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Serie A: orgoglio Parma, pari col Napoli. Colpo della Fiorentina a Empoli
I partenopei in rimonta pareggiano 2-2 al Tardini. Successo dei viola 3-2 con doppietta di Ilicic. La Sampdoria passa 4-1 a Udine, Cesena matematicamente retrocesso

La trentacinquesima giornata di serie A emette un verdetto: Cesena retrocesso. I romagnoli perdono 2-3 in casa per mano del Sassuolo, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio 2-0. Sulla loro sorte pesa anche il successo dell’Atalanta a Palermo, che avrebbe comunque reso pressoché impossibile la salvezza. I bergamaschi hanno 8 punti sul Cagliari terzultimo e sono virtualmente salvi. Il Napoli pareggia col già retrocesso Parma e resta quarto, un punto sotto la Lazio. Fiorentina e Sampdoria continuano il loro duello per il quinto posto: i doriani battono l’Udinese nella partita delle 15, i viola replicano passando a Empoli nel derby toscano delle 18.
Parma-Napoli 2-2
Donadoni con Palladino unica punta. Benitez fa partire Higuain dalla panchina e dietro Zapata schiera Gabbiadini, Hamsik e Mertens.
Ducali a sorpresa in vantaggio. Andujar esce male su un corner da sinistra, il pallone resta lì e Palladino lo scaraventa in porta (10’). Pareggia Gabbiadini con un sinistro beffardo (28’). Parma di nuovo avanti con una punizione di seconda di Jorquera che sorprende Andujar (34’). Prima del riposo doppia chance per Pallandino che non concretizza. Nel secondo tempo Mertens di testa chiama Mirante alla parata. Il portiere ducale deve intervenire due volte di fila sui tentativi, di piede e di testa, di Higuain, subentrato a Gargano. Il Napoli preme e pareggia con un destro basso di Mertens (72’). Partenopei sempre all’attacco. Mirante sventa su Hamsik poi Mertens viene rimpallato. Ancora Hamsik da fuori area, Mirante in angolo. Il portiere ducale dice no anche a Higuain. Poco prima del fischio finale, Varela ha l’occasione per dare la vittoria al Parma, ma il suo tiro è alto. Napoli a 62 punti.
Empoli-Fiorentina 2-3
Saponara dietro Maccarone e Pucciarelli nel reparto offensivo di Sarri. Montella dà spazio dal primo minuto a Bernardeschi, reduce da un lungo infortunio, nell’attacco con Gilardino e Iličić.
Sblocca Iličić con un sinistro a giro (4’). Di sinistro anche il pari di Saponara, dopo un contrasto vinto (28’). L’ex Milan ci prova anche nella ripresa, fuori di un soffio. Il gol lo trova la viola, con Salah (subentrato a Bernardeschi al rientro dagli spogliatoi) su azione personale (57’). Arriva la doppietta di Iličić (cinque gol nelle ultime tre partite), sempre con un sinistro a girare dopo corta respinta di Laurini (68’). Reazione della squadra di Sarri con Mchedlidze (entrato da pochi secondi per Maccarone) che batte Neto con un destro violento (77’). Fiorentina a 55 punti, Empoli a 41.
Udinese-Sampdoria 1-4
Stramaccioni, privo di Allan e Badu squalificati, schiera Guilherme a sostegno di Di Natale e Geijo (Théréau dal 46’). Risponde Mihajlovic con uno schema speculare, con Soriano alle spalle di Eto’o e Muriel.
Soriano porta in vantaggio di doriani con una zampata da sottomisura su buona iniziativa di Wszolek sulla destra (25’). Tiro al bersaglio doriano al 51’: Muriel si fa respingere il tiro da Karnezis, irrompe Duncan che colpisce il palo, poi sulla nuova conclusione di Muriel salva Domizzi di petto sulla linea di porta. Palo anche per l’Udinese su colpo di testa di Widmer. Partita apertissima. Arriva il raddoppio della Samp, ancora con Soriano che spinge in rete un pallone uscito da un rimpallo tra Luka Djordjevic e Karnezis (62’). Squadra di Mihajlovic ancora pericolosa con ripartenze di Djordjevic e Acquah. Alla fine il ghanese non fallisce a tu per tu con Karnezis (80’). Su passaggio di Théréau, Di Natale si fa murare da Viviano, che però lo atterra quando l’attaccante friulano tenta di recuperare il pallone: Di Bello decreta il rigore che il capitano dell’Udinese trasforma per il suo gol numero 207 in serie A (87’). Ma la Sampdoria ristabilisce le distanze: Muriel taglia per Duncan che batte Karnezis (89’). Sampdoria a 54 punti, Udinese a quota 41.
Palermo-Atalanta 2-3
Iachini lascia Dybala in panchina, davanti a Vazquez gioca Belotti. Reja si affida ad Avramov tra i pali per lo squalificato Sportiello, il tridente offensivo è composto da D’Alessandro, Pinilla e Gomez (anche Denis sospeso dal Giudice sportivo).
Partono subito bene i nerazzurri. Su palla all’indietro di Pinilla, Baselli di prima calcia in diagonale col piatto destro, nessuno scampo per Ujkani (6’). Il raddoppio dell’Atalanta arriva su autorete di Andjelkovic, che su corner tocca di testa nella propria porta (17’). Prima dell’intervallo lampo dei padroni di casa: Vazquez schiaccia in rete su palla alzata in modo casuale da Rigoni (43’). Nel primo tempo, anche una traversa di Gomez su punizione.
In avvio di ripresa Biava salva la porta atalantina, prima del terzo gol dei bergamaschi, di Gomez smarcato da D’Alessandro (51’). Occasionissima per i rosanero: Avramov atterra Vazquez in area: rigore ed espulsione del portiere (entra il secondo Frezzolini per D’Alessandro), ma Belotti calcia il rigore sulla traversa (58’). Accorcia le distanze Rigoni su assit di Jajalo (68’). Atalanta ancora pericolosa nonostante l’inferiorità numerica: Ujkani chiamato al doppio intervento su Zappacosta e Pinilla. Palermo a 43 punti, Atalanta a 36.
Cesena-Sassuolo 2-3
Brienza dietro Rodriguez e Defrel nell’undici di Di Carlo. Di Francesco col consueto 4-3-3, dove Berardi, Zaza e Sansone costituiscono il trio d’attacco.
Primo tempo tutto per i romagnoli. Lanciato da Cascione, Defrel salta anche Consigli e deposita in rete (15’). Brienza in versione Messi si beve Peluso con una finta di sinistro a rientrare e poi supera il portiere in uscita con un tiro piazzato a mezza altezza (29’). A questo punto le speranze del Cesena sono ancora accese. Nella ripresa, rimonta dei neroverdi (in tenuta azzurra), che accorciano con un gran gol di Zaza dopo ottima difesa del pallone (48’), pareggiano con Taider su assist di Berardi (51’) e vanno in vantaggio con un gran tiro da fuori di Missisoli (70’). Sassuolo a 40 punti, Cesena fermo a 24 e retrocesso in serie B.
Nel match dell’ora di pranzo, divisione della posta nel derby di Verona. Tra Chievo e Hellas finisce 2-2. Partita ruvida, costellata di cartellini gialli (otto in totale). Gara sbloccata al 9' da Paloschi per il Chievo, bella la torre di Pellissier. I clivensi perdono Hetemaj che esce in barella e viene sostituito da Cofie. Al 19' punizione tagliata di Hallfredsson con Juanito Gomez che infila nella porta di Bizzarri, ingannato anche da una deviazione. L’inerzia della gara si sposta dalla parte del Verona e al 26' il solito Toni raddoppia in spaccata su suggerimento ancora di Hallfredsson, per il bomber è il gol numero 19. Al 39' Rodriguez affossa Pellissier in area, lo stesso attaccante clivense trasforma il rigore del pareggio. Neanche il tempo di rifiatare e Toni colpisce una traversa. Nel finale di partita, salvataggio di Moras su Paloschi appostato davanti a Rafael. Il portiere dell’Hellas salva poi su Botta. In classifica il Chievo resta un punto avanti all’Hellas: 42 contro 41.
Il posticipo serale è Lazio-Inter, con i biancocelesti a caccia di punti per superare al secondo posto la Roma, sconfitta dal Milan. Chiude il turno lunedì sera Genoa-Torino.
Parma-Napoli 2-2
Donadoni con Palladino unica punta. Benitez fa partire Higuain dalla panchina e dietro Zapata schiera Gabbiadini, Hamsik e Mertens.
Ducali a sorpresa in vantaggio. Andujar esce male su un corner da sinistra, il pallone resta lì e Palladino lo scaraventa in porta (10’). Pareggia Gabbiadini con un sinistro beffardo (28’). Parma di nuovo avanti con una punizione di seconda di Jorquera che sorprende Andujar (34’). Prima del riposo doppia chance per Pallandino che non concretizza. Nel secondo tempo Mertens di testa chiama Mirante alla parata. Il portiere ducale deve intervenire due volte di fila sui tentativi, di piede e di testa, di Higuain, subentrato a Gargano. Il Napoli preme e pareggia con un destro basso di Mertens (72’). Partenopei sempre all’attacco. Mirante sventa su Hamsik poi Mertens viene rimpallato. Ancora Hamsik da fuori area, Mirante in angolo. Il portiere ducale dice no anche a Higuain. Poco prima del fischio finale, Varela ha l’occasione per dare la vittoria al Parma, ma il suo tiro è alto. Napoli a 62 punti.
Empoli-Fiorentina 2-3
Saponara dietro Maccarone e Pucciarelli nel reparto offensivo di Sarri. Montella dà spazio dal primo minuto a Bernardeschi, reduce da un lungo infortunio, nell’attacco con Gilardino e Iličić.
Sblocca Iličić con un sinistro a giro (4’). Di sinistro anche il pari di Saponara, dopo un contrasto vinto (28’). L’ex Milan ci prova anche nella ripresa, fuori di un soffio. Il gol lo trova la viola, con Salah (subentrato a Bernardeschi al rientro dagli spogliatoi) su azione personale (57’). Arriva la doppietta di Iličić (cinque gol nelle ultime tre partite), sempre con un sinistro a girare dopo corta respinta di Laurini (68’). Reazione della squadra di Sarri con Mchedlidze (entrato da pochi secondi per Maccarone) che batte Neto con un destro violento (77’). Fiorentina a 55 punti, Empoli a 41.
Udinese-Sampdoria 1-4
Stramaccioni, privo di Allan e Badu squalificati, schiera Guilherme a sostegno di Di Natale e Geijo (Théréau dal 46’). Risponde Mihajlovic con uno schema speculare, con Soriano alle spalle di Eto’o e Muriel.
Soriano porta in vantaggio di doriani con una zampata da sottomisura su buona iniziativa di Wszolek sulla destra (25’). Tiro al bersaglio doriano al 51’: Muriel si fa respingere il tiro da Karnezis, irrompe Duncan che colpisce il palo, poi sulla nuova conclusione di Muriel salva Domizzi di petto sulla linea di porta. Palo anche per l’Udinese su colpo di testa di Widmer. Partita apertissima. Arriva il raddoppio della Samp, ancora con Soriano che spinge in rete un pallone uscito da un rimpallo tra Luka Djordjevic e Karnezis (62’). Squadra di Mihajlovic ancora pericolosa con ripartenze di Djordjevic e Acquah. Alla fine il ghanese non fallisce a tu per tu con Karnezis (80’). Su passaggio di Théréau, Di Natale si fa murare da Viviano, che però lo atterra quando l’attaccante friulano tenta di recuperare il pallone: Di Bello decreta il rigore che il capitano dell’Udinese trasforma per il suo gol numero 207 in serie A (87’). Ma la Sampdoria ristabilisce le distanze: Muriel taglia per Duncan che batte Karnezis (89’). Sampdoria a 54 punti, Udinese a quota 41.
Palermo-Atalanta 2-3
Iachini lascia Dybala in panchina, davanti a Vazquez gioca Belotti. Reja si affida ad Avramov tra i pali per lo squalificato Sportiello, il tridente offensivo è composto da D’Alessandro, Pinilla e Gomez (anche Denis sospeso dal Giudice sportivo).
Partono subito bene i nerazzurri. Su palla all’indietro di Pinilla, Baselli di prima calcia in diagonale col piatto destro, nessuno scampo per Ujkani (6’). Il raddoppio dell’Atalanta arriva su autorete di Andjelkovic, che su corner tocca di testa nella propria porta (17’). Prima dell’intervallo lampo dei padroni di casa: Vazquez schiaccia in rete su palla alzata in modo casuale da Rigoni (43’). Nel primo tempo, anche una traversa di Gomez su punizione.
In avvio di ripresa Biava salva la porta atalantina, prima del terzo gol dei bergamaschi, di Gomez smarcato da D’Alessandro (51’). Occasionissima per i rosanero: Avramov atterra Vazquez in area: rigore ed espulsione del portiere (entra il secondo Frezzolini per D’Alessandro), ma Belotti calcia il rigore sulla traversa (58’). Accorcia le distanze Rigoni su assit di Jajalo (68’). Atalanta ancora pericolosa nonostante l’inferiorità numerica: Ujkani chiamato al doppio intervento su Zappacosta e Pinilla. Palermo a 43 punti, Atalanta a 36.
Cesena-Sassuolo 2-3
Brienza dietro Rodriguez e Defrel nell’undici di Di Carlo. Di Francesco col consueto 4-3-3, dove Berardi, Zaza e Sansone costituiscono il trio d’attacco.
Primo tempo tutto per i romagnoli. Lanciato da Cascione, Defrel salta anche Consigli e deposita in rete (15’). Brienza in versione Messi si beve Peluso con una finta di sinistro a rientrare e poi supera il portiere in uscita con un tiro piazzato a mezza altezza (29’). A questo punto le speranze del Cesena sono ancora accese. Nella ripresa, rimonta dei neroverdi (in tenuta azzurra), che accorciano con un gran gol di Zaza dopo ottima difesa del pallone (48’), pareggiano con Taider su assist di Berardi (51’) e vanno in vantaggio con un gran tiro da fuori di Missisoli (70’). Sassuolo a 40 punti, Cesena fermo a 24 e retrocesso in serie B.
Nel match dell’ora di pranzo, divisione della posta nel derby di Verona. Tra Chievo e Hellas finisce 2-2. Partita ruvida, costellata di cartellini gialli (otto in totale). Gara sbloccata al 9' da Paloschi per il Chievo, bella la torre di Pellissier. I clivensi perdono Hetemaj che esce in barella e viene sostituito da Cofie. Al 19' punizione tagliata di Hallfredsson con Juanito Gomez che infila nella porta di Bizzarri, ingannato anche da una deviazione. L’inerzia della gara si sposta dalla parte del Verona e al 26' il solito Toni raddoppia in spaccata su suggerimento ancora di Hallfredsson, per il bomber è il gol numero 19. Al 39' Rodriguez affossa Pellissier in area, lo stesso attaccante clivense trasforma il rigore del pareggio. Neanche il tempo di rifiatare e Toni colpisce una traversa. Nel finale di partita, salvataggio di Moras su Paloschi appostato davanti a Rafael. Il portiere dell’Hellas salva poi su Botta. In classifica il Chievo resta un punto avanti all’Hellas: 42 contro 41.
Il posticipo serale è Lazio-Inter, con i biancocelesti a caccia di punti per superare al secondo posto la Roma, sconfitta dal Milan. Chiude il turno lunedì sera Genoa-Torino.