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SCIENZA

Studio del Cnr

Caldo record, ecco le aree del pianeta dove la febbre è più alta

In alcune regioni i cambiamenti climatici stanno avendo effetti più drammatici. Le temperature medie sono salite moltissimo in Amazzonia, nel Sahel, nelle aree tropicali dell'Africa occidentale, in Indonesia e nella parte orientale dell'Asia centrale. Anche il Mediterraneo fra le zone più colpite

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Gli hot spot climatici
Roma
Sud America, Africa, Asia centrale, ma anche il Mediterraneo. Ci sono luoghi sulla Terra che risentono maggiormente dei cambiamenti climatici. Sono “punti caldi”, aree che si stanno riscaldando più rapidamente di altre. Nella zona del Mare Nostrum, ad esempio, la temperatura media in estate è cresciuta di circa un grado centigrado in 50 anni.

Clima impazzito 
A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters e condotto da un gruppo di ricercatori dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima e dell'Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche. Le rilevazioni dimostrano che, anche se tutto il pianeta ha la febbre, i sintomi si fanno sentire con particolare virulenza in alcune regioni, facendo osservare variazioni importanti nei valori medi e nella variabilità inter-annuale di temperatura e precipitazioni.

Regioni con la febbre 
"Il nostro lavoro, basato sull'analisi di archivi pubblici di dati di temperatura e precipitazioni degli ultimi sessant'anni (1951-2010), ha dimostrato che le regioni più sensibili ai cambiamenti risultano essere in Amazzonia, nel Sahel, nelle aree tropicali dell'Africa occidentale, in Indonesia e nella parte orientale dell'Asia centrale - afferma Antonello Provenzale, direttore dell'Istituto di geoscienze e georisorse (Igg-Cnr) - In tutte queste aree identificate come hot spot sono stati riscontrati cambiamenti congiunti in molti dei parametri climatici considerati (temperatura, precipitazione e loro variabilità), confermando che queste specifiche regioni sono soggette a modifiche delle condizioni climatiche complessive. In generale, tuttavia, quasi tutte le regioni del mondo mostrano cambiamenti importanti in almeno alcuni parametri climatici. Nel bacino del Mediterraneo, in particolare, la temperatura media estiva è cresciuta di circa un grado negli ultimi cinquant'anni, parallelamente all'aumento del rischio di onde di calore estive".

Effetti considerevoli sugli ecosistemi 
I cambiamenti registrati possono avere effetti importanti sugli ecosistemi, sulle produzioni agricole, sulla disponibilità di risorse idriche, sul rischio geoidrologico. “Gli hot spot identificati sono in accordo con quelli evidenziati dalle proiezioni fornite dai modelli del clima globale, dei quali quindi si conferma la validità - conclude Provenzale - Ciò indica che il cambiamento globale non è una mera ipotesi futura, ma un processo già in corso. L'identificazione delle regioni più sensibili dovrebbe stimolare lo sviluppo di strategie internazionali di mitigazione dei rischi e di adattamento specificamente pensate".