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MONDO

Verso il voto

Cameron avverte: Brexit minaccerà la pace in Europa

Duro monito del premier in vista del referendum sul ruolo di Londra in Europa

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Il premier britannico Cameron
Il premier britannico, David Cameron, ha avvertito che la Brexit, l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, potrebbe mettere a rischio "la pace e la stabilità" in Europa.

Nel corso di un discorso tenuto al British Museum di Londra a favore della permanenza del Paese nei Ventotto, Cameron ha detto che l'Ue, con il Regno Unito al suo interno, ha contribuito a tenere uniti Paesi divisi e che la Brexit metterebbe in pericolo la pace e la stabilità che hanno caratterizzato l'Europa negli ultimi decenni. "Possiamo essere sicuri che la pace e la stabilità del nostro continente siano garantite senza dubbio? Vale la pena di correre questo rischio?". Il leader conservatore ha anche ricordato che il destino del Regno Unito è sempre stato collegato all'Europa: "Orgogliosi come siamo dei nostri successi a  livello globale e delle nostre connessioni globali, il Regno Unito è sempre stato una potenza europea e lo sarà sempre". Nel suo discorso - 'Stronger, Safer, Better Off', 'Più forte, più sicuro, migliore' - Cameron ha osservato anche che "l'isolazionismo non ha mai giovato" a questo Paese.

Mentre sul primo ministro britannico stanno arrivando accuse di "esagerazione" e di "eccessivo allarmismo", forse avanzate da chi dimentica la storia, sempre nel Regno Unito la campagna anti-Brexit si è fatta forte di un video che vede quattro veterani della Seconda Guerra Mondiale ricordare ai sudditi di Sua Maestà le tragedie europee di quando ancora non c'era un progetto di vita in comune e di istituzioni comunitarie.

Britain Stronger in Europe, il comitato che porta avanti la campagna contro l'eventualità dell'uscita dall'Ue, ha utilizzato soprattutto un'intervista a Lord Bramall, il militare del secondo conflitto globale più decorato ancora vivente, per spiegare ai britannici i rischi di un continente dove ogni Paese vada per conto suo, senza quel grande tessuto connettivo guidato dalle istituzioni di Bruxelles. Nella giornata di oggi è però previsto anche un discorso dell'euroscettico Boris Johnson, ex sindaco di Londra da soli tre giorni, che nella sua scalata alla leadership del partito ha preso chiaramente posizione a favore della Brexit. Inoltre, in mattinata, è giunto anche un discorso di Nicola Sturgeon, leader dello Scottish National Party e 'first minister' scozzese, che ha ricordato come nel caso di Brexit la Scozia possa arrivare a chiedere un secondo referendum per l'indipendenza da Londra, dopo quello fallito del 18 settembre del 2014. Nel Regno Unito si voterà per la Brexit il prossimo 23 giugno.