 'Marassi' fra i blucerchiati e il Verona si decide in tre minuti nella ripresa. Al 65' De Silvestri finalizza un grande spunto di Muriel; al 68' il solito infinito Toni (18 in campionato) raccoglie l'assist di Nico Lopez e fissa lo score. La Samp gioca in dieci dal 57' per il secondo giallo a un ingenuo Acquah. Al 'Barbera' il 2-2 fra Palermo e Torino è firmato da Vitiello (10'), Bruno Peres (13'), Rigoni (26') e Maxi Lopez (60') entrato da poco.
 
Merita un discorso a parte il 3-1 con cui il Genoa ha affondato il Milan a San Siro. Proprio nelle ore in cui Bee Taechaubol tratta ad Arcore per il 51% del club rossonero, la squadra di Inzaghi si dimostra impalpabile sul terreno di gioco. Diego Lopez evita un risultato ancora più rotondo, ma non può far nulla contro Bertolacci (37'), l'ex Niang (49') e il rigore di Falque (fallo di Mexes su Kucka) in pieno recupero. In mezzo c'è il gran gol di Mexes con una staffilata sotto la traversa (66'). Fischi della tifoseria rossonera a partire dal primo gol genoano. Ora dietro al Napoli (saldamente almeno quarto), ci sono Sampdoria a 51, Genoa a 50, Fiorentina a 49, Torino e Inter a 48.
 
Nei piani bassi della classifica il Chievo supera 1-0 il Cagliari e raggiunge la fatidica quota 40, quella definita della salvezza. Decide all'11' Meggiorini dopo uno scambio in contropiede con Paloschi. Il Cagliari, fermo a 24 punti, prova a raddrizzare la gara, ma chiude in nove per i rossi a Murru (84', calcione a Izco in contropiede) e Cossu (89', entrata in ritardo su Pellissier). Pirotecnico 2-2, invece, fra Cesena e Atalanta. Tutto nel secondo tempo con Pinilla che apre (50') e chiude (82') con una rovesciata spettacolare. In mezzo il rigore di Brienza (56') e la perla di Carbonero (70') che avevano riacceso speranze salvezza nei romagnoli. In coda Parma a 16 punti già retrocesso, Cagliari e Cesena a 24, Atalanta a 32.